SOLE
Il giorno 23 passa dalla costellazione della Bilancia a quella dello Scorpione; vi rimane però solo 6 giorni. Il 30 infatti fa il suo ingresso nell'Ofiuco, la "13a costellazione zodiacale".
* 1 novembre: il sole sorge alle 6.44 ; tramonta alle 17.07
* 15 novembre: il sole sorge alle 7.01 ; tramonta alle 16.51
* 30 novembre: il sole sorge alle 7.19 ; tramonta alle 16.42
Nel corso del mese le giornate si accorciano di circa 1 ora per una località alla latitudine media italiana.
(Gli orari indicati sono validi per una località alla latitudine media italiana).
Gli orari sono espressi in Ora Legale Estiva, pari ad un'ora in più rispetto all'Ora Solare o TMEC (Tempo Medio dell'Europa Centrale).
LUNA
Fasi Lunari novembre 2011
Data Fase Orario
02/11/2011 Primo Quarto 10h 52m
10/11/2011 Luna Piena 21h 16m
18/11/2011 Ultimo Quarto 01h 48m
25/11/2011 Luna Nuova 07h 10m
* Gli orari e le date sono riferiti al tempo segnato dai nostri orologi per uso civile: TMEC (Tempo Medio Europa Centrale) quando non è in vigore l'ora estiva, TMEC + 1 ora nel periodo estivo. Poichè il 30 ottobre 2011 è terminato il periodo di applicazione dell'ora estiva (detta anche impropriamente Ora Legale), gli orari indicati per la fasi lunari sono relativi al TMEC + 1 ora (o TU + 2 ore).
OSSERVABILITÀ DEI PIANETI
Mercurio: rispetto al mese precedente migliorano leggermente le condizioni per tentare di individuare il pianeta, ancora visibile la sera subito fopo il tramonto. L’altezza sull’orizzonte occidentale aumenta durante la prima metà del mese. La massima elongazione si raggiunge il giorno 14, con una distanza angolare dal Sole di oltre 22°. In quel periodo Mercurio tramonta circa un’ora dopo il Sole. A fine mese l’altezza del pianeta diminuisce drasticamente fino a renderlo praticamente inosservabile.
Venere: nel corso del mese sarà possibile riprendere l’osserazione serale del luminosissimo pianeta. Inizialmente si trova ancora molto basso sull’orizzonte, poco distante da Mercurio. Tuttavia a fine mese l’altezza sull’orizzonte occidentale inizia ad incrementare più sensibilmente. Venere tramonta così oltre un’ora e mezza dopo il Sole e sarà possibile ammirarlo tra le luci del crepuscolo serale. Il pianeta attraversa in un breve periodo numerose costellazioni. Il giorno 2 lascia la Bilancia ed entra nello Scorpione, l’8 fa il suo ingresso nell’Ofiuco, dove rimane fino al 23, per passare nel Sagittario.
Marte: si conferma la tendenza degli ultimi mesi che vede il pianeta rosso, osservabile nella seconda parte della notte, ad anticipare sempre più il suo sorgere, avvicindandoci così al periodo in cui sarà possibile osservarlo di nuovo nelle ore serali. Marte guadagnerà circa un’ora di osservabilità, per cui a fine mese, intorno alla mezzanotte, potremo tentare di scorgerlo al suo apparire sull’orizzonte ad Est. Il pianeta rimane per tutto il mese nella costellazione del Leone. Da segnalare, il 10 novembre, la congiunzione con la stella Regolo.
Giove: poiché l’osservabilità di Venere è ancora limitata ad un breve intervallo di tempo dopo il tramonto, anche per questo mese possiamo considerare Giove come l’astro dominante del cielo notturno. Al calare dell’oscurità il pianeta appare fulgido ad oriente per poi culminare a Sud poco prima della mezzanotte. Come nel mese precedente Giove continua a spostarsi lentamente in moto retrogrado nella costellazione dell’Ariete, fino a trovarsi a fine mese molto vicino al limite con la costellazione dei Pesci.
Saturno: dopo la congiunzione con il Sole del mese scorso il pianeta ricompare nei cieli del mattino poco prima dell’alba. A inizio mese è ancora difficilmente osservabile, ma con il passare delle settimane l’altezza sull’orizzonte orientale aumenta sensibilmente e lo si potrà individuare nella costellazione della Vergine, non lontano dalla luminosa stella Spica.
Urano: il pianeta è ancora osservabile per gran parte della notte. La sera, nelle prime ore di buio, Urano è già alto a Sud-Est. Già nel corso della prima parte della notte raggiunge la massima altezza sull’orizzonte culminando a Sud. La luminosità di è prossima al limite della possibilità di percezione ad occhio nudo, è quindi necessario l’uso del telescopio per poterlo osservare agevolmente. Il pianeta rimane per tutto l’anno nella costellazione dei Pesci.
Nettuno: l’intervallo di osservabilità del pianeta è limitato alla prima parte della notte. Nettuno culmina a Sud poco dopo il tramonto del Sole; nelle ore successive lo si deve cercare a Sud-Ovest. La sua altezza sull’orizzonte diminuisce sempre più fino al suo tramonto nelle ore centrali della notte. Data la sua bassa luminosità, il pianeta non è visibile ad occhio nudo e per osservarlo è necessario l’ausilio di un telescopio. Nettuno si trova nella costellazione dell’Acquario, non lontano dal confine con il Capricorno.
Plutone: La IAU (International Astronomical Union), ha istituito (giugno 2008) la classe dei Plutoidi. Abbiamo comunque ritenuto opportuno mantenere nella nostra rubrica Plutone, capostipite di questa nuova categoria di membri del sistema solare.
L’osservabilità di Plutone è ormai limitata a poche ore appena dopo il tramonto del Sole. Con il passare dei giorni è sempre più basso sull’orizzonte occidentale. Plutone si trova ancora nella parte alta della costellazione del Sagittario, dove è destinato a rimanere molto a lungo, fino al 2023. Per la sua luminosità molto bassa lo si può osservare solo utilizzando un telescopio di adeguata potenza.
CONGIUNZIONI
Luna - Giove: il giorno 9 i due astri più luminosi della notte - la Luna quasi piena e il pianeta Giove - si trovano insieme nella costellazione dell’Ariete. (vedi mappa)
Luna - Pleiadi: la notte dell’11 il disco luminoso della Luna, ancora quasi piena, attraversa la costellazione del Toro, tra le Pleiadi e la stella Aldebaran. (vedi mappa)
Luna - Marte: nelle ore centrali della notte tra il 19 e il 20 il pianeta Marte, nella costellazione del Leone, sorge accompagnato dalla Luna, appena oltre la fase di Ultimo Quarto. (vedi mappa)
COSTELLAZIONI
La notte si allunga, il Sole anticipa sempre più il suo tramonto, e questo ci regala qualche ora in più di osservazione della volta stellata.
È così che allo spengersi delle ultime luci del crepuscolo avremo ancora l'opportunità di ammirare brevemente, sull'orizzonte occidentale, alcuni degli astri caratteristici del cielo estivo.
Li rammentiamo ancora una volta: possiamo riconoscere il "Triangolo Estivo", ai cui vertici troviamo le stelle Altair dell'Aquila, Vega della Lira e Deneb del Cigno (si consiglia di consultare le rubriche dei mesi precedenti per le descrizioni più dettagliate delle tre costellazioni).
Subito dopo il tramonto sarà possibile scorgere anche Ercole, in basso sull'orizzonte a Nord Ovest. Lungo la fascia zodiacale nelle prime ore della sera possiamo riconoscere il Capricorno e l'Acquario, privi di stelle particolarmente brillanti.
Proseguendo verso Sud, troviamo i Pesci e la minuscola costellazione dell'Ariete.
Chi osserva da luoghi con l'orizzonte meridionale privo di ostacoli - in pianura o sul mare - può cimentarsi nel riconoscimento delle costellazioni che si estendono al di sotto dell'eclittica: la Balena e più a Ovest, sotto l'Acquario, il Pesce Australe, dove si può facilmente riconoscere una stella brillante, Fomalhaut.
Verso Est vedremo sorgere le costellazioni zodiacali che domineranno il cielo nell'imminente inverno: vedremo così prima il Toro e successivamente i Gemelli.
In tarda serata nel cielo orientale si inizieranno a vedere altre costellazioni, prossime protagoniste dei cieli invernali: il Cancro, a sinistra dei Gemelli, e nella seconda parte della notte, il Leone.
Inconfondibili, a Sud-Est nelle prime ore della notte, le costellazioni di Orione e del Cane Maggiore, con la luminosissima Sirio.
Sopra i Gemelli e il Toro è facilmente identificabile un'altra costellazione che vedremo ben alta in cielo per i prossimi mesi: si tratta dell'Auriga, dalla caratteristica forma a pentagono, in cui uno dei vertici è rappresentato da una delle stelle più luminose della volta celeste, Capella.
In prossimità dello zenit, sulla nostra verticale, godono ancora di visibilità ottimale le costellazioni già descritte nel "cielo di ottobre": il grande quadrilatero di Pegaso, seguito, verso Nord Est, da Andromeda e da Perseo e, più vicine al Polo Nord Celeste, la "W" di Cassiopea e il meno appariscente Cefeo.
Vale la pena soffermarsi anche sulla piccola costellazione del Triangolo, tra Andromeda e l'Ariete: in essa si trova la Galassia a spirale M33, ben nota a tutti gli astrofili: è la terza componente per importanza del "Gruppo Locale", la concentrazione di galassie di cui fanno parte la nostra Via Lattea e la notissima Galassia di Andromeda.
A Settentrione troviamo come sempre l'Orsa Maggiore e l'Orsa Minore, con la Stella Polare immobile ad indicarci il Nord; tra le due Orse possiamo riconoscere il Dragone.
La pagina UAI su Televideo RAI: per ulteriori approfondimenti su stelle e costellazioni visibili in questo periodo, consultate la pagina 575 di Televideo RAI.
La nuova rubrica di informazione astronomica a cura di Paolo Colona è alla pagina 747 di Televideo RAI.
METEORE
Tra fine ottobre e i primi giorni di novembre potremo assistere a un aumento del numero delle stelle cadenti grazie alle Tauridi, una complessa corrente meteorica, generata probabilmente in buona parte dalla disintegrazione della cometa Encke e da numerosi residui asteroidali frammisti. Chi le osserva può con evidenza distinguere due componenti di origine, poco al di sotto dell’ammasso delle Pleiadi, separate di oltre 10 gradi in declinazione, che specie nella prima metà di novembre si alternano nel produrre un certo numero di brillanti meteore, caratterizzate da una notevole lentezza. Per queste particolarità le Tauridi risultano in genere tra gli oggetti meteorici più fotografati. Verso il 7-8 del mese, che corrisponde al nodo orbitale originario della cometa, dovremmo osservare la maggior frequenza di quelle più luminose.
Bolide di magnitudine -12 proveniente dal radiante delle Tauridi filmato tra le costellazioni di Cassiopeia e Drago nel novembre 2008 dalla postazione video di mt Baldo (VR) --- © F.Castellani
Nelle settimane a cavallo della metà del mese potremo invece osservare le Leonidi. Ogni anno la Terra nel suo moto orbitale incontra una certa quantità di particelle, che è stata espulsa dalla cometa Tempel Tuttle durante i suoi ritorni in vicinanza del Sole. Poiché tali particelle non sono distribuite in modo omogeneo, ma soprattutto nelle regioni vicine alla cometa, solamente negli anni più prossimi ai passaggi al perielio il numero delle Leonidi diventa sostenuto. Le ultime apparizioni spettacolari si sono avute negli anni a cavallo del XX° e XXI° secolo, e ora l’attività sta scemando sempre più, ai livelli di uno sciame minore. Il radiante, collocato vicino alla stella gamma del Leone, alle nostre latitudini diviene ben osservabile non prima di mezzanotte, il che significa che prima non si potranno vedere queste meteore. Purtroppo quest’anno verso mattina, quando il radiante sarà più alto sull’orizzonte e quindi meglio osservabile, ci sarà il disturbo della Luna
http://meteore.uai.it/nov2011.htm maggiori dettagli sulle meteore di novembre.
http://meteore.uai.it/tecniche_osservative.htm informazioni per collaborare e osservare con la sezione di ricerca UAI.
Chi vorrà contribuire con la Sezione Meteore della UAI con osservazioni visuali utili e in qualche modo confrontabili scientificamente dovrà compiere osservazioni individuali e non di gruppo, lontano dai centri abitati e da qualsiasi fonte luminosa, e consultare per maggiori informazioni il suo sito internet al link http://meteore.uai.it
COMETE
Ottobre ci ha proposto, oltre alla “solita” Garradd, una bella 45/P che con il suo aspetto compatto e la sua sottile codina si è concessa a quanti hanno rinunciato a qualche ora di sonno, alzandosi poco prima dell’alba. Per alcuni giorni è stata la regina, superando in luminosità proprio la Garradd. Dalla Elenin invece, nessuna notizia, particolare che conferma l’annunciata morte della cometa. Novembre si preannuncia piuttosto tranquillo, ma quanti bazzicano il mondo degli astri chiomati sanno che tutto può cambiare all’improvviso…
C/2009 P1 Garradd
La Garradd, unico oggetto alla portata di piccoli strumenti, si muoverà nella porzione meridionale di Ercole. Nella prima parte del mese, all’inizio della notte astronomica, si farà trovare ancora piuttosto alta in cielo, anche se ben oltre il meridiano, mentre a fine mese la sua altezza sull’orizzonte si ridurrà, particolare che non comprometterà comunque proficue osservazioni. Il perielio si avvicina (23 dicembre) ma la sua attuale luminosità non dovrebbe discostarsi molto dalla massima prevista (forse la sesta magnitudine), raggiunta però a febbraio. La Garradd ci terrà compagnia ancora per moltissimo tempo, addirittura fino ad aprile, sempre osservabile in buone condizioni e probabilmente sempre al di sopra della decima magnitudine. Finora si è dimostrata una cometa tranquilla, luminosa ma non troppo, bellina ma non spettacolare, con una coda appena accennata ma non banale da rilevare. Il trend anche per il futuro sembra essere questo. Vogliamo definirla noiosetta? Assolutamente no! Con la penuria di comete decentemente luminose di questo periodo teniamocela stretta.
Effemeridi aggiornate delle comete presentate sono disponibili sul sito del Minor Planet Center:
http://www.cfa.harvard.edu/iau/Ephemeri ... index.html
Ulteriori informazioni disponibili sul sito della Sezione Comete UAI: http://comete.uai.it mail comete@uai.it
Dato tratti dalla pagina UAI > http://divulgazione.uai.it/index.php/Ci ... embre_2011
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