Inserite in questa lista i vostri report e le vostre foto.
Quelle deep potete pubblicarle nelle rispettive sezioni.
Ricordo sempre di caricare i fotogrammi tramite www.foto-astronomia.it
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Mio umile report "per rompere il ghiaccio".
Innanzitutto ringrazio, fraternamente, voi tutti anche a nome del Direttivo e soci ADIA per lo spendido Star-Pary 2015.
Orbene, siam partiti in 3 da Polignano alla volta del Piano dell'Arcangeolo (già denomiato > staccionate di Piano Visitone) presso il massiccio del Pollino (in Basilicata) per partecipare al quinto Star Party di ADIA-Astronomia.
Con me Lorenzo Rotolo e Mimmo Scagliusi soci ed ex segretari di ADIA.
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Doveva esserci Anna Maria ma, un Convegno a Roma di 2 giorni, ha impedito la presenza. Sarebbe tornata, in aereo, venerdì sera. Troppo tardi per la partenza.
Intanto si è unito Mimmo che, all'ultimo momento, ha detto si.
Ricordiamo la sua gloriosa partecipazione con il Camper da Trasporto ad "Astri del Ciel" Fiera del Levante, Bari, manifestazione organizzata anche da noi qualche anno fa.
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Questa volta senza camper ma con 2 auto e 3 Telescopi:
1- Rifrattore 150 Skywatcher acro "corto" su AZ3 (Mimmo)
2- Rifrattore Skywatcher da 120 APO su HEQ5 GoTo (Lorenzo)
3- Dobson Skywatcher da 16 pollici (Riccardo)
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Giunti, in tempo, alle Staccionate (prima del crepuscolo) dopo qualche ora di marcia, e con un caldo sopportabile (senza aria condizionata per evitare raucedini varie) abbiam notato che ben presto il freschetto si sarebbe fatto sentire ed, alle Staccionate di Piano Visitone, l'area è stata veramente salubre, invitante e frizzantina.
Abbiamo visto, da subito, un buon numero di Telescopi e partecipanti che ci ha reso veramente felici nel ritrovarci tutti "figli delle stelle".
Dopo i cari saluti di rito, girando nel pianoro, abbiamo dato vita al montaggio dell'ambaradan.
In particolare Lorenzo collaudava la montatura equatoriale HEQ5 Synscan mentre il suo Dobson da 25 cm. Synscan è rimasto in parcheggio a Polignano.
Mimmo montava il suo 150 acro "corto" su montatura AZ3 ed io ho iniziato ad assemblare il "kit" dobson con la sua base sotto la quale abbiamo inserito la sperimentale "Piattaforma equatoriale" costruita, in multistrato, qualche anno fa dal buon Claudiocondo, ora al nord.
Ne ho curato la motorizzazione, ora upgradata per sostenere il 16 pollici Skywatcher.
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Nella gioia dell'assemblaggio delle parti, preso dalle chiacchiere e "dalla Legge di Murphy" ho inavvertitamente invertito la polarità dell'alimentazione (poca luce, filo nuovo appena montato e Murphy alle costole).
GRRRR ! Per un attimo mi son chiesto: > ed ora come provvedo?
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Ma, come al solito, Incredibile ma VERO, l'Angioletto vicino ha lottato con Murphy ed... ha vinto.
Infatti mi son calmato e pensato come risolvere il problema (se fosse stato possibile). Meditando per bene ecco che, a causa del "facile" circuito da me precedentemente assemblato, ho potuto collegare un piccolo pacco pile da, 4,5 Volt che "casualmente" (incredibile ma vero) avevo portato con me con 3 ministilo.
Come qualcuno saprà, NON credo al caso. Ed, alla grande, le 3 pilette hanno alimentato, per ore, il movimento del Dobson


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Tutto è partito con osservazioni anche @ 150 e 300x il bel deep-sky con risultati inimmaginabili dato che l'oggetto osservato era ben FERMO nel campo dell'oculare.
Avere M13 o M57 immobili, ma "sottacqua" (seeing), per minuti in 980 gradi appareti di campo è stato impareggiabile.
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Ovviamente questo report riguarda le mie osservazioni.
Poi Lorenzo e Mimmo scriveranno le loro.
Il primo corpo celeste beccato è stato > la Polare. Senza inseguimento all'inizio (la stella non ne ha quasi bisogno) per allineaer il cercatore 10x50 che ho alternato a "furtivi" lampi di laser verde, molto più efficace nel puntamento. E' bene non usare a gogò il suddetto laser se vi sono anche astrofotografi sul campo. E di questi ve ne erano tanti.
Ho ammirato la stella del nord, insolitamente e "fortemente" luminosa anche a causa del minor fondocielo, con la sua compagna principale (Polaris B) di magnitudine intorno alla nona, belle; me gustan le doppie.
Visibili e suggestivi gli spikes dovuti alle razze del secondario.
Poi son passato, inframmezzato da molteplici chiacchiere astronomiche, ad altri corpi celesti; in particolare dopo la riparazione del variatore di velocià della piattaforma.
Penso di aver iniziato con M13 il re dei globulari, ben alto sull'orizzonte. Da un basso ingrandimento che evidenziava la sua compattezza son giunto a "visioni planetarie" usando il Nagler da 12, poi in tandem con la barlow APO X-Cel 2x: fantastico.
Ben visibile la classica "Y" al centro ed un brulicare di tremolanti diamanti con effetto sottacqua che conferiva un fascino ancor maggiore. Ma non nego che l'ho immaginato anche con un eventuale seeing ottimale; avrei colto un M13 ancora diverso.
In questi casi un oggetto mi occupa anche qualche minuto di contemplazione e non riesco a distaccarmi dall'oculare.
Poi, su suggerimento di Oronzo, grande visualista con il suo Totem Dobson da 50 cm. ho ammirato la compagna NGC 6207 e son rimasto risorpreso dalla forma "fotografica" della galassietta con alcuni chiaroscuri all'interno ed anche dalla piccola stella centrale, visibilissima e fortemente puntiforme, mentre Oronzo era alla ricerca anche di IC4617.
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Eccomi all'estiva fantastica M57 nella Lira, sempre meravigliosa nel 16 pollici a bassi livelli di inquinamento.
Anche quì ho dato fondo agli ingrandimenti ammirando un'anulare ricca di deboli sfumature lungo l'anello, fotografica. Suggestivo il velo centrale, sul Pollino ben visibile, e numerose stelle intorno, compagne della classica di 13ma magnitudine accanto alla planetaria. Normalmente questa coorte è abbastanza difficile da cieli standard. Ho cercato, velocemente anche la galassietta IC1296 ma, non avendo la forza di trovarla sulla mappa, ho lasciato perdere; se visibile sarebbe stata appena avvertita.
Sceso verso il Sagittario ho osservato l'ammasso M22, altro gigante del cielo estivo "simile" a M13 ma dalla forma leggermente ellittica con la sua catena di stelle fuoricentro che fa ricordare, appena, la "barra" di M4 in Scorpio. Dei 2, abbastanza similari, preferisco M13. Ma un confronto di sensazioni è riservato in una futura serata.
Non mi sono perso nei meandri del centro galattico anche perchè le visioni al Dobson non sono state intense risultando intervallata da visite ad altri colleghi astrofili, passaggi da Oronzo, ecc.
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Ricordo ancora belle, forti sensazioni con la galassiia "Ghost" NGC404 in Andromeda che mi sorprende sempre. E "veramente" il riflesso fantasma di Mirak


Via verso M51 nel Cani da caccia. Ci pensa Lorenzo (Canes venatici) al puntamento. Oltre alle deboli, ma ben percettibili spirali, si notano diverse stelline nei pressi e dentro la "galassia vortice" che normalmnete, in cieli standard sono abbastanza assenti. L'aspetto non è ancora fotografico, complice il velo. Da sottolineare che la notte, tra venerdì e sabato, è stata caratterizzata proprio da un velo dovuto al gran caldo che ha penalizzato, in particolare, chi desiderava andar, in visuale, per galassie remote come Oronzo. Infatti M51 era appena sotto le nostre aspettative.
Tornati verso il Cigno ho ricordato le ottime, passate visioni, della Velo con il Dobson 16 e filtro interferenziale. Lorenzo punta la nebulosa dopo aver applicato l'oculare da 30mm. Skywatcher 80 gradi e filtro Astronomik che, a mio parere, rende meglio dell'UHC standard avendo una banda passante che sfocia nella gamma dell'arancio. Su alcuni oggetti ma alla grande. Centrata NGC6960 e 6992-95 si è presentata fantastica. In particolare la parte inerente NGC6992-95, MAI VISTA COSI'.
Luminosa, gigante, contratata, ricca di innumerevoli filamenti e plurimi gradienti. Sarei stato a contemplarla per minuti, ma son stato chiamato ed ho lasciato frate dobson

A seguire M33 che si è rilevata, come M101 abbastanza delidente. Il solito velo e l'estensione hanno decretato la differenza. Di M101 abbiamo ammirato le deboli spirali ed, anche quì, numerosa stelle di campo poco visibili in altri cieli. Ma non era serata per le galassie meno contrastate.
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Dimenticavo: test su NGC7000 nebulosa "Nordamenrica".
Nebulosa difficile da ambienti non ottimali in quanto deble ed estesa. Con Lorenzo abbiamo provato a rivederla. Ovviamnte ad occhio nudo si notava la larga macchia biancasta immediatamente alla sinistra di Deneb. Poi nel 40 cm. Dobson dove ricordo di averla già rivelata.
In realtà, con filtro Astronomic, si notava soltanto un indistinto chiatore. La NGC700 non è una nebulosa ricca di filamenti come la velo, ma molto più uniforme. E se la Velo ci ha fortemente intrigato, la Nordamenrica è risultata decisamente meno affascinante. Ad un attenta ricerca, in base a visioni già effettuate, ho, finamneye, inquadrato con il 30mm. 80 gradi il golfo del Messico. Quì la differenza tra la nebulosa ed il fondo si è ben notato.
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E non è stata una notte ricca di oggetti in quanto mi son un tantino distratto in tanto altro, in uno Star Party capita.
"Il campo", comunque, permette sempre di affinare le proprie attrezzature tra cui la Tavola equatoriale che ha funzionato alla grande permettendo una contemplazione "unica" degli oggetti traguardati.
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