Il cielo di Marzo 2009

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ADIA
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Il cielo di Marzo 2009

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SOLE
Si trova nella costellazione dell'Acquario fino al giorno 12, quando passa nella costellazione dei Pesci.

Alle ore 2 di domenica 29 marzo entra in vigore l'Ora Estiva (o "Ora Legale").

Gli orologi, fino al 25 ottobre, segneranno 1 ora in più rispetto al TMEC (Tempo Medio dell'Europa Centrale).

1 marzo: il sole sorge alle 6.47; tramonta alle 18.02
15 marzo: il sole sorge alle 6.24; tramonta alle 18.19
31 marzo: il sole sorge alle 5.56; tramonta alle 18.37

La durata del giorno aumenta di 1 ora e 26 minuti dall'inizio del mese.

EQUINOZIO DI PRIMAVERA: il 20 marzo - alle ore 11.44 .

(Gli orari indicati sono validi per una località alla latitudine media italiana).


LUNA Le Fasi:

Primo Quarto il 4
Luna piena l’11
Ultimo quarto il 18
Luna nuova il 26

OSSERVABILITÀ DEI PIANETI Mercurio: mese sfavorevole per l’osservazione del pianeta. Si trova molto basso sull’orizzonte orientale poco prima del sorgere del Sole. Mercurio si avvicina sempre più al Sole, fino alla congiunzione del giorno 31: sarà quindi praticamente inosservabile per alcune settimane.


Venere: dopo un periodo di ottima osservabilità serale, il pianeta riduce repentinamente la propria altezza sull’orizzonte, fino a diventare completamente inosservabile. Il pianeta sarà in congiunzione con il Sole il giorno 27. Venere rimane per tutto il mese nella costellazione dei Pesci.


Marte: prosegue il periodo di ridotta osservabilità del pianeta rosso, che durerà alcuni mesi, limitata ad un breve intervallo di tempo prima del sorgere del Sole. Marte rimane quindi difficilmente osservabile, tra le prime luci dell’alba, basso sull’orizzonte ad Ovest. Il giorno 11 il pianeta passa dalla costellazione del Capricorno all’Acquario.


Giove: il pianeta è osservabile nel cielo del mattino, dove è possibile individuarlo poco prima dell’alba, appena più alto sull’orizzonte rispetto a Marte. Giove si trova nella costellazione del Capricorno, dove rimane tutto l’anno.


Saturno: il pianeta con gli anelli si trova nel periodo di migliore osservabilità. Il giorno 8 si trova all’opposizione con il Sole. Saturno quindi sorge quando il Sole tramonta ed è possibile osservarlo per l’intera notte, inizialmente ad Est, al suo sorgere, successivamente, intorno alla mezzanotte, alla massima altezza sull’orizzonte a Sud, e infine a Sud-Ovest nelle ore che precedono l’alba. Saturno si trova ancora nella costellazione del Leone.


Urano: il pianeta è inosservabile, venendosi a trovare in congiunzione con il Sole il 13 marzo. Dovremo attendere qualche settimana per poterlo osservare nuovamente, ma nel cielo mattutino, prima dell'alba. Anche se il pianeta non è visibile, va registrato un evento degno di nota: Urano, dopo una lunga permanenza nella costellazione dell'Acquario, iniziata il 21 gennaio del 2003, il giorno 23 passa nella costellazione dei Pesci.


Nettuno: dopo la congiunzione con il Sole del mese scorso il pianeta ricompare al mattino, non lontano da Marte, con il quale si trova in congiunzione il giorno 8. Ricordiamo tuttavia che per la sua bassa luminosità è visibile solo con l'uso di un telescopio. Il pianeta si trova nella costellazione del Capricorno.


Plutone: Cambia nuovamente la denominazione dei pianeti nani orbitanti al di là di Nettuno. La IAU (International Astronomical Union), ha istituito (giugno 2008) la classe dei Plutoidi. Abbiamo quindi ritenuto opportuno mantenere nella nostra rubrica Plutone, capostipite di questa nuova categoria di membri del sistema solare.

Il pianeta, nelle ore che precedono l’alba, si trova a Sud-Est, nella costellazione del Sagittario. Per la sua bassissima luminosità è individuabile solo con un telescopio di adeguata potenza.


CONGIUNZIONI
Luna – Saturno : per tutta la notte del 10 marzo potremo osservare Saturno e il luminoso disco della Luna piena, in congiunzione nella costellazione del Leone, in prossimità del limite con la Vergine. (vedi mappa)

Luna – Giove : poco prima dell’alba del 22 marzo una falce di Luna calante sorgerà seguita dal pianeta Giove, nella costellazione del Capricorno. (vedi mappa)




COSTELLAZIONI
Il cielo è ancora dominato dalle grandi costellazioni invernali: rispetto al mese di febbraio le troveremo però più spostate verso sud-ovest, mentre nelle prime ore della notte nel cielo orientale fanno la loro apparizione le grandi costellazioni zodiacali del Leone e della Vergine. Percorrendo lo zodiaco troviamo anche la piccola e debole costellazione del Cancro a separare i Gemelli dal Leone. Sempre inconfondibile Orione, con le tre stelle allineate della cintura (da sinistra: Alnitak, Alnilam e Mintaka) ed i luminosi astri Betelgeuse (rossa) e Rigel (azzurra).

Nella stessa zona di cielo troviamo le costellazioni del Toro con la stella rossa Aldebaran, la costellazione dell'Auriga con la brillante stella Capella, i Gemelli con le stelle principali Castore e Polluce. A sinistra in basso rispetto ad Orione, nella costellazione del Cane Maggiore, risplende Sirio, la stella più luminosa del cielo. Più alto sull'orizzonte rispetto a Sirio, poco al di sotto dei Gemelli, si può facilmente riconoscere un'altra stella luminosa, Procione, del Cane Minore.

Il cielo meridionale, al di sotto della fascia zodiacale, è invece povero di stelle brillanti: con l'aiuto di una mappa si possono riconoscere le costellazioni dell'Unicorno, dell'Idra e, vicino alla Vergine, il Cratere. L'Orsa Maggiore sarà il nostro riferimento per il cielo settentrionale; tracciando una linea, prolungamento verso sinistra del segmento che unisce le stelle Merak e Dubhe (si veda la mappa del cielo a Nord), troveremo la Stella Polare. A Nord-Ovest troviamo Cassiopea con la sua caratteristica forma a "W"; tra Cassiopea e il Toro troviamo la costellazione del Perseo. A Nord-Est, sotto l'Orsa Maggiore ed a sinistra della Vergine, vedremo invece sorgere la costellazione del Bootes, caratterizzata dalla particolare forma ad aquilone.



Per ulteriori approfondimenti sulle costellazioni e le stelle visibili in questo periodo, consultate la pagina 575 di Televideo.


APPRENDISTA ASTROFILO
Oltre al cielo osservabile solo con l'ausilio dei nostri occhi, grazie a un binocolo o un piccolo telescopio possiamo andare alla scoperta di oggetti straordinari come stelle doppie, ammassi stellari e nebulose. Sono oggetti affascinanti e che ci possono portare in evidenza fenomeni fisici importanti, oltre che riempirci di meraviglia per la loro intrinseca bellezza.

L' Apprendista Astrofilo (AA) suggerisce programmi di studio del cielo utilizzando un piccolo telescopio (per molti oggetti e' sufficiente un buon binocolo) per passare da semplice appassionato ad astrofilo esperto.

In particolare, per la stagione invernale, l'AA propone queste osservazioni: Programma osservazioni invernali (file pdf, 780kB). Orione con M42, i suoi fidi Cane Maggiore e Minore, il Toro con le Pleiadi(M45), tutte le tipiche costellazioni invernali si spostano sempre piu' a Est. Vicino allo zenit in tarda serata, i Gemelli offono la bella stella doppia Castore e la nebulosa planetaria NGC2392 "Eskimo". Sorgono invece il Cancro (bell'ammasso Presepe M44), il Leone e la Vergine. Queste ultime costellazioni ospitano molte galassie, la maggior parte delle quali pero' non facilmente rintracciabili con un binocolo o piccolo telescopio, specialmente se in presenza di inquinamento luminoso.

OSSERVIAMO LE STELLE DOPPIE AL TELESCOPIO
Questo mese l'Apprendista Astrofilo vi suggerisce di osservare Iota Cancri.

Dalla scheda di osservazione il link per saperne di più sulle stelle doppie: una presentazione generale dell'argomento, la storia della loro osservazione e un repertorio bibliografico.


OSSERVARE LA STAZIONE SPAZIALE Approfondimenti, consigli per le osservazioni sulla pagina Come osservare la Stazione Spaziale Internazionale che contiene la tabella con le previsioni dei transiti della Stazione Spaziale Internazionale (ISS) per i 10 giorni successivi, calcolate per ogni capoluogo di provincia.


OSSERVARE GLI IRIDIUM FLARES
Vi è mai capitato di osservare nel cielo notturno l'improvvisa apparizione di un punto molto luminoso, seguirlo per alcuni secondi nel suo veloce movimento tra le stelle per poi vederlo repentinamente scomparire? Probabilmente avete osservato un Iridium Flare!

Scoprite di cosa si tratta e consultate le tabelle con le previsioni dei prossimi passaggi degli Iridium alla pagina: Come osservare gli Iridium Flares.

COMETE DEL MESE
A meno di sorprese dell’ultima ora, per questo mese, la cometa più interessante risulterà ancora la C/2007 N3 (LULIN). Essa attraverserà le costellazioni zodiacali del Leone, Cancro e Gemelli, scorrendo quasi esattamente lungo la linea dell’eclittica. La sua luminosità sarà in calo sostanziale, passando dalla sesta alla nona magnitudine apparente; ciò a causa del suo rapido allontanamento dalla Terra e dal Sole. Ai primi del mese la LULIN sarà ancora osservabile con un binocolo, tuttavia la luce lunare (Luna piena l’11 Marzo) disturberà non poco la sua ricerca. Dopo tale data la situazione migliorerà, però la cometa sarà più debole di almeno una magnitudine. Il vantaggio sarà dato dal fatto che la LULIN sarà osservabile di prima sera, e che si sposterà più lentamente nel cielo rispetto al mese passato, ciò a tutto vantaggio di coloro che vorranno riprenderla con apparati fotografici o CCD. Nel mese di Febbraio la LULIN non ha deluso le aspettative, mostrando simultaneamente una cospicua coda di polveri in direzione solare (anticoda prospettica) ed una ricca coda di ioni, molto ramificata, nella direzione opposta. Purtroppo la sua luminosità non ha superato la quinta magnitudine apparente (quindi risultava visibile con difficoltà ad occhio nudo anche da cieli bui), tuttavia lo studio di questo oggetto svolto dalla Sez. Comete UAI, ha mostrato diversi fenomeni interessanti, tra cui la rapida evoluzione della coda di ioni, di cui sono stati registrate anche alcune “disconnessioni” -ovvero dei temporanei distacchi dell’appendice caudale di gas, in seguito all’interazione con il vento solare- e delle asimmetrie nella chioma interna. Lo studio scientifico dell’attività cometaria svolto con filtri interferenziali a banda stretta che permettono di ricavare l’abbondanza delle polveri emesse dal nucleo cometario (progetto CARA) ha mostrato che la LULIN è una cometa discretamente ricca di polveri, pur essendo significativamente meno attiva di altre comete famose (per esempio, quella di Halley, tanto per citare la più nota).

Tra le altre comete “minori” osservabili in questo periodo, solo con un telescopio di discrete dimensioni e sotto cieli cristallini, ricordiamo la 144P/Kushida (di 12.ma magnitudine, che si sposterà dal Toro ai Gemelli, passando per un breve tratto anche all’interno di Orione), la C/2008 T2 (CARDINAL) che attraverserà le costellazioni della Giraffa, Perseo ed Auriga, di 11.ma magnitudine circa, e la C/2006 OF2 (Broughton) di dodicesima magnitune e mezza, all’interno della costellazione dell’Auriga. Prima dell’alba spunterà nella costellazione del Sagittario la debole cometa periodica 22P/Kopff di 12.ma magnitudine, tuttavia sarà meglio rimandare la sua osservazione alla primavera inoltrata, quando sarà più brillante.

Segnaliamo infine un inaspettato “outburst” (fenomeno parossistico che porta una cometa ad aumentare repentinamente di splendore, solitamente in seguito a fenomeni endogeni al nucleo cometario) della cometa periodica 33P/Daniel: prevista essere più debole della 21.ma magnitudine, essa è stata registrata a metà del mese di Febbraio di 14.ma magnitudine circa, confermando così che le comete sono davvero degli astri imprevedibili.



Dati tratti da > http://divulgazione.uai.it/index.php/Ci ... Marzo_2009


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