Discutendo, da tempo, con amici astrofili mi sono imbattuto, a volte, nel discorso "usato".
Soddisfazioni e delusioni: l'usato, in astronomia, sembra essere un gioco d'azzardo.
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Or per fornire dati certi, e non mere considerazioni, ho iniziato a comprare anche dell'usato.
Dalle plurime esperienze devo ormai dedurre che... devi essere fortunato o almeno MOLTO accorto nell'acquistare, e possibilmente un tecnico.
A volte va bene, ma non sempre. In alcuni casi il mio laboratorio ha risolto gli imprevisti. Ma chi non ha l'attrezzatura che fa?
Ultimo episodio.
Trovo, in rete una montatura EQ2 con attacco a coda di rondine.
Mi serve: portatile, leggera per test tubi, in particolare rifrattori corti.
Da affiancare ad una, quasi gemella, che ho per le prove.
Ne vedo una, il prezzo è valido. Chiedo anche lumi, mi scrive il venditore che va, ruota bene, ecc. OK.
Apro l'imballo, fatto molto bene.
E una "vintage" (mi sarà poi veramente convenuta?)
Ma si, ormai è quì.

Tutto sembra essere promettente, ma estraendo la testa dalla confezione mi ritrovo un bel problema.
Un fantastico dado nel bel mezzo del supporto reggitubo.
Non avendo avuto altre EQ2 di quel tipo (a parte la Skylux che va +- bene) non immaginavo sta cosetta, anzi questo obbrobrio.
Infatti non ho richiesto foto pensando che, in fondo, quella è una EQ2.
Come applicare ora le normali code di rondine?
Studio il problema, mi rendo conto di alcuni parametri e decido; svito il dado e freso il perno dopo averlo ben avvitato ed incollato.
Mi è andata bene (a parte il tempo impiegato).
Attenzione all'usato.
Oculari con polvere all'inteno delle lenti in quanto smontati. Tubi ammaccati. Montature ballerine. Viti "spanate". Cremagliere di fuocheggiatori con denti rotti. Ecc., ecc.
Se non si ha a disposizione un tecnico o non si controlla bene prima (se si è alquanto esperti) la pericolosa incognita è sempre in agguato.
PRIMA!!!

DOPO

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