ONDE SCALARI, Longidudinali - intrigante tecnica

[Riccardo Giuliani]

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La possibiltà che qualcosa, che sembra essere leggenda metropolitana o pasto per bistrattati visionari, possa dischiudere dati certi ed inediti è diventata per me realtà.

In verità lo spirito, in tandem con la mia lunga esperienza in elettronica teorica e pratica, mi hanno aiutato a pensare che qualcosa, oltre le bufale poteva esistere.

Innanzitutto ho iniziato a reperire in rete dati di ogni tipo (come al solito dato che, grazie all'esperienza, ho decente capacità di discernere).
Ovviamente mi sono reso conto che, inserendo le frasi più opprtune nei motori, mi veniva offerto ogni sorta di notizie in merito.
Ok ho riempito il calderone dopo ore di esplorazione.
Poi il difficile discernimento animato da un antica fede che mi permette di non gettare subito ogni argomento alle ortiche dopo un eventuale primo approccio che non edificante.

La raccolta di materiale è stata in gran parte di dati scritti in inglese.
Noi in Italia abbiamo +- ridicolizzato i potenziali fenomeni o le inedite condizioni che dovrebbero scaturire dalla presenza di questo tipo di onde.

Dopo un ennesimo, lungo sorvolo mi imbatto in documenti pdf della... NASA.
Certo ho le mie riserve in merito ad alcune procedure ed a un certo operato del gradioso ente americano, ma so che la sua generale autorevolezza è palese.
Ed io condivido anche una parziale apertura mentale degli americani, a differenza di alcuni tra noi che chiudono subito le porte con commenti esilaranti o peggio poco edificanti.

Orbene trovo i PDF ed anche li si scrive di onde Scalari.
Sono PDF inerenti protocolli di sperimentazione nel settore aereonautico di frontiera, un barlume di nuove tecnologie per intenderci.
Ma io ci trovo anche dati inerenti un genio di due secoli fa Nickola Tesla.
Capperi, ho tovato l'iceberg o megio la sua punta.
Inizio a darci dentro con un progetto reale di sperimetazione in loco basato su alcuni schemi di principio inerenti i circuiti LC di Tesla ripescati da un valente ingegnere tedesco qualche anno fa.
Vi anticipo solo che ho ottenuto i primi veri, concreti risultati incontrovertibili con l'uso di un generatore di onde digitale, due circuiti lC ad alto Q ed un comune filo di collegamento.
Ho trovato anche dei PDF di altri Ingegneri che contestano la natura delle onde generate per ottenere il trasferimento di potenza tanto caro a Tesla reputandole onde elettromagnetiche standard, quelle che hanno campo elettrico e magnetico ortogonali.

Sta di fatto che il trasferimento di potenza a distanza voluto da Tesla, impossibile con i circuiti standard operanti in onde lunghe, medie e corte è invece perfettente ottenibile, con rendimenti di molto alti.

Nulla di ciò, ad oggi a livello sperimentale in Italy, è reperibile in retre scritto, ovviamente, in italiano.

(Fine prima puntata)

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