Ancora UFO ed altro a CARONIA - Il mistero continua

Ricerche serie ed impegnative su particolari fenomeni aerei. Non abbagli, pianeti o stelle scambiate per "astronavi".
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Riccardo Giuliani
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Ancora UFO ed altro a CARONIA - Il mistero continua

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Dal web del Corriere della Sera - edizione 17 marzo 2009.

QUEI MISTERISCOMODI DI CARONIA - LA GENTE VUOLE UNA SPIEGAZIONE.

Canneto di Caronia balzò alla ribalta della cronaca nel 2004, quando una serie di stranissimi fenomeni incendiari colpì le abitazioni: la frazione venne addirittura evacuata.

Ma non ci furono solo autocombustioni, che coinvolsero pure, tra l'altro, un certo tipo di cespugli d'erba (curiosità nella curiosità: solo ed esclusivamente quel tipo): si segnalarono anche spiaggiamenti ripetuti e ingenti di cozze e di pesci, la comparsa di melanzane tigrate negli orti, flussi anomali elettromagnetici che puntavano verso il fondo nel mare. E nel cielo non mancarono avvistamenti di oggetti non identificabili, oltre a un episodio tuttora non chiarito: un elicottero della Protezione Civile, mentre era in volo, cominciò ad accusare vibrazioni.
L'equipaggio per precauzione atterrò, quindi constatò che le pale del rotore principale erano seriamente danneggiate: l'esame dei periti accertò che non era dipeso da impatti con volatili o con corpi di altra natura.

Peraltro, stando a quanto certifica la cronaca di quel giorno, a poche miglia di distanza dall'elicottero fu visto e fotografato (le immagini sono state pubblicate lo scorso settembre dal Magazine del Corriere della Sera) un oggetto discoidale di color argento.

Dopo la sequenza nutrita di episodi anomali, la presidenza del Consiglio istituì, nel 2005, un gruppo interistituzionale di osservazione e studio. Che fine ha fatto?
Una fine tipicamente "italiana": esiste, ma non può operare.
Infatti, a seguito della forzata rimozione delle apparecchiature dalla casa privata in cui erano state installate, visto che il proprietario ha dovuto vendere l'immobile per ragioni personali, la stazione centrale di acquisizione dati e misure è del tutto cieca.
Nessuno, insomma, sa che cosa succede di anomalo rispetto alle emissioni elettromagnetiche impulsive ritenute plausibili dal gruppo interistituzionale.

Ciò accadeva nel febbraio 2008 e da allora, nonostante il progetto di ricollocazione della stazione centrale di monitoraggio e le continue sollecitazioni del gruppo stesso, nessuno si è mosso. Interpellanze in
Senato sono finite sul binario morto, la Regione Sicilia ha lasciato scivolare la questione nel dimenticatoio, benché l’ordinanza di procedere con le attività di monitoriaggio sia perfettamente vigente e le apparecchiature acquistate dal Dipartimento nazionale della protezione civile giacciano in balia della polvere.

Qualcuno si chiede se tutto ciò non sia determinato da qualche manovra, vai a capire se di origine politica, militare o altro ancora… Forse qualcuno ha deciso che i “misteri” di Caronia, proprio quando si stava cercando di comprenderne l’origine, debbano rimanere tali .

Ed è sorprendente che la Regione, su una storia che investe aspetti di prevenzione e sicurezza nel proprio territorio, preferisca la via del non vedere, del non sapere e del non fare.
Nell’arco di questi ultimi anni l'area del Basso Tirreno è stata al centro di fatti anomali nel cielo e nel mare; molteplici sono state le testimonianze e le documentazioni relative a Ovni, bagliori, luminescenze.

E il fatto che la qualità del materiale fin qui acquisito non abbia consentito una completa analisi ed interpretazione, non toglie certo importanza all’argomento; anzi, semmai dovrebbe essere il contrario.

L’anno scorso c’è stata anche la sentenza del Tribunale di Mistretta, che da un lato ha evidenziato l’origine umana dei fenomeni incendiari e dall’altro non ha individuato alcun responsabile: il caso è stato perciò archiviato.
Tuttavia, su una serie di fenomeni e osservazioni, i consulenti d’ufficio nominati dalla procura di Mistretta non avevano avuto né la possibilità né il tempo di svolgere accertamenti.
E poi, in ogni caso, questo genere di indagine scientifica non si risolve certo per sentenza.
Come in effetti non si è risolto; infatti, i fenomeni anomali continuano ed è come se ad una persona si chiedesse di descrivere tutto quello che le sta intorno, pur trovandosi nel buio più fitto e impenetrabile.

Questa situazione di stallo sta creando perplessità nel gruppo, istituito, ricordiamo e sottolineiamo, dalla presidenza del Consiglio: le sue dimissioni in blocco sono più che possibili.
Non solo: s'è stancata soprattutto la popolazione di Caronia, che chiede chiarezza e di accertare la reale natura dei fatti; azioni giudiziarie sono in arrivo.
Non si tratta infatti di credere o non credere agli alieni, quanto accaduto (e quanto continua ad accadere) può essere benissimo di natura "terrestre".

E forse sarebbe perfino peggio: chi opera lì? Con quale permesso? Con quale scopo? Che cosa, poi, sta sperimentando? Qualcuno ha anche avanzato il dubbio che questa zona del Tirreno compresa tra le Isole Eolie e la costa siciliana sia una palestra di esercitazioni e di test, prestandosi bene per alcuni aspetti, come il mare molto profondo, la scarsa densità abitativa della costa e le sue caratteristiche geologiche.

Insomma, a quanto pare, il monitoraggio e la sorveglianza dell'area sono diventati molto scomodi per qualcuno.
Serve un perché. Al più presto.


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Cieli e giorni sereni - Riccardo Giuliani
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