Tali ascolti avvennero in modo "clandestino" con un affascinante spirito pioneristico.
Posso solo immaginare l'emozione che si possa provare sentendo comparire improvvisamente dal proprio ricevitore una flebile e lontana voce che arriva per la prima volta dallo spazio.
Fra l'altro i fratelli Cordiglia raccontano vicende ancora più clamorose affermando di avere le registrazoni di richieste disperate di aiuto da parte di presunti cosmonauti russi in orbita ben prima di Gagarin.
Cosmonauti che ufficialmente non esistono nei rapporti ufficiali russi.
Uno dei loro ascolti più inquietanti riguarderebbe una presunta cosmonauta di nome Ludmilla che perisce durante il rientro in atmosfera e prima di morire dice: "...questo il mondo non lo saprà".
Esiste un bel libro recente dove i fratelli Cordiglia raccontano dettagliatamente la loro storia "Dossier Sputnik 2: Banditi dello spazio", ma intanto vi suggerisco leggere e di guardare i filmati dell'intervista ad Achille Judica Cordiglia presenti su questo sito, poi se vi va ne riparliamo:
http://www.tecnocino.it/2010/05/articol ... uti/19719/
Per adesso concludo questo mio intervento chiarendo che la storia secondo me è affascinantissima sotto molti aspetti, da quello radioamatoriale a quello astronautico, ma temo che ci sia qualche parte un po' troppo romanzata e forse frutto di errori di interpretazione o fantasia.
Ciò nonostante ritengo degno di nota il lavoro svolto da questi pionieri della radio.
Attendo i vostri commenti.
