Dimensione paraluce per rifrattore
Moderatori: Riccardo Giuliani, nonnograppa
Dimensione paraluce per rifrattore
Ciao a tutti
Qualcuno sa come si calcola la dimensione "aurea" (insomma, ideale ) del paraluce di un rifrattore, rispetto al diametro e alla focale?
Grazie a chiunque saprà aiutarmi
Piero
Qualcuno sa come si calcola la dimensione "aurea" (insomma, ideale ) del paraluce di un rifrattore, rispetto al diametro e alla focale?
Grazie a chiunque saprà aiutarmi
Piero
Ciao a tutti
Piero
Mak SW 127.
Skywatcher AZ-GTiX.
Canon 750D + Pentax Q7 + ZWO ASI224MC (color).
Microscopio Zeiss Standard RA Foto-visuale.
www.studiomessineo.it/astronomia (in costruzione)
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Ok, mi rispondo da solo
Ho risolto, trovato un sistema di calcolo.
Siccome è preso da altro forum, e le regole non permettono di linkarlo, chi è interessato mi scrive e gli mando i link
Ho risolto, trovato un sistema di calcolo.
Siccome è preso da altro forum, e le regole non permettono di linkarlo, chi è interessato mi scrive e gli mando i link
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Piero
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La regola aurea è... più lungo è meglio va.
In particolare per quanto concerne la condensa, quando il tubo è con l'obiettivo verso l'alto.
p.s. dacci almeno il tempo di... rispondere
...
La regola aurea è... più lungo è meglio va.
In particolare per quanto concerne la condensa, quando il tubo è con l'obiettivo verso l'alto.
p.s. dacci almeno il tempo di... rispondere
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Ultima modifica di Riccardo Giuliani il ven mag 14, 2010 4:23 pm, modificato 1 volta in totale.
Si, ho trovato un post interessante al riguardo, contenente le formule per calcolare il diametro da usare per non vignettare, in funzione della lunghezza desiderata...
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A proposito, ho preso 2 tubi in carbonio che sono la fine del mondo ed hanno diametro e spessore PERFETTI per quello che devo fare. Il progetto di reintubazione del rifrattore sta per partire
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Beh, il percorso ottico fra rifrattori e newton è differente.
Nel newton, la luce entra "parallelamente" al tubo, poi il primario crea il cono e lo riflette sul secondario. Quindi il paraluce può essere lungo quanto vuoi, così come i diaframmi interni, che è sufficiente siano oltre il primario.
Il rifrattore è diverso, la lente d'entrata raccoglie un cono di luce che focalizza sul piano focale, da cui i diaframmi che hanno diametro variabile (da calcolare) a seconda della distanza dall'obiettivo. Per il paraluce il concetto è lo stesso... è come se si dovessero calcolare dei diaframmi "esterni all'obiettivo". Comunque, siccome 1 disegno vale più di mille parole, se mi autorizzi posto il link alla discussione su astrofili, che spiega molto bene, graficamente, il concetto
Nel newton, la luce entra "parallelamente" al tubo, poi il primario crea il cono e lo riflette sul secondario. Quindi il paraluce può essere lungo quanto vuoi, così come i diaframmi interni, che è sufficiente siano oltre il primario.
Il rifrattore è diverso, la lente d'entrata raccoglie un cono di luce che focalizza sul piano focale, da cui i diaframmi che hanno diametro variabile (da calcolare) a seconda della distanza dall'obiettivo. Per il paraluce il concetto è lo stesso... è come se si dovessero calcolare dei diaframmi "esterni all'obiettivo". Comunque, siccome 1 disegno vale più di mille parole, se mi autorizzi posto il link alla discussione su astrofili, che spiega molto bene, graficamente, il concetto
Ciao a tutti
Piero
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Non sono d'accordo Piero. Il campo che giunge dall'infinito è piano. Quindi i cosiddetti "raggi" (termine improprio) sono paralleli e non incontrano alcun ostacolo se il paraluce (come è ovvio che sia) ha un diametro inteno maggiore del diametro utile delle lenti. Così come accade già nel newton nel tratto tra inizio tubo e specchio.
Si potrebbe porre il quesito, specularmente, sul forum di astrofili.org dove albergano anche alcuni guru dell'ottica e della meccanica.
...
Non sono d'accordo Piero. Il campo che giunge dall'infinito è piano. Quindi i cosiddetti "raggi" (termine improprio) sono paralleli e non incontrano alcun ostacolo se il paraluce (come è ovvio che sia) ha un diametro inteno maggiore del diametro utile delle lenti. Così come accade già nel newton nel tratto tra inizio tubo e specchio.
Si potrebbe porre il quesito, specularmente, sul forum di astrofili.org dove albergano anche alcuni guru dell'ottica e della meccanica.
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Ancora meglio: appena posso, recupero il libro di Fisica 2 da casa dei miei e mi ripasso un pò di ottica
Ciao a tutti
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