...sulla profezia Maia

[nonnograppa]

Non so se avete avuto modo di notare che i palinsesti televisivi hanno cominciato a riprogrammare tutti quei filmazzi americani sulle catastrofi globali...
Che sia un caso???

[CanesVenatici]

Ieri c'era Segnali dal futuro... bello vero?!?

[effepas]

Si, è vero, stanno riprogrammando i film del genere apocalittico.

Estiqaatsi...

Sono (orgogliosamente) un astrofilo, se posso guardo il cielo piuttosto che la TV, se non posso faccio altro, oppure cerco di selezionare i contenuti.
Un certo filone, visto una volta, poi stanca.

Volendo fare un ragionamento molto spicciolo. Non è che allarmandomi possa allontanare l'apocalisse o ritardare l'arrivo del famigerato asteroide, terremoto, tsunami o chi più ne ha più ne metta.

Tutto questo mi fa pensare alle cosiddette tecniche di framing, ma probabilmente sono in errore:

http://it.wikipedia.org/wiki/Framing_(scienze_sociali)

[nonnograppa]

E purtroppo un certo tipo di informazione passa comunque. In casa non ho mai parlato di "fine del mondo Maya" eppure i figli più grandi, preoccupatissimi, mi hanno chiesto se è proprio vero che stiamo per finire in fumo...
Hai voglia tu a spiegarglielo. Sembra più vero quel che dice la tv di quello che ti dice tuo padre

E poi non capisco perchè la fine del mondo arriva sempre a Los Angeles o a Niuiorc
Meteoriti, terremoti, tempeste solari, maremoti, vulcani, inversione di asse terrestre, ère glaciali: sempre tra la 43esima e la 52esima o sotto la scritta Holliwood.

[hal9000]

...Hai voglia tu a spiegarglielo. Sembra più vero quel che dice la tv di quello che ti dice tuo padre

Hai citato un problema ben noto nell'ambito di chi si occupa di smascherare o studiare il fenomeno delle varie bufale che circolano.
Spesso la forza di queste bufale, siano esse di tipo apocalittico, astrologico, ufologico, mistico-religiose ecc..., risiede proprio nel fatto che il pubblico tende a prendere per vere le dichiarazioni più sensazionali, magari fatte da personaggi che si fregiano di pseudotitoli accademici o di "antiche sapienze".
Quando invece arriva lo scienziato serio di turno che dice che si tratta di fesserie, esso viene considerato nella migliore delle ipotesi un nerd che non ha capito nulla, oppure uno sbruffone che vuole nascondere la verità.

Purtroppo è un problema culturale.
Bisognerebbe insegnare ai bambini fin da quando sono piccoli che devono sempre dubitare di chi fa affermazioni sensazionali, specialmente in ambito scientifico.
Se nel mondo, ed in Italia in particolare, ci fosse più cultura scientifica di base diffusa, tanti ciarlatani verrebbero derisi invece che idolatrati, e magari avremmo meno Wanne Marchi in giro.

Ma in Italia invece ai piccoli si insegna che è normale accettare chi ci racconta che "gli asini volano" ..... e meno male che siamo uno Stato laico..... vabbè.... qui il discorso si farebbe lungo.

[effepas]

Mah, io credo che la gente voglia aver paura di cose che in fondo sa che non avverranno e che non potranno davvero far loro del male, piuttosto di temere problemi più concreti, quotidiani e reali.

Rendiamoci conto che si sta gridando all'apocalisse per la fine di un ciclo (nemmeno per la fine dei tempi, solo di un ciclo, quello del lungo computo)... un po' come gridare alla fine del mondo perchè sono finite le pagine del calendario di Frate Indovino.
Giusto un po' eccessivo...

[effepas]

Purtroppo è un problema culturale.
Bisognerebbe insegnare ai bambini fin da quando sono piccoli che devono sempre dubitare di chi fa affermazioni sensazionali, specialmente in ambito scientifico.
Se nel mondo, ed in Italia in particolare, ci fosse più cultura scientifica di base diffusa, tanti ciarlatani verrebbero derisi invece che idolatrati, e magari avremmo meno Wanne Marchi in giro.

Concordo in pieno su quasi tutta la linea del tuo intervento.

L'unica su cui non mi ci ritrovo è sulla laicità dello stato. E' vero, è giusto che lo stato sia laico e che sia lasciato al singolo la scelta del proprio credo, ma penso alla stessa maniera che la qualità dell'insegnamento non sia colpa esclusiva della Chiesa...

Il fenomeno della diffusione della pseudoscienza o del credere alle varie e più assurde bufale è ubiquitario e non è solo prerogativa del nostro paese. Suvvia, non siamo anticampanilisti, si crede alle bufale anche in paesi dove la presenza di un'istituzione religiosa è meno forte e sentita.
Se vi vuol davvero risalire alle cause del problema ci sarebbe da ragionare anche su questo, ma credo tu lo abbia centrato in pieno nella parte che ho citato in quote.