Judica Cordiglia ed i cosmonauti perduti

Ricezione e trasmissione di Radioonde verso il pianeta o lo spazio immenso. Trasmissioni e ricevitori nel regime del visibile. :idea:

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hal9000
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Judica Cordiglia ed i cosmonauti perduti

Messaggio da hal9000 »

Vorrei chiedervi se conoscete ed eventualmente cosa ne pensate della storia dei famosi fratelli italiani Judica Cordiglia, che negli anni '60 ascoltarono con i loro mezzi amatoriali da casa propria i primi segnali radio delle prime missioni spaziali, compresa la missione che portò Jury Gagarin ad essere il primo (ufficialmente) uomo nello spazio.
Tali ascolti avvennero in modo "clandestino" con un affascinante spirito pioneristico.

Posso solo immaginare l'emozione che si possa provare sentendo comparire improvvisamente dal proprio ricevitore una flebile e lontana voce che arriva per la prima volta dallo spazio.

Fra l'altro i fratelli Cordiglia raccontano vicende ancora più clamorose affermando di avere le registrazoni di richieste disperate di aiuto da parte di presunti cosmonauti russi in orbita ben prima di Gagarin.
Cosmonauti che ufficialmente non esistono nei rapporti ufficiali russi.

Uno dei loro ascolti più inquietanti riguarderebbe una presunta cosmonauta di nome Ludmilla che perisce durante il rientro in atmosfera e prima di morire dice: "...questo il mondo non lo saprà".

Esiste un bel libro recente dove i fratelli Cordiglia raccontano dettagliatamente la loro storia "Dossier Sputnik 2: Banditi dello spazio", ma intanto vi suggerisco leggere e di guardare i filmati dell'intervista ad Achille Judica Cordiglia presenti su questo sito, poi se vi va ne riparliamo:

http://www.tecnocino.it/2010/05/articol ... uti/19719/


Per adesso concludo questo mio intervento chiarendo che la storia secondo me è affascinantissima sotto molti aspetti, da quello radioamatoriale a quello astronautico, ma temo che ci sia qualche parte un po' troppo romanzata e forse frutto di errori di interpretazione o fantasia.
Ciò nonostante ritengo degno di nota il lavoro svolto da questi pionieri della radio.

Attendo i vostri commenti.
:wink:
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nintini
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Messaggio da nintini »

Guarda bene in rete
Ricordo di aver letto tempo fa una analisi di quanto asserito dai fratelli JC
Ci sono difficoltà oggettive nel credere al loro racconto
Vado a memoria
- asserivano di seguire i satelliti spostando la antenna a mano (sic!)
- qualità della registrazione analoga alla qualità delle foto di marziani e UFO
- effetto doppier non riconoscibile o non in quantità compatibile con le velocità

Ma più di tutti la mancanza di analoghe intercettazioni fatte da americani. Vi pare che in piena guerra fredda si sarebbero lasciati sfuggire notizie tali?
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hal9000
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Messaggio da hal9000 »

Infatti conosco piuttosto bene le obiezioni che riporti e sono tutte più che lecite.
Non a caso ho parlato di parti del racconto (voglio sperare non tutto) troppo romanzate o fantasiose.
Il tuo paragone con gli UFO lo condivido e mi sembra piuttosto calzante.

Ciò nonostante mi affascina comunque questa storia.

A breve dovrebbe arrivarmi il libro "Il mistero dei cosmonauti perduti",
http://cosesovietiche.blogspot.it/2013/ ... chini.html
che fra l'altro riserva un capitolo proprio all'analisi tecnica della storia dei Cordiglia ed affronta in modo serio ed approfondito l'intera vicenda delle fantomatiche missioni russe che secondo alcuni nasconderebbero numerosi fallimenti precedenti al volo di Gagarin.
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effepas
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Messaggio da effepas »

Che possano essere accaduti degli incidenti, agli albori dei vari programmi spaziali, non ho difficoltà a crederlo. Mi pare plausibile che non si volesse rendere pubblico un clamoroso fallimento, specialmente in quel momento storico e, se ben ricordo, esiste una foto "in due versioni" che ritraeva un gruppo di cosmonauti... alcuni dei quali abilmente cancellati nella seconda versione della stessa immagine.
Penso che le comunicazioni radio non fossero dirette verso un punto specifico, più probabilmente potevano essere omnidirezionali, quindi che possano aver seguito, in modo grossolano, il moto della capsula potrebbe essere anche questo più o meno plausibile... e questo, magari, giustificherebbe la scarsa qualità delle registrazioni.
Purtroppo non so praticamente nulla di radio comunicazioni e quindi posso basarmi su premesse errate.
L'unica domanda che mi pongo anche io è quella sul periodo storico... visto che si era in piena guerra fredda come mai, con tanti centri d'ascolto e intercettazione, non si sia colta la palla al balzo per un'azione di propaganda? Forse non si voleva ammettere di avere la capacità di ascoltare le comunicazioni provenienti dalle capsule, magari per evitare l'adozione di sistemi di codifica. Tutto ciò potrebbe essere plausibile ma poco probabile... che non vuol dire che sia falso.
Tutta questa storia è davvero molto affascinante!
Se ti va, Nico, perché non ci dici qualcosa in più man mano che scopri qualcosa su questa vicenda?
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hal9000
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Messaggio da hal9000 »

Come dicevo, i vostri dubbi sono anche i miei dubbi.
Fra le tante cose ambigue direi che la questione dell'intercettazione anche da parte degli americani, i quali avevano strumentazioni ed informazioni ben più "sicure" quelle dei Cordiglia, rimane un punto cruciale.

Sono sicuro infatti che se le frequenze di ascolto le avevano i Cordiglia, a maggior ragione potevano averle gli americani e certamente non si sarebbero lasciati sfuggire neanche una parola di tutte le comunicazioni fra una sonda russa e la loro base.

D'altra parte però non penso che nessuno abbia detto che i Cordiglia sono stati gli unici a captare quelle conversazioni, quindi può essere che anche gli amecani avessero compiuto tali intercettazioni.
Da qualche parte ho letto che per gli americani non era così facile sentire le sonde russe per almeno due fattori, il primo è che la traiettoia delle sonde scansava per quanto possibile il continente nord americano e quindi gli Stati Uniti dovevano usare basi Europee se volevano sentire qualcosa.
In secondo luogo, sembra che le comunicazioni avvenissero solo quando la sonda era in prossimità del territorio sovietico rispettando invece uno stretto silenzio radio altrove.

Inoltre è vero che divulgare i fallimenti russi sarebbe stato per gli americani un potente mezzo di propaganda, ma sarebbe stata anche l'ammissione implicita che i Russi erano vicini a compiere una impresa che in quel momento per gli americani era lontana dall'essere compiuta visto gli innumerevoli fallimenti delle missioni americane dell'epoca (senza equipaggio....forse anche qui).
Fra l'altro, come ho letto su un forum astronautico, dopo la caduta dell Unione Sovietica, e la Perestroika innumerevoli documenti top secret dell'epoca sono stati resi pubblici e in quelli non c'è traccia di missioni umane fallite precedenti a quella di Gagarin.
Lo stesso però non si può dire per gli americani che tengono ancora il segreto su molti documenti dell'epoca, lasciando immaginare ai complottisti anche un paradossale rovesciamento della questione, ossia, insinuando il dubbio che prima di Glenn possano esserci stati astronauti americani morti dei quali non si è saputo niente.

Insomma la questione rimane comunque intrigante.

Appena avrò ricevuto il nuovo libro e soprattutto avrò avuto il tempo per leggerlo, magari aggiungerò altre considerazioni.

Intanto, se volete potete scrivere qui le vostre considerazioni in merito.
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Messaggio da nintini »

hal9000 ha scritto: Da qualche parte ho letto che per gli americani non era così facile sentire le sonde russe per almeno due fattori, il primo è che la traiettoia delle sonde scansava per quanto possibile il continente nord americano e quindi gli Stati Uniti dovevano usare basi Europee se volevano sentire qualcosa.
In secondo luogo, sembra che le comunicazioni avvenissero solo quando la sonda era in prossimità del territorio sovietico rispettando invece uno stretto silenzio radio altrove.
Mi paiono quelle spiegazioni create apposta per spiegare.
Gli americani avevano (e hanno) una rete internazionale di antenne per poter ascoltare senza interruzioni oggetti in volo (non solo navicelle ma anche aerei spia di alta quota ecc)

Inoltre Pur in presenza di tutte le precauzioni che si vogliono, se due ragazzini hanno captato da Torino qualcosa, allora le stazioni di tante nazioni alleate dell'America avrebbero fatto almeno altrettanto
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Messaggio da hal9000 »

nintini ha scritto:
hal9000 ha scritto: Mi paiono quelle spiegazioni create apposta per spiegare.
Gli americani avevano (e hanno) una rete internazionale di antenne per poter ascoltare senza interruzioni oggetti in volo (non solo navicelle ma anche aerei spia di alta quota ecc)

Inoltre Pur in presenza di tutte le precauzioni che si vogliono, se due ragazzini hanno captato da Torino qualcosa, allora le stazioni di tante nazioni alleate dell'America avrebbero fatto almeno altrettanto
Infatti anche secondo me sono delle spiegazioni molto "deboli" e d il fatto che come dici giustamente tu siano riusciti nell'impresa dei giovani tornesi è quasi automaticamente la prova madre che sicuramente ci sarebbero (o meglio.... ci sono) riusciti anche gli americani.
Il punto su cui secondo me bisognerebbe ragionare meglio è casomai se, ammesso che davvero ci siano state queste fantomatiche missioni fallite, gli americani abbiano avuto o meno motivi per non divulgare tali notizie.
Fra l'altro, se potevano forse avere dei motivi strategici all'epoca, oggi non avrebbe più senso tenere nascoste tali informazioni.

Ritengo che anche in questo caso, come nel caso degli sbarchi sulla Luna, la prova principale a favore della veridicità dell'evento, sia proprio il mancato "sputtanamento" da parte dei principali avversari politici che avrebbero avuto migliaia di motivi per farlo.
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Messaggio da nintini »

Intanto ci sono i cinesi che si affacciano sulla luna.

http://www.repubblica.it/scienze/2013/1 ... ef=HREC1-4
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Messaggio da hal9000 »

Chissà che non ci sia già qualche cinesino dentro la sonda pronto a scendere.
Anche in Cina si fanno pochi scrupoli e sacrificare qualche astronauta non li sconvolgerebbe più di tanto. :lol:
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Chissà che non ci sia già qualche cinesino dentro la sonda pronto a scendere.
Anche in Cina si fanno pochi scrupoli e sacrificare qualche astronauta non li sconvolgerebbe più di tanto. :lol:
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Messaggio da nintini »

Ho letto il libro di Boschini che segnalava Hal. Nel frattempo è disponibile in versione iBook (più economica) sul sito cicap

Il tutto è stato sbufalato in maniera precisa e circostanziata

La lettura é interessantissima perché parla della storia della astronautica in russia,, poco conosciuta sia perché noi siamo dall'altra parte politica del mondo, sia perché i russi amavano molto fare i misteriosi
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Messaggio da hal9000 »

Il libro di Boschini è interessantissimo. Una vera miniera di dati, fatti storici e curiosità.
Se chi da troppo spesso credito a teorie complottiste o misteriose leggesse questo tipo di libri ci sarebbero molti meno creduloni in giro e forse si scoprirebbe che la realtà a volte è più curiosa ed affascinante della fantasia.
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Quoto al 100%
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