R.I.P - Pietro di Giorgio e ADIA-Astronomia

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Riccardo Giuliani
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R.I.P - Pietro di Giorgio e ADIA-Astronomia

Messaggio da Riccardo Giuliani »

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Esplorando gli archivi "pseudo-polverosi", nei miei computer ed in Internet a proposito della Storia di ADIA-Astronomia, ho ritrovato un articolo
scritto sulla testata, denominata in rete, "Terra Puglia Mare" che delinea la vita e le imprese di uno tra i più antichi astrofili pugliesi (forse unico in quell'epoca).
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E'Pietro Di Giorgio, nato a Mola di Bari dove si concretizzò, nel febbraio del 1986, anche la nostra umile Associazione di Astronomia amatoriale.
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Denominata: ADIA - Astronomia - "Pietro Di Giorgio" - Vedere anche al link > https://www.aeritel.com/ADIA/ADIA_Astro ... zione.html
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Ho ritrovato l'articolo, come accennato, al link> https://www.terrapugliamare.it/nella-bi ... no-pietro/

Lo riporto per maggior fruibilità:

NELLA BIBLIOTECA DI MOLA DI BARI, IL TELESCOPIO DI NONNO PIETRO
27 Settembre 2018
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scritto da Anna Ranieri
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Quasi nessuno sa che nell’Archivio De Santis della Biblioteca di Mola di Bari è conservato un telescopio antichissimo, la cui storia affonda le sue radici oltreoceano, nel cuore dell’Argentina.
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Pietro_Di_Giorgio_Telescopio_Comune_Mola_di_Bari_Forum_ADIA_1200.jpg
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Ci siamo, quindi, chiesti come sia arrivato tra le mura della nostra biblioteca e abbiamo saputo che si trova lì grazie ad una promessa che Mario Ventura, storico maestro e scrittore di Mola, fece a Pietro di Giorgio, l’originale proprietario del telescopio: avrebbe regalato il suo tesoro ai giovani, che gli sono sempre stati a cuore.

D’altra parte, lo stesso “nonno Pietro” ha preso per mano dei ragazzi molesi – tra cui lo stesso Mario Ventura – assidui frequentatori frequentatori della terrazza della sua casa in via Tripoli, da cui finalmente poté vedere ciò che per anni aveva studiato e amato, dai satelliti di Giove agli anelli di Saturno.

Al contrario di ciò che si potrebbe pensare, “nonno Pietro” era un uomo semplice, da sempre un muratore e un analfabeta che, in cerca di fortuna, si avventurò per il Sud America e, trovando difficile comunicare con i cari lasciati in Italia, prese una decisione: avrebbe imparato a leggere e scrivere.

Fu per questo motivo che si recò in una libreria e, casualmente, si ritrovò tra le mani il fatidico trattato di astronomia popolare di Camillo Flammarion. Riuscì nel suo intento e, di pari passo alla sua alfabetizzazione, crebbe in lui la passione per l’astronomia: diventò un astrofilo.

Ed oggi, grazie al gesto di Mario Ventura, sta a noi giovani mantenere vivo il ricordo di quest’uomo e lasciarci contagiare dalla sua “filia”.



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Pietro Di Giorgio al telescopio
Pietro_Di_Giorgio_Telescopio_osserva_Mola_di_Bari_Forum_ADIA_1200.jpg
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Mario Ventura, che ha aiutato la giornalista nella ricerca dei dati, è stato tra i soci fondatori di ADIA - Astronomia (primo Atto costitutivo).
Vedere al link > viewtopic.php?p=48875#p48875

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Cieli e giorni sereni - Riccardo Giuliani
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http://www.aeritel.com - Telescopi & dintorni

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