Celestron Origin - I.A. al servizio dell'astronomia?
Moderatore: PaoloL
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Celestron Origin - I.A. al servizio dell'astronomia?
Ciao Lino
il pericolo non viene da quello che non conosciamo
ma da quello che crediamo sia vero ed invece non lo è ( Mark Twain)
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Re: celestron origin - I.A. al servizio dell'astronomia?
Grande passo per la tecnologia, non so se si tratta di un grande passo per chi ci mette passione, tempo e dedizione all'astrofotografia.
Per il momento, le foto generate da questi strumenti aiutati dell' A.I. , non sono paragonabili a quelle dei veri astrofotografi, per il momento!
Questa la interpreto come una soluzione per chi vuole fare solo astrofotografia (quindi senza la possibilità di fare visuale) e senza dover conoscere necessariamente le classiche tecniche di astrofotografia.
Per il momento, le foto generate da questi strumenti aiutati dell' A.I. , non sono paragonabili a quelle dei veri astrofotografi, per il momento!
Questa la interpreto come una soluzione per chi vuole fare solo astrofotografia (quindi senza la possibilità di fare visuale) e senza dover conoscere necessariamente le classiche tecniche di astrofotografia.
Vito Quarato De Marinis
Re: celestron origin - I.A. al servizio dell'astronomia?
Ho notato che c'è comunque la possibilità di scaricarsi le singole fotografie ed elaborarle in seguito sul pc. Ok.
Comunque restano i limiti della montatura altazimutale, dell'impossibilità di fotografare interamente oggetti grandi come M31 (la galassia di andromeda), l'impossibilità di fare astrofotografia planetaria (il sensore è ottimo, è lo stesso della ASI178 per intenderci, peccato che la focale è molto ridotta e non la si può allungare con lenti di barlow per ottenere il corretto campionamento). Ma campionamento a parte, può acquisire dei video per poi estrarre l'immagine finale come si fa per l'imaging planetario?
Ok si riesce a fotografare interamente la luna (con campionamento errato) ma gli altri pianeti risulteranno dei puntini indefiniti, privi di dettagli, colori e sfumature.
Comunque restano i limiti della montatura altazimutale, dell'impossibilità di fotografare interamente oggetti grandi come M31 (la galassia di andromeda), l'impossibilità di fare astrofotografia planetaria (il sensore è ottimo, è lo stesso della ASI178 per intenderci, peccato che la focale è molto ridotta e non la si può allungare con lenti di barlow per ottenere il corretto campionamento). Ma campionamento a parte, può acquisire dei video per poi estrarre l'immagine finale come si fa per l'imaging planetario?
Ok si riesce a fotografare interamente la luna (con campionamento errato) ma gli altri pianeti risulteranno dei puntini indefiniti, privi di dettagli, colori e sfumature.
Vito Quarato De Marinis
- linlin
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Re: celestron origin - I.A. al servizio dell'astronomia?
È un F2 da 6 pollici, con un pregevolissimo sensore, a F2 sai che bel capo, poi non è un Newton, è corretto fino si bordi, uno schema ottico particolarmente adatto allo scopo, mi pare pure la possibilità di cambiare i filtri, il sistema antico densa.....
Ciao Lino
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- Riccardo Giuliani
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Re: celestron origin - I.A. al servizio dell'astronomia?
---
Ok Lino e Vito. Era certo che la Celestron (poi arriverà la Meade con altri) avrebbe provveduto in merito
e in queste ore è iniziata la pubblicità.
.
La vera scommessa, come ho affermato al 40° Meeting degli Astrofili pugliesi 2023 in Putignano, è altro.
.
Si basa NON su foto ma, in primis, su visioni molto deep ma con tempi ridottissimi.
Vedere sul forum la breve esperienza con Paolo (Laquale) al 12° Star Party ADIA con Dobson da 16 pollici e Sony alpha 7 S.
Traguardare in "real time" nebulose ammassi e galassie oltre la sensibilità del nostro occhio.
.
La francese Unistellar, in tal senso, ha aperto la strada da anni fornendo inediti risultati in fotografia ed in visuale (eVscope 2).
Visioni importanti anche in presenza di inquinamento luminoso invasivo.
Ad esempio le foto, riprese con gli eVscope da Monopoli centro l'anno scorso, sono emblematiche in quanto a catture senza precedenti.
.
Ma prima ancora, come abbiamo ben evidenziato in questo forum da tempo, la fantastica visione deep, in tempo reale,
è avvenuta con i visori notturni applicati anche a comuni telescopi.
La Televue ha fatto scuola.
.
La vera scommessa, infatti, non è tanto sulla fotografia deep "easy": premi un bottone e basta.
Ma sulla visione "aumentata".
.
Se in fotografia deep tradizionale si effettuano foto sempre più "lunghe", con anche decine di ore accumulate (sembra quasi una prassi obbligata ormai) percorrere la direzione opposta, a mio parere, è ancora più esaltante in quanto il risultato può divenire "Istantaneo" o concretizzato in tempi brevissimi.
Con buona pace di chi, tra noi, desidera esplorare molti oggetti in un unica serata.
.
Caratteristica della Celestron (come avviene anche per la NV) è usare OTA molto luminosi @ f/2 che permettono tempi ridotti.
La Celestron non è nuova nell'usare sistemi luminosi (Hiperstar)
Tecnicamente si va finanche ad f/1 o f/0,7, in particolari condizioni, ma con costo che diviene importante.
.
La tecnologia, e la pigrizia-comodità del XXI secolo, vanno anche in tal direzione.
.
In merito al il succitato Tele Celestron Resto critico nell'uso necessario di uno smartphone.
Il meccanismo deve essere TOTALMENTE INDIPENDENTE da altri aggeggi (quindi stand alone), come logica vuole.
Col telefonino ci devo fare telefonate e giocherelli.
Eppur ci obbligano ad usarlo. Sarà moda del momento, ma non la va bene.
.
In ultimo il prezzo in Italia, potrebbe essere importante (6-8000 euro) e, quindi un uso di nicchia.
Di contro: la varietà di proposte è quasi incredibile, ormai in ogni fascia di prezzo.
.
Nuovi confini sono a portata di mano, spero non aiutino la polverizzazione di questo nostro mondo
.
Link Utili:
- eVscope > viewtopic.php?t=6549
- Visori notturni > viewtopic.php?t=6325
- Dobson 16 e Sony A7S > viewtopic.php?t=7468
...
Ok Lino e Vito. Era certo che la Celestron (poi arriverà la Meade con altri) avrebbe provveduto in merito
e in queste ore è iniziata la pubblicità.
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La vera scommessa, come ho affermato al 40° Meeting degli Astrofili pugliesi 2023 in Putignano, è altro.
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Si basa NON su foto ma, in primis, su visioni molto deep ma con tempi ridottissimi.
Vedere sul forum la breve esperienza con Paolo (Laquale) al 12° Star Party ADIA con Dobson da 16 pollici e Sony alpha 7 S.
Traguardare in "real time" nebulose ammassi e galassie oltre la sensibilità del nostro occhio.
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La francese Unistellar, in tal senso, ha aperto la strada da anni fornendo inediti risultati in fotografia ed in visuale (eVscope 2).
Visioni importanti anche in presenza di inquinamento luminoso invasivo.
Ad esempio le foto, riprese con gli eVscope da Monopoli centro l'anno scorso, sono emblematiche in quanto a catture senza precedenti.
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Ma prima ancora, come abbiamo ben evidenziato in questo forum da tempo, la fantastica visione deep, in tempo reale,
è avvenuta con i visori notturni applicati anche a comuni telescopi.
La Televue ha fatto scuola.
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La vera scommessa, infatti, non è tanto sulla fotografia deep "easy": premi un bottone e basta.

Ma sulla visione "aumentata".
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Se in fotografia deep tradizionale si effettuano foto sempre più "lunghe", con anche decine di ore accumulate (sembra quasi una prassi obbligata ormai) percorrere la direzione opposta, a mio parere, è ancora più esaltante in quanto il risultato può divenire "Istantaneo" o concretizzato in tempi brevissimi.
Con buona pace di chi, tra noi, desidera esplorare molti oggetti in un unica serata.
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Caratteristica della Celestron (come avviene anche per la NV) è usare OTA molto luminosi @ f/2 che permettono tempi ridotti.
La Celestron non è nuova nell'usare sistemi luminosi (Hiperstar)
Tecnicamente si va finanche ad f/1 o f/0,7, in particolari condizioni, ma con costo che diviene importante.
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La tecnologia, e la pigrizia-comodità del XXI secolo, vanno anche in tal direzione.
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In merito al il succitato Tele Celestron Resto critico nell'uso necessario di uno smartphone.
Il meccanismo deve essere TOTALMENTE INDIPENDENTE da altri aggeggi (quindi stand alone), come logica vuole.
Col telefonino ci devo fare telefonate e giocherelli.

Eppur ci obbligano ad usarlo. Sarà moda del momento, ma non la va bene.

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In ultimo il prezzo in Italia, potrebbe essere importante (6-8000 euro) e, quindi un uso di nicchia.
Di contro: la varietà di proposte è quasi incredibile, ormai in ogni fascia di prezzo.
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Nuovi confini sono a portata di mano, spero non aiutino la polverizzazione di questo nostro mondo

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Link Utili:
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Re: celestron origin - I.A. al servizio dell'astronomia?
Si può sempre usare un tablet....è anche più comodo nel gestire le varie funzioni e vedere ciò che si sta riprendendo.
PaoloL - Paolo Laquale
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Re: celestron origin - I.A. al servizio dell'astronomia?
---
Si, infatti.
Paolo, il tablet è un buon compromesso.
.
Riguardo a OTA MOLTO luminosi, pensavo anche al nuovo f/2 della Skywatcher ad un prezzo non impegnativo.
.
https://www.aeritel.com/shop/tubi-ottic ... mm-f4.html
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Si, infatti.
Paolo, il tablet è un buon compromesso.
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Riguardo a OTA MOLTO luminosi, pensavo anche al nuovo f/2 della Skywatcher ad un prezzo non impegnativo.
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https://www.aeritel.com/shop/tubi-ottic ... mm-f4.html
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Re: celestron origin - I.A. al servizio dell'astronomia?
Infatti, il nuovo HAC a f/2 mi intriga molto....l'unica cosa negativa è che è necessario utilizzare le camere tipo "oculare" altrimenti si andrebbe ad aumentare notevolmente l'ostruzione centrale. Queste camere, in genere, hanno un sensore abbastanza piccolo.
Non è che ne hai uno DEMO da provare insieme?
Paolo
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Paolo
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Re: celestron origin - I.A. al servizio dell'astronomia?
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Paolo, mi inviti ...
Innanzitutto ad approfondire in merito, ti mando un MP intanto.
...
Paolo, mi inviti ...

Innanzitutto ad approfondire in merito, ti mando un MP intanto.
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