Ovviamente, trattandosi appunto di una serata infrasettimanale, sono andato sul terrazzo di casa.
Programma della serata era dedicare un paio d'ore ad oggetti che in queste condizioni di IL possono comunque dare soddisfazione: i pianeti. Non ho fatto quindi la solita scorpacciata di 100 e piu oggetti, mi sono dedicato con attenzione solo ai pianeti per cercare di scovare quanti piu' dettagli possibile. Ho fatto dei disegni sul momento per imprimere i dettagli visti. Poi li ho rifiniti per bene cercando di riprodurre quanto piu' possibile la stessa visione che ho avuto nell'oculare planetaria 4mm (300x).
Giove e' ormai basso ed immerso nella luce cittadina, quindi sono partito con Venere bellissima ad occhio nudo (mag. -4,3). Marte, in questa opposisione "lontana" (mag. -0,9) non brilla come in altre occasioni, si pone a meta strada tra Arturo e Sirio, e spicca alta nel cielo con la sua luce rosso vivo. Saturno (mag. 0,3), senza strumenti non offre particolari sensazioni.
Ad occhio nudo il confronto tra Venere e Marte e' a favore di Venere con i tre ordini di grandezza tra le magnitudini relative nonostante siano piu' o meno alla stessa distanza dalla Terra (0,7 UA) e con Venere ad una fase del 50%.
Con il dobson invece Venere non lascia traccia di dettagli. Il disco e' molto grosso con una fase poco piu del 50% ed un colore giallo uniforme e accecante.
Marte invece e' mooolto intrigante. Sin dalla prima occhiata lascia intuire una serie di dettagli sfumati all'interno. Quindi appare subito evidente la calotta polare Nord, visibile in basso, e poi man mano che l'occhio si abitua i dettagli diventano sempre piu' netti. Dopo molti minuti ed in alcuni momenti di seeing particolarmente adatto, i dettagli di colore grigio scuro si staccano davvero dal resto del disco colore arancio. Subito sopra la calotta polare era molto evidente il Mare Acidalium. Sopra, vicino al bordo sud, una striscia scura con bordo frastagliato, il Mare Sirenum e poco distante a Ovest una macchia piccolina, il Solis Lacus. Il centro del disco, zona Tharsis, e' arancione, mentre sia sul bordo Ovest, che soprattutto su quello Est si vedono dei batuffoli bianchi. Nuvole o la luminosita' del pianeta che sui bordi dava questa sensazione?
L'ho osservato a piu' intervalli lungo la serata, finendo intorno alle 23:30 circa.
Anche Saturno mi ha lasciato impressionato. E' la seconda opposizione da quando ho il dobson e stasera, osservandolo attentamente, ho notato molte cose che lo scorso anno non avevo notato. Appaiono subito evidenti i quattro satelliti principali: a est Teti molto vicino agli anelli, a ovest Dione e Rea molto vicini tra loro e Titano piu' lontano. Sul disco giallo appare poco piu' scura la banda equatoriale nord molto estesa e che sfuma verso il polo. La divisione di Cassini e' molto evidente. Non sempre lo e' stato in passato, significa che il seeing era davvero buono. Ci sono quindi due particolari che in passato non avevo mai notato. Uno spicchio piccolo di ombra del disco sull'anello posteriore in corrispondenza del lato Ovest. E poi un diverso colore dell'anello esterno, quello oltre la Cassini. Che bello!
Marte:
Saturno:
Venere:

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Oronzo Zanzarella, osserva con
- Dobson Skywatcher 10" Synscan
- Oculari: Explore Scientific 100° - 14mm e 9mm; SW 58° - 4mm; Meade Series 5000 TeleXtenders 2x
- Filtri BAADER OIII e UHC-S
- Binocolo Celestron 15x70