TELESCOPI ALINARI >>> AMARCORD - Anni 60 ===

Qui vengono richiesti o postati dati, prove inerenti >>> Telescopi, montature, teleobiettivi, oculari, filtri, CCD, webcam, digicamere, programmi, ecc.
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Riccardo Giuliani
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TELESCOPI ALINARI >>> AMARCORD - Anni 60 ===

Messaggio da Riccardo Giuliani »

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Sul sito ADIA vi è una pagina bellissima sui primi Telescopi amatoriali di un certo rilievo fabbricati in italia dalla ditta dell' Ing. Alinari di Torino con bellissime ed impareggiabili recensioni, ad oggi, dei Sigg:

1- Luciano Fraschetti.
2- Luigi Gonfiantini.
3- Gino Zanella.
4- Marco di Livorno
.

Antica pagina, al link > http://www.aeritel.com/ADIA/telescopio/ ... inari.html

Lista da me aperta ( giugno 2006 ) sul Forum Astrofili.org > http://forum.astrofili.org/viewtopic.ph ... 2&start=10


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Giuseppe L.
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Messaggio da Giuseppe L. »

Molto interessante...
Un Saluto, Giuseppe.
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birillo
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Messaggio da birillo »

Ma io posseggo una vecchia lente da 120 mm. che era parte di un vecchio telescopio Alinari che avevo moltissimi anni fa !!!!! :shock:
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Riccardo Giuliani
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Messaggio da Riccardo Giuliani »

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Ok Birillo. Complimenti.
Hai potuto effettuare dei test per stabilire la bontà delle ottiche in merito alla precisione di lavorazione e all'aberrazione cromatica?
Che focale (mm.) ha il tuo obiettivo? Se vuoi puoi postare una foto ed una recensione che poi inseriamo nel sito ADIA.

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birillo
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Messaggio da birillo »

Riccardo Giuliani ha scritto:---

Ok Birillo. Complimenti.
Hai potuto effettuare dei test per stabilire la bontà delle ottiche in merito alla precisione di lavorazione e all'aberrazione cromatica?
Che focale (mm.) ha il tuo obiettivo? Se vuoi puoi postare una foto ed una recensione che poi inseriamo nel sito ADIA.

...
Mah, non so se i complimenti sono fatti a proposito.
Non uso quell'obiettivo da 30 anni e non so se ha difetti o se e' buono: e chi se lo ricorda ?
Focale ? Non lo so. Provo a ritrovarlo e vi faro' sapere, ma dubito che sia di buona qualita'.
Vecchio cacciatore di supernovae in pensione...
akronos
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Messaggio da akronos »

Buonasera, io possiedo un Telescopio Alinari Neptun 1000x completo, vi posto qualche foto !


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Che gioia vedere un altro pregevole Alinari.
Attendiamo altri dati ed una recensione quì che inseriamo anche, in copia, sul sito ADIA in apposita directory.

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Messaggio da Riccardo Giuliani »

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Carissimi,

aggiornata la pagina sul sito ADIA - Astronomia , inerente i pregevoli mai dimenticati TELESCOPI ALINARI .

http://www.aeritel.com/ADIA/telescopio/ ... inari.html

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Messaggio da Riccardo Giuliani »

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Dopo oltre 5 anni, dai miei primi dati pubblicati sull'antico Sito ADIA - Astronomia, e su questo forum, ora (ottobre 2011) Cesare Baroni ha pubblicato un articolo su Coelum - N° 152.
.
Pregevole stesura.
Peccato non vi sia riferimento alla mia precedente ricerca ed alle missive di alcuni possessori di Alinari a me inviate negli anni.

Abstract al link > http://www.coelum.com/coelum/archivio/a ... pi-alinari

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Messaggio da Bavic »

Questo link va alla descrizione di Enzo, che ha trovato una camera da ripresa Alinari.

http://forum.adiaastronomia.it/viewtopi ... 40b63d978d
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Riccardo Giuliani
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Messaggio da Riccardo Giuliani »

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Infatti Giuseppe, Grazie per aver inserito quì il link e Grazie ad Enzo.

Inserisco ora una missiva giuntami, tempo fa, da Luigi Gonfiantini, in merito ai Telescopi Alinari. Vi sarà stato qualcosa che ha eliminato la medesima. La ripubblico.

Egregio Signor Giuliani,
torno nuovamente a scrivere e a precisare qualcosa sui telescopi Alinari, a distanza di alcuni anni dal mio primo intervento.
Nella mia precedente comunicazione avevo sollevato la questione della possibile produzione e quindi della relativa presenza sul catalogo Alinari di un telescopio a riflessione.

In verità c'è stato anche uno scambio di e-mail e di opinioni con il Sig. Luciano Fraschetti in relazione alla presenza di questo strumento sul catalogo.
Non avendo più possibilità di controllare quanto da me asserito, quindi privo di documentazione, non ho potuto far altro che rimanere con l'atroce dubbio di essere invecchiato precocemente e non ricordare bene le foto di allora, ma si sa che le immagini memorizzate da giovani, nel mio caso molto giovane, sono difficili da cancellare e se attirano il nostro interesse, sono praticamente indelebili.

Ricordo bene di aver sfogliato il catalogo tante e tante volte, nonostante avessi già il telescopio e aver fantasticato cosa avrei potuto vedere con i telescopi di maggior diametro, alcuni reclamizzati fino a 1000x.

Quante volte ho fatto i calcoli per sapere come avrei visto un oggetto posto ad una certa distanza e quante volte li ho fatti per la Luna, il Sole e i maggiori pianeti.
I risultati erano sempre gli stessi, ma come galoppava la fantasia ... allora! Della produzione e della qualità si è detto tutto o quasi, degli strumenti rimangono pochi pezzi sparsi qua e là e nel mio caso è proprio consono parlare di pezzi.

L’obiettivo, ingiallito per il tipo di cementazione usata, è stato vivisezionato e forse lo ripristinerò, ma ......si può chiedere di più dopo sessant’anni?. Lo specchietto che permetteva la visione reflex e dichiarato elettronico, forse per un trattamento particolare (che, in relazione al periodo, sarei curioso di conoscere), mostra ormai macchioline scure e grinze varie, proprio come la pelle di una vecchia signora.

Della favolosa messa a fuoco micrometrica (sic!), non rimane che la manopola e il nudo asse, la gomma che per attrito con il tubo scorrevole permetteva la messa a fuoco si è letteralmente sbriciolata. Rimasi scioccato quando, nel focheggiare, un bel giorno si ruppe, lasciandomi a girare inutilmente la manopola.

Ero nella più profonda disperazione. Rimaneva possibile la messa a fuoco con il semplice scorrimento del tubo, ma che fatica mantenere l'immagine nitida, tra l'altro possibile solo per una certa elevazione, oltre cadeva tutto. Comunque risolsi brillantemente la situazione, si fa per dire, avvolgendo alcuni semplici e comuni gommini o elastici colorati.

Certo, lo scorrimento era saltellante, ma l'importante era aver raggiunto lo scopo. Pretendere di riparare e trovare pezzi di ricambio per uno strumento era veramente arduo, non c'era possibilità di andare al negozio sotto casa o ordinare via Internet, il mercato non offriva molto intorno agli anni ’50 e '60 ed era già tanto se esisteva una produzione nazionale di telescopi amatoriali e per un ragazzino lavorare o fare anche semplici riparazioni in questo campo era più che arduo.

Per ritornare all'argomento iniziale, allego una foto della pagina riguardante il telescopio a riflessione, che è proprio come avevo descritto in precedenza. Qualcuno sorriderà leggendo le caratteristiche, soprattutto per uno strumento a specchio, ma solo chi ha vissuto il tempo può comprendere e, in qualche caso, accettare di buon grado tali prestazioni.

Negli ultimi decenni, in particolare dalla fine del ‘900, abbiamo assistito a notevoli progressi nel campo degli strumenti a specchio, per lavorazione, grandezza e configurazione ottica, molto di più rispetto ai rifrattori che, migliorie a parte (e ci sono), rimangono sostanzialmente identici all’origine. Per chi volesse dare uno sguardo ai telescopi e alla produzione della ditta Alinari e ha curiosità di leggere, può fare una ricerca su Internet, sicuramente troverà diversi collegamenti, anche esteri e potrà visionare i cataloghi di allora.


Un saluto a tutti, in particolare ai giovani, con l'augurio che essi possano ricordare bene in futuro ciò che è stato: servirà loro a capire molte cose.

Luigi Gonfiantini
Olmi PT


Foto del "Saturn" allegata alla email
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Messaggio da Riccardo Giuliani »

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Ho ripescato anche questa email di Gino Zanella del Novembre 2008
che sarà andata persa.
La ripubblico.

Salve,
facendo una ricerca nel web mi sono imbattuto nel vostro articolo e ho pensato di darvi la mia testimonianza. (anche se un pò in ritardo!)

Possiedo ancora un telescopio Alinari, esattamente il Jupiter, obbiettivo da 120mm e 1000mm di focale, un rapporto focale f.8,3 per quei tempi molto spinto.L'avevo acquistato con la montatura equatoriale, una piastra da tavolo forse di ghisa, molto pesante, con un motore elettrico a 220v.

Per un movimento sincrono trasmesso da una catenella, l'avevo pagato 56.000 lire, lo stipendio di un mese, sembra molto, ma i prezzi dei telescopi "veri" a quei tempi erano almeno dieci volte superiori,(il prezzo di una Fiat 500) assolutamente irragiunibili dalla maggior parte degli appassionati di astronomia.

L'inseguimento era un'avventura, il tutto non riusciva a funzionare per più di 30 sec. senza saltare!
Certo che confrontato con gli attuali strumenti quel telescopio fa sorridere, eppure le emozioni che che ho provato osservando con quello strumento restano indimenticabili, neppure osservando in un moderno catadiottrico da 35cm ho avuto senzazioni simili!

Con quegli oculari di gomma e quelle pseudo barlow (sempre di gomma) ho ammirato le meraviglie del cielo restando affascinato dalla varietà degli oggetti visibili, da M42 a M13, dalla Luna agli anelli di Saturno alle fascie di Giove e poi le stelle doppie ecc.

Nel corso degli anni ho apportato diverse modifiche, e di quello strumento è rimasto solo l'obbiettivo, il paraluce e il tubo in pvc. Ho eliminato il focheggiatore in pvc e la scatola portaoculari in gomma mettendo al loro posto un focheggiatore per oculari da 24,5 mm (molto usati ad inizio anni 80').

Ho potuto così usare oculari di ottime marche con buoni risultati, il doppietto acromatico Alinari da 120mm non era poi così male...Vi allego qualche foto dello strumento attuale, come potete vedere ho anche cambiato il cercatore montando un semplice 5x30, poi ho inserito all'interno dei diaframmi di cartone per "ripulire" il fascio ottico (molto rustici ma efficaci).

Ho usato questo strumento come telescopio guida in parallelo al mio Vixen SP per foto astronomiche fino a due anni fa, per poi sostituirlo con un più piccolo rifrattore da 60mm.

Distinti saluti

Gino Zanella


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Mi scriveva anche "Didacus" da Trieste ( ottobre 2009 )

Avevo tanto insistito (credo fosse il 1963 o giu di li) che mio padre mi regalò un fantastico Jupiter Alinari. Costava 40.000 lire che comunque non erano noccioline al tempo, ma era il solo strumento raggiungibile per le nostre tasche.

Fantastiche visioni che mi resteranno dentro per tutta la vita della Luna, di Giove con i quattro satelliti galileiani , di Saturno con gli anelli, etc etc.
Sono riuscito a conservarlo quasi intatto (non trovo piu il puntatore ed uno degli oculari) nonostante due traslochi e quasi mezzo secolo trascorso!

Era nel mio box, protetto, ed ora mio nipotino di 5 anni desidera un telescopio e prima di acquistarlo voglio fargli provare il mio vecchio Jupiter uno di questi prossimi giorni appena le condimeteo sono appropriate.

E' per questo che ho cercato dopo tanti anni in Google Alinari ed ho trovato questo sito.

Saluti a tutti gli appassionati.

Didacus da Trieste


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Continuando nel polveroso archivio ho ritrovato una email di Fabrizio Ferrario della SPECOLA Osservatorio Astronomico di Cajello

Gallarate li 18 Febbraio 2010


Vorrei segnalare, che GRAZIE all'egregio Sig. Plinio Camaiti,
è da qualche tempo possibile reperire in rete due stupendi cataloghi ALINARI, dei bei tempi che furono (1960 e 1963):

http://geogdata.csun.edu/~voltaire/clas ... linari.pdf

http://geogdata.csun.edu/~voltaire/clas ... ri1963.pdf

ATTENZIONE !!! (n.d.r.)
Questi link non sono più attivi. Ecco i 2 nuovi + 1 da "telescope Doctor" >

http://www.telescopedoctor.com/articoli ... linari.pdf

http://www.telescopedoctor.com/articoli ... i-1975.pdf

http://www.telescopedoctor.com/articoli ... i-1963.pdf


Sfogliandoli, è possibile rendersi conto, come soltanto i più fortunati già sapevano, che nella produzione ALINARI c'era pure un telescopio riflettore!

Spero che questa notizia possa essere di Vs. interesse.

Cordiali saluti.

Fabrizio Ferrario
--
-S-P-E-C-O-L-A->
Osservatorio Astronomico di Cajello


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Non è finita, ancora antiche email.

Missiva di Dante Bissiri ( novembre 2013)

Caro Riccardo,

mi ha fatto un immenso piacere vedere la tua pagina sui telescopi Alinari.
Anche io, in illo tempore, fui il fortunato possessore di uno Jupiter. Mi era costato 35.000 lire.

Non avevo un soldo allora, e per comprarlo decisi di vendere la mia collezione di francobolli!
Era un rifrattore acromatico da 120 mm, con focale 1 metro.

Le lenti non erano trattate, e neppure incollate. Ma si vedeva molto bene.
Ricordo che le lenti avevano delle bollicine. Ma queste, lungi dall'essere un difetto, credo fossero indice di vetri di qualità, nei quali le bollicine non sono facili da eliminare.

Ma io ero cosí maniaco della perfezione, che chiesi alla ditta Alinari di cambiarmelo, cosa che la ditta fece senza problema, mandandomi addirittura un nuovo obiettivo prima che io restituissi l'altro!

Una delle prime cose che feci fu puntare il telescopio su Epsilon Lyrae, perché guardandola a occhio nudo mi era sembrato che fosse doppia.

E non puoi immaginare la mia gioia quando comprovai che era cosí, anzi, che era quadrupla!

Appena cominciai a usare il telescopio, mi vennero un sacco di idee:
la prima fu quella di dotarlo di un visore binoculare.

Non sapendo cos'altro fare, presi alcuni prismi ricavati da un vecchio binocolo, e me ne costruii uno.

Non era troppo ordodosso, comparandolo a posterori con quelli che solo piú tardi imparai a conoscere, ma funzionava!

Le tegole dei tetti sembravano dei gran cañon del Colorado, i pali delle antenne della TV sembravano grossi come dei silos.

E quando guardavo la Luna, mi sembrava di stare in orbita!
Credetti di aver fatto una gran invenzione, e scrissi alla Ditta Alinari.

A loro piacque l'idea, e mi risposero che se la cosa si fosse concretata mi avrebbero dato il 10% !! Ancora conservo la loro lettera!

Non so perché, decisi di non fare nulla (cosa della quale poi mi pentii), ma la ditta decise di farne uno a modo suo, con soli specchi. Ma non risultó degno dello Júpiter!

L'altra cosa che pensai, osservando l'immagine di diffrazione delle stelle, soprattutto di quelle doppie, fu:
che bello sarebbe le le stelle non mostrassero quegli anelli!

Sapendo che gli anelli erano causati dal bordo dell'obiettivo, pensai: bisognerebbe avere un obiettivo... senza bordo!

Ma come fare? Trovare la maniera di farlo fu quasi immediato, e anche lí pensai di aver fatto un'altra invenzione! Correva l'anno 1958 (anno geofisico internazionale, coincidente con un periodo di massima dell'attivitá solare).

Non sapendo come si facesse per brevettarla, e non avendone neanche i mezzi, la mantenni segreta per due decenni.

Solo venti anni dopo, in una biblioiteca dell'osservatorio astronomico di La Plata, Argentina, trovai un libro dove era descritta quella tecnica (che si chiama "apodizzazione").

Grande fu la mia meraviglia quando lessi che quel libro era proprio del 1958 !!

E last but not least:
con l'oculare da 5 mm, che era un acromatico del tipo Kellner, di tre lenti, costruii l'obiettivo per un microscopio, che funzionava egregiamente.

Poi un giorno un amico me lo chiese un prestito, non seppe resistere alla tentazione di smontare l'obiettivo, e mi perse una delle sue lenti.

Ancora mi domando come abbia fatto la ditta Alinari a costruire un acromatico da 120 mm con la relazione di f/8,3.

Ciao - Dante


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Ancora, Andrea F. ( maggio 2015 )


Salve,
mi chiamo Andrea, ho 32 anni e sono il possessore di un telescopio Alinari modello Jupiter ormai da 20 anni più o meno.

Il telescopio mi fu regalato da un mio caro zio ormai deceduto, che come me aveva la passione per l'astronomia. Sentito che chiedevo ai miei genitori con una certa insistenza di comprarmi un telescopio, lo zio decise con entusiasmo di darmi il suo che ormai non usava più.

Il telescopio era in buone condizioni, con ancora la scatola con dentro le varie lenti per le diverse osservazioni.
Purtroppo il telescopio era ormai datato e portava qualche segno del tempo, oltre alla polvere all'interno che ne rendeva un pò offuscata la visione.
Io ancora giovane ed inesperto feci il possibile per sistemarlo e in parte ci riuscii, togliendomi in seguito delle grandi soddisfazioni.
Potevo vedere distintamente le bande colorate di Giove e i suoi 4 satelliti principali, i crateri della luna con l'aiuto di una mappa lunare, Marte e Venere e soprattutto Saturno che cercai a lungo e una sera finalmente fu catturato dal mio obiettivo... peccato che in quel periodo il disco di anelli non si vedeva molto bene perché il piano orbitale del pianeta era quasi orizzontale.

Unico dispiacere fu il trepiedi che mi fu regalato insieme ad esso.
Purtroppo era troppo instabile per quel telescopio così grande e un giorno, tornato a casa lo trovai a terra leggermente ammaccato sul coperchio sommitale in alluminio e con la lente leggermente scheggiata sul bordo.

Un pò per il dispiacere, un pò perché non sapevo più dove metterlo per osservare le stelle, lo portai in soffitta in attesa di tempi migliori.

Proprio in questo periodo causa il trasloco dei miei, l'ho ripreso con me a casa mia deciso a restaurarlo e grazie ad articoli come il Suo in internet, ho potuto documentarmi maggiormente su questi telescopi così vecchi e poco conosciuti.
Sfortunatamente, per il trasloco effettuato ora non riesco più a trovare il porta oculari in gomma, sto cercando ovunque tra scatoloni e angoli della soffitta, ma ancora non è saltato fuori.

In un fin troppo ottimistico tentativo ho provato a cercare sempre su internet per riuscure a recuperarlo, cosa che ovviamente non è andata a buon fine.
Secondo Lei ho possibilità a recuperarlo o conosce qualche appassionato che possiede qualche parte di ricambio per il suo telescopio Alinari disposto ad aiutarmi?!

Mi dispiace solo di non aver avuto più maturità per capire cosa avevo tra le mani all'epoca, anzi come spesso accade per i giovani che ricevono cose vecchie in regalo, anche per me il telescopio ricevuto era solo un marchingegno antiquato utile per "farmi le ossa" in attesa di comprarmi qualche strumento nuovo con migliore risoluzione.

In attesa di una sua risposta la saluto cordialmente, sono davvero felice di aver trovato un vero appassionato dei telescopi Alinari.

Da quello che ho letto in giro mi sono reso conto di essere fortunato ad essere proprietario di questo telescopio e quindi spero di poterlo sistemare cosicché anche mio figlio possa osservare il cielo come al tempo feci io.

Andrea F.


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Messaggio da Riccardo Giuliani »

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Seguiranno ancora altre email... ritrovate :) in allegato ulteriori foto.

Intanto, ricordo, tra le testimonianze, quelle dei compianti Ugo Ercolani e Massimo Boetto nella lista che aprii sul forum Astrofili.org.

al link > http://forum.astrofili.org/viewtopic.php?f=3&t=2592

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Messaggio da Bavic »

Grazie Riccardo per i dati molto interessati
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Appena trovato annuncio su astrosell:

https://www.astrosell.it//annuncio.php?Id=131428
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Messaggio da Riccardo Giuliani »

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Un altra discussione MOLTO interessante ( forum Binomania) :

https://www.binomania.it/phpBB3/viewtopic.php?t=6495

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Messaggio da PaoloL »

Credo di aver letto su Astrosell di un astrofilo che vende la sua collezione di telescopi Alinari.

https://www.astrosell.it/annuncio.php?Id=150784
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Re: AMARCORD - Anni 60 >>> TELESCOPI ALINARI ===

Messaggio da Riccardo Giuliani »

---

Grazie Paolo, per il rifrimento.
.
Ho ricevuto, in data 15 agosto 2023, una piacevolissima email dal Gentilissimo Danilo Maddalon che racconta
la sua forte esperienza con i Telescopi Alinari.
La pubblico, con allegata fotografia che mi ha inviato.

Salve Riccardo,

Ho posseduto un telescopio Alinari acquistato all'età di 14 anni a Torino presso la sede/abitazione dell'Ing Alinari in via Giusti, era un Satelliter 75 mm diametro con quegli accessori che vedo nelle foto del Sig. Luciano, avevo 2 oculari in plastica morbida Huygens 2 lenti semplici, la Barlow 2x in plastica dura unica lente e in più consigliatomi da Alinari stesso un luminoso grande campo (si fa per dire...) in plastica dura di buona qualità rispetto gli altri, unica parte che ho tenuto del vecchio caro Alinari.
Allego foto dell'oculare piuttosto vissuto che con adattatore 25-31,8 (+ spessore in foto) a volte uso tuttora per ricerca oggetti.

i migliori saluti

Danilo Maddalon

.
Alinari_oculare_Danilo_Maddalon_Forum_ADIA_Astronomia_1000.jpg
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Re: TELESCOPI ALINARI >>> AMARCORD - Anni 60 ===

Messaggio da danilopn »

Grazie Riccardo per aver pubblicato il mio ricordo dei telescopi Alinari,

a parte l'oculare in foto privo di antiriflesso ma discreto e ben corretto anche ai bordi, leggo di qualità scarsa per non dire pessima degli obiettivi Alinari... nel mio caso debbo dire che l'acromatico 75 mm del mio Satelliter era piuttosto buono anche se anch'esso privo di trattamento antiriflesso e con le 2 lenti tenute assieme da nastro adesivo quindi immagino di produzione artigianale.

Circa un anno prima ricevetti in regalo un telescopio Japan 60 mm di buona qualità con trattamento antiriflesso e 2 oculari ben fatti, ebbene il Satelliter si dimostrò comunque superiore con solo leggera aberrazione acromatica sul rosso (il Jap la aveva cmq sul blu) e nonostante gli oculari un po naif risolveva decisamente meglio del jap i particolari di Marte e Giove.

Da ciò deduco che la qualità era molto variabile e bisognava aver fortuna o comprare direttamente come me presso la casa dell'Ing che in quel caso forniva di persona un esemplare con obiettivo nato bene... e pure mi consigliò l'oculare in foto diverso dagli altri che non ho visto tra gli accessori fotografati nel forum

Saluti e buone osservazioni
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Re: TELESCOPI ALINARI >>> AMARCORD - Anni 60 ===

Messaggio da Riccardo Giuliani »

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Meravigliosa è stata la Sua peculiare esperienza con gli Alinari.
In particolare per la fortissima presenza dell'Ing Alinari nei Suioi incontri.
Sarebbe fondamentale reperire qualche foto dell'Ingegnere.
Vi sono degli eredi?
Se Lei ha altri dati da aggiungere, e qualche fotografia, o potrà procurarseli con entusiasmo, ne saremmo tutti lietissimi.

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Cieli e giorni sereni - Riccardo Giuliani
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