Il Cielo di Marzo 2012

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ADIA
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Il Cielo di Marzo 2012

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SOLE


Si trova nella costellazione del Capricorno fino al 16, quando passa nella costellazione dell'Acquario.

1 marzo: il sole sorge alle 6.47; tramonta alle 18.03
15 marzo: il sole sorge alle 6.23; tramonta alle 18.19
31 marzo: il sole sorge alle 6.56; tramonta alle 19.37

La durata del giorno aumenta di 1 ora e 25 minuti dall'inizio del mese.

(Gli orari indicati sono validi per una località alla latitudine media italiana).

Fino al 24 marzo gli orari sono espressi in TMEC (Tempo Medio dell'Europa Centrale).
Dal 25 marzo gli orari sono espressi in Ora Estiva (o "Ora Legale"), pari ad un'ora in più rispetto all'Ora Solare o TMEC (Tempo Medio dell'Europa Centrale).


EQUINOZIO DI PRIMAVERA: il 20 marzo - alle ore 05.14 (TU).


LUNA

Fasi Lunari Marzo 2012

Data Fase Orario
01/03/2012 Primo Quarto 01h 21m

08/03/2012 Luna Piena 09h 39m

15/03/2012 Ultimo Quarto 01h 25m

22/03/2012 Luna Nuova 14h 37m

30/03/2012 Primo Quarto 19h 41m


Gli orari e le date sono riferiti al tempo segnato dai nostri orologi per uso civile: TMEC (Tempo Medio Europa Centrale).
N.B. per la fase lunare del 30 Marzo il tempo indicato è in Ora Estiva (O.E.), o più comunemente chiamata Ora Legale, che è il tempo TMEC + 1h.



OSSERVABILITÀ DEI PIANETI

Mercurio: il mese inizia con un breve periodo favorevole all’osservazione del pianeta in orario serale. Lo si può osservare ad occidente, dove tramonta un’ora e mezza dopo il Sole. Il giorno 5 Mercurio raggiunge la massima elongazione serale con una distanza angolare dal Sole di oltre 18°. Nell’arco di pochi giorni il pianeta si tuffa tra le luci del crepuscolo, si abbassa sull’orizzonte fino alla congiunzione con il Sole del 21 marzo. A fine mese ricompare nei cieli del mattino, molto basso sull’orizzonte.

Venere: permangono le condizioni ottimali per ammirare il pianeta, praticamente identiche a quelle del mese precedente. Il luminosissimo Venere tramonta 4 ore dopo il Sole, raggiungendo il massimo intervallo di osservabilità per l’anno in corso. Venere attraversa per intero la costellazione dell’Ariete, dal gorno 4, quando lascia i Pesci, al giorno 30, quando fa il suo ingresso nel Toro.

Marte: per il pianeta rosso inizia il periodo di migliore osservabilità. Il 3 marzo infatti si trova all’opposizione. Marte è quindi visibile per l’intera notte, ad oriente dove sorge nelle ore serali, a sud dove culmina nelle ore centrali della notte, a occidente prima del sorgere del Sole. Marte si muove ancora di moto retrogrado nella costellazione del Leone. Si allontana quindi dal limite con la Vergine e si sposta in direzione di Regolo, la stella più luminosa del Leone.

Giove: le condizioni di osservabilità sono quasi identiche a quelle di Venere, con cui si troverà in congiunzione il 15. Dopo la congiunzione Venere si mantiene ancora alta in cielo, mentre Giove si abbassa sempre più sull’orizzonte occidentale, riducendo sempre più il tempo disponibile per osservarlo. Giove si trova nella costellazione dell’Ariete.

Saturno: il pianeta con gli anelli anticipa sempre più il suo sorgere e si accinge a diventare uno dei protagonisti del cielo di questa primavera. Saturno è già visibile a Sud Est dopo le ore 22 e raggiunge la massima altezza sull’orizzonte a Sud circa due ore dopo la mezzanotte. Il pianeta si trova ancora nella costellazione della Vergine, non lontano dalla stella più brillante della costellazione, la luminosa Spica.

Urano: è ormai completamente inosservabile. Il 24 marzo infatti si trova in congiunzione con il Sole. Sarà necessario attendere alcune settimane per rivederlo al mattino, prima dell'alba. Il pianeta rimane nella costellazione dei Pesci.

Nettuno: dopo la congunzione con il Sole del mese scorso, è ancora praticamente impossibile osservarlo. A fine mese ricompare prima dell’alba, ma è molto basso sull’orizzonte orientale. A causa della sua bassa luminosità, il pianeta non è osservabile ad occhio nudo e per individuarlo è indispensabile utilizzare un telescopio. Nettuno si trova nella costellazione dell’Acquario, dove è destinato a rimanere per molti anni ancora.

Plutone: La IAU (International Astronomical Union), ha istituito (giugno 2008) la classe dei Plutoidi. Abbiamo comunque ritenuto opportuno mantenere nella nostra rubrica Plutone, capostipite di questa nuova categoria di membri del sistema solare.

Plutone si trova ancora nella parte alta della costellazione del Sagittario, dove è destinato a rimanere molto a lungo, fino al 2023. Lo si può osservare nelle ore che precedono l’alba. Come di consueto, data la sua luminosità estremamente bassa lo si può osservare solo utilizzando un telescopio di adeguata potenza.



CONGIUNZIONI

Luna - Marte: la notte tra il 7 e l’8 la Luna Piena forma un suggestivo triangolo con il pianeta Marte e Regolo, la stella più luminosa della costellazione del Leone. (vedi mappa)

Luna - Saturno: nelle ore centrali della notte tra il 10 e l’11 marzo si verifica una configurazione che ricorda quella del 7 e 8. Ai vertici del triangolo in questa occasione troviamo però la Luna già oltre la fase di Luna Piena, il pianeta Saturno e la stella Spica, la più brillante nella costellazione della Vergine. (vedi mappa)

Venere – Giove: probabilmente la congiunzione più spettacolare dell’anno. I due pianeti più luminosi si incontrano nella costellazione dell’Ariete. Venere da molte settimane è ben visibile alla sera, dopo il tramonto, più luminoso e, fino alla congiunzione, più basso in cielo rispetto a Giove. La distanza angolare tra i due pianeti diminuisce sempre di più: già la sera del 14 possiamo vederli molto vicini. La congiunzione vera e propria si verifica nella giornata del 15, con una distanza angolare di 3° 16’. Dopo il tramonto del Sole potremo vedere ancora la suggestiva coppia di pianeti, ma la distanza tra i due già inizia a crescere. Nelle settimane successive Venere sarà via via ancora più alto sull’orizzonte rispetto a Giove. (vedi mappa del 14/03) ; (vedi mappa del 15/03)

Luna - Giove: nelle prime ore della sera del 25 il pianeta Giove, sempre più basso sull’orizzonte occidentale, tramonta accompagnato dalla sottile falce di Luna crescente. I due astri si trovano nella costellazione dell’Ariete. Poco più in alto brilla Venere. (vedi mappa)

Luna - Venere: la sera del 26 si ripete lo spettacolare tramonto dei tre astri più luminosi, tutti concentrati nella costellazione dell’Ariete. Il più basso sull’orizzonte è ancora Giove; la falce di Luna crescente ha raggiunto Venere. (vedi mappa)

Luna - Pleiadi: per il terzo giorno consecutivo vale la pena ammirare il cielo occidentale dopo il tramonto. La sera del 27 dopo la scomparsa di Giove sotto l’orizzonte c’è ancora tempo per ammirare Venere e la Luna. Quest’ultima ha raggiunto la costellazione del Toro e si trova esattamente tra le Iadi, con la luminosa stella Aldebaran, e le Pleiadi . (vedi mappa)


OSSERVIAMO LE STELLE DOPPIE AL TELESCOPIO

Questo mese l'Apprendista Astrofilo vi suggerisce di osservare la 90 Leonis.

Dalla scheda di osservazione il link per saperne di più sulle stelle doppie: una presentazione generale dell'argomento, la storia della loro osservazione e un repertorio bibliografico.



COSTELLAZIONI

Il cielo è ancora dominato dalle grandi costellazioni invernali: rispetto al mese di febbraio le troveremo però più spostate verso sud-ovest, mentre nelle prime ore della notte nel cielo orientale fanno la loro apparizione le grandi costellazioni zodiacali del Leone e della Vergine. Percorrendo lo zodiaco troviamo anche la piccola e debole costellazione del Cancro a separare i Gemelli dal Leone. Sempre inconfondibile Orione, con le tre stelle allineate della cintura (da sinistra: Alnitak, Alnilam e Mintaka) ed i luminosi astri Betelgeuse (rossa) e Rigel (azzurra).

Nella stessa zona di cielo troviamo le costellazioni del Toro con la stella rossa Aldebaran, la costellazione dell'Auriga con la brillante stella Capella, i Gemelli con le stelle principali Castore e Polluce. A sinistra in basso rispetto ad Orione, nella costellazione del Cane Maggiore, risplende Sirio, la stella più luminosa del cielo. Più alto sull'orizzonte rispetto a Sirio, poco al di sotto dei Gemelli, si può facilmente riconoscere un'altra stella luminosa, Procione, del Cane Minore.

Il cielo meridionale, al di sotto della fascia zodiacale, è invece povero di stelle brillanti: con l'aiuto di una mappa si possono riconoscere le costellazioni dell'Unicorno, dell'Idra e, vicino alla Vergine, il Cratere. L'Orsa Maggiore sarà il nostro riferimento per il cielo settentrionale; tracciando una linea, prolungamento verso sinistra del segmento che unisce le stelle Merak e Dubhe (si veda la mappa del cielo a Nord), troveremo la Stella Polare. A Nord-Ovest troviamo Cassiopea con la sua caratteristica forma a "W"; tra Cassiopea e il Toro troviamo la costellazione del Perseo. A Nord-Est, sotto l'Orsa Maggiore ed a sinistra della Vergine, vedremo invece sorgere la costellazione del Bootes, caratterizzata dalla particolare forma ad aquilone.


METEORE

Marzo è forse il mese meno favorevole per l’osservazione delle meteore, prima di tutto perché pochi sono gli sciami attivi durante la notte e quindi è difficile vedere più di una manciata di stelle cadenti in un’ora di sorveglianza, e poi perché in questo periodo le meteore sono abbastanza deboli in luminosità, per cui, se non si osserva in condizioni favorevoli di trasparenza del cielo e fuori dalle luci cittadine, si rimane quasi certamente delusi.

L’apporto degli sciami minori conosciuti è molto basso, a volte al limite della riconoscibilità. La maggior parte delle meteore della notte è originata dalla regione eclitticale tra le costellazioni della Vergine e del Leone. Qui si trova il sistema complesso delle Virginidi, un confuso raggruppamento di radianti che in momenti diversi mostrano dei massimi di attività poco definiti. Si tratta di corpuscoli che probabilmente in passato formavano un’unica corrente meteorica la quale, per effetto delle perturbazioni planetarie, nel tempo si è poi suddivisa in numerose componenti.

Dopo il plenilunio, cioè nella seconda parte del mese, specie intorno al 20/21 marzo, potremo osservare una attività più sostenuta dalle zone poco sopra Spica (radiante delle theta VIR) e poco sotto la coda del Leone (radiante delle beta LEO).

Dato che tutte le Virginidi sono formate in maggioranza da particelle molto piccole e mostrano quindi stelle cadenti poco luminose, si hanno scarse conoscenze sulla evoluzione di queste aree radianti. In confronto con le apparecchiature fotografiche e video che in questi casi sono più limitate nei rilievi, l’osservazione visuale può dare un utile apporto se le singole meteore vengono accuratamente disegnate su mappe stellari, così da permettere una successiva analisi delle convergenze.

Marzo è anche un mese in cui spesso si osservano bolidi spettacolari, dato che non di rado la Terra incontra occasionalmente frammenti di origine asteroidale


Dati tratti dal sito > http://divulgazione.uai.it/index.php/Ci ... Marzo_2012
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