Il cielo di Ottobre 2007

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ADIA
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Il cielo di Ottobre 2007

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IL CIELO DI OTTOBRE 2007


SOLE
Il giorno 31 passa dalla costellazione della Vergine a quella della Bilancia.

* 1 ottobre: il sole sorge alle 7.09; tramonta alle 18.54
* 15 ottobre: il sole sorge alle 7.24; tramonta alle 18.31
* 31 ottobre: il sole sorge alle 6.43; tramonta alle 17.08


Nel corso del mese le giornate si accorciano di circa 1 ora e 20 minuti per una località alla latitudine media italiana.



Fino al 29 ottobre gli orari sono espressi in Ora Legale Estiva, pari ad un'ora in più rispetto all'Ora Solare o TMEC (Tempo Medio dell'Europa Centrale). Nella notte tra il 28 e il 29 torna in vigore l'ora solare.
(Gli orari indicati sono validi per una località alla latitudine media italiana)

LUNA
Le Fasi:

* Luna piena il 7
* Ultimo quarto il 14
* Luna nuova il 22
* Primo quarto il 29



OSSERVABILITÀ DEI PIANETI
Mercurio: nonostante la massima elongazione dal Sole - che sarà raggiunta il giorno 17 con una distanza angolare dal Sole di oltre 24° - Mercurio si sposta quasi parallelamente all'orizzonte, senza aumentare significativamente la sua altezza. Di conseguenza, il pianeta rimane praticamente invisibile, confuso tra le luci del crepuscolo serale.

Venere: dopo una lunga permanenza nei cieli del mattino, protrattasi praticamente per tutto l'anno corrente, Venere termina il proprio periodo di osservabilità prima dell'alba.
Nei primi giorni del mese faremo in tempo a scorgerlo sull'orizzonte orientale tra le luci del crepuscolo mattutino.
A fine mese scomparirà alla nostra vista e il giorno 27 sarà in congiunzione con il Sole.
Il pianeta nel corso del mese attraversa quasi per intero la costellazione della Vergine.

Marte: Già al termine del mese scorso Marte era ormai troppo basso sull'orizzonte occidentale per poterlo osservare in modo soddisfacente dopo il tramonto del Sole.
Nel mese in corso il pianeta rosso è del tutto inosservabile e il giorno 23 si troverà in congiunzione con il Sole.
Ricomparirà a novembre prima dell'alba. Per tutto il mese di ottobre Marte rimane nella costellazione della Vergine.

Giove: Ormai il pianeta è osservabile solo per un breve intervallo di tempo subito dopo il tramonto del Sole.
Possiamo tentare di individuarlo molto basso sull'orizzonte ad Ovest-Sud-Ovest, ma con il passare dei giorni anticiperà sempre più il proprio tramonto ed a fine mese sarà praticamente inosservabile.
Giove si trova ancora nella costellazione della Bilancia.

Saturno: nel corso del mese anticipa repentinamente il proprio sorgere, prolungando sempre più l'intervallo di osservabilità.
Possiamo quindi cercarlo nella seconda parte della notte dove lo seguiremo mentre si eleva sempre più sull'orizzonte a Sud-Est.
Il pianeta si trova nella costellazione del Leone.

Urano: continua un periodo favorevole all'osservazione del pianeta, dato che esso culmina a Sud nelle prime ore della notte.
La luminosità del pianeta è comunque al di sotto della soglia accessibile all'occhio nudo; è quindi sempre necessario l'uso del telescopio.
Urano si trova ancora nella parte orientale della costellazione dell'Acquario, non lontano dal limite con i Pesci.

Nettuno: le condizioni per l'osservazione sono ancora simili a quelle di Urano. L'intervallo di osservabilità à però più breve: Nettuno tramonta difatti circa 1 ora e mezza prima di Urano. Lo possiamo trovare a Ovest di quest'ultimo, nella parte centrale della costellazione del Capricorno.
Per la sua bassa luminosità è visibile solo con l'uso di un telescopio.

Plutone [pianeta nano]:
Preso atto della decisione della IAU (International Astronomical Union) - Praga, agosto 2006 - in merito alla riclassificazione di Plutone, www.uai.it/index.php?tipo=A&id=1300, per il momento abbiamo scelto di mantenere comunque lo spazio dedicato all'ex-pianeta nella nostra rubrica.

È ormai difficile da individuare, essendo visibile solo all'inizio della notte, basso sull'orizzonte a Sud-Ovest.
Per osservarlo è indispensabile l'uso di un telescopio. Si trova nella costellazione di Ofiuco.


CONGIUNZIONI:
Luna - Saturno: Nelle ore che precedono l'alba del giorno 16 la Luna calante si troverà sopra Saturno, nei pressi del confine tra le costellazioni del Cancro e del Leone (vedi mappa).

Congiunzioni "diurne":
In questo periodo "povero" di pianeti osservabili sulla volta celeste, possiamo comunque tenere d'occhio gli spostamenti di alcuni pianeti ormai invisibili nel cielo notturno ed osservare le loro congiunzioni con il Sole.
Come è possibile questo? Per queste particolari osservazioni ci viene in aiuto la sonda Soho, che ogni giorno osserva costantemente l'aspetto del Sole e del suo ambiente circostante.
In particolare nelle immagini a grande campo possiamo osservare il cammino dei pianeti quando transitano nei pressi della nostra stella.

Cliccando su questo link possiamo osservare le immagini continuamente aggiornate del Sole e dei suoi dintorni: http://sohowww.nascom.nasa.gov/data/realtime/c3/512/

La seguente tabella illustra il periodo di osservabilità dei pianeti nelle immagini a largo campo riprese dalla SOHO (con lo strumento "Lasco C3").
(Tabella tratta da: http://ares.nrl.navy.mil/sungrazer/inde ... nsits_2006)

Sett 26 - Nov 30 Venere -3.9mag Da destra a sinistra
Sett 27 - Nov 18 Marte 1.6mag Da sinistra a destra
Nov 05 - Nov 12 Mercurio 2.9mag Da sinistra a destra
Nov 11 - Dic 02 Giove -1.7mag Da sinistra a destra
Dic 24 - Genn 19 Mercurio -1.2mag Da destra a sinistra



COSTELLAZIONI
Solo nelle prime ore della notte ci sarà ancora l'opportunità di osservare parte delle costellazioni che hanno dominato il cielo estivo.
Una volta spente le ultime luci del crepuscolo serale, avremo appena il tempo di vedere ad occidente il tramonto del Bootes con la brillante stella Arturo, subito seguito dall'Ofiuco e da Ercole.
Abbiamo a disposizione qualche ora in più per vedere ancora una volta il "Triangolo Estivo", del quale ricordiamo i componenti: ai vertici troviamo le stelle Altair dell'Aquila, Vega della Lira e infine Deneb del Cigno.
(si rimanda alle rubriche dei mesi precedenti per le descrizioni più dettagliate delle tre costellazioni). Lungo l'eclittica cominciano ad apparire ad Est le costellazioni dello Zodiaco che vedremo alte in cielo per i successivi mesi dell'Autunno e dell'Inverno: in tarda serata sorgeranno prima il Toro e successivamente i Gemelli.
Ad Ovest, poco dopo il tramonto del Sole, vedremo per l'ultima volta per quest'anno il Sagittario; a Sud - Ovest il Capricorno e l'Acquario, privi di stelle particolarmente brillanti, non offrono punti di riferimento rilevanti.
La costellazione dei Pesci è anch'essa poco appariscente, ma la sua posizione, a Sud di quella di Pegaso, ne facilita il ritrovamento sulla volta celeste.

Ancora più ad Est è facile identificare la piccola costellazione zodiacale dell'Ariete. Il grande quadrilatero di Pegaso, il cavallo alato, situato ben alto nel cielo in questa stagione, quasi allo zenit - cioè sulla verticale sopra le nostre teste.
Tra Pegaso e la Stella Polare, quest'ultima come sempre ferma in cielo ad indicare il Nord, troviamo Cassiopea, con la sua inconfondibile forma a "W", e Cefeo, quest'ultima costellazione un po' più difficile da riconoscere essendo priva di stelle brillanti.
Dal vertice nord-est del quadrilatero di Pegaso inizia un allineamento di 3 stelle piuttosto luminose: si tratta della costellazione di Andromeda.
Proseguendo ancora sullo stesso allineamento, sull'orizzonte nord-orientale, sopra la brillante stella Capella (della costellazione dell'Auriga), possiamo riconoscere il Perseo, con una forma che ricorda una "Y" rovesciata.
Tutte queste costellazioni sono legate da una notissima leggenda della mitologia classica.
Questa è la storia tramandata: Cefeo era il re d'Etiopia, e Cassiopea era la regina, sua consorte. Da notare che l'Etiopia del mito non va confusa con quell'attuale; gli storici collocano la leggenda nel territorio corrispondente alla moderna Tel Aviv.
Cassiopea era una donna bellissima e terribilmente vanitosa, al punto di vantarsi di essere perfino più affascinante delle Nereidi, le ninfe del mare.
Queste ultime, offese dalla sfrontatezza della regina, chiesero a Poseidone, il Dio del mare, di vendicarle.
Poseidone mandò allora un mostro marino, la Balena (raffigurata in una grande costellazione, un po' difficile da identificare perché priva di stelle brillanti, situata bassa sull'orizzonte a Sud - Est, sotto i Pesci e l'Ariete) a devastare le coste del regno di Cefeo.
Lo sventurato re chiese all'Oracolo di Ammone cosa potesse fare per placare l'ira del Dio del mare: l'Oracolo gli ordinò di sacrificare al mostro sua figlia, l'incolpevole Andromeda.
La povera fanciulla fu incatenata ad uno scoglio, nell'attesa della sua orrenda fine tra le fauci della Balena.
Ma come in tutte le storie a lieto fine, ecco che arriva il nostro eroe, il famoso Perseo (reduce da altre imprese: aveva appena ucciso la terribile Medusa, la Gorgone con la chioma costituita da un intreccio di serpenti).
Perseo arriva in groppa al suo destriero, il cavallo alato Pegaso, uccide il mostro e, liberata Andromeda, la sposa.

Parlando di queste costellazioni, non si può fare a meno di citare due oggetti del cielo tra i più ammirati dagli astrofili. Si tratta di oggetti molto facili da osservare, adatti anche a chi si avvicina per la prima volta all'osservazione astronomica.
Iniziamo con il "Doppio Ammasso del Perseo": si trova nella zona di cielo tra Perseo e Cassiopea ed è già visibile ad occhio nudo in cieli oscuri e senza Luna, ma diventa spettacolare già con un semplice binocolo.
Complessivamente i due ammassi sono costituiti da circa 400 stelle, e distano da noi oltre 7.000 anni luce.

Guardiamo adesso la costellazione di Andromeda: delle 3 stelle più brillanti che troviamo vicino a Pegaso, prendiamo a riferimento quella centrale.
Spostiamoci da lì verso Cefeo: con l'aiuto di una mappa, non sarà difficile notare anche con un binocolo (ma in cieli molto bui si può intravedere anche ad occhio nudo) una leggera nebulosità a forma di ellisse schiacciata: è la famosa Galassia di Andromeda, omonima della costellazione che la ospita.
Andromeda è la galassia più vicina alla nostra Via Lattea, ma i "grandi numeri" che la caratterizzano non mancheranno di emozionare chi per la prima volta potrà osservarla attraverso un telescopio: si trova comunque alla distanza di circa 2 milioni e mezzo di anni luce (un anno luce è pari a poco meno di 10.000 miliardi di km), ha un diametro di circa 200.000 anni luce secondo le stime più recenti e contiene oltre 100 miliardi di stelle!
Concludiamo il tour del cielo con l'Orsa Maggiore, che in questo periodo troviamo bassa sull'orizzonte settentrionale.
Tra le due Orse possiamo riconoscere il Dragone.

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Dati presi da > SCIS - UAI
(Servizio per la Cultura e l'informazione Scientifica dell'Unione Astrofili Italiani)
http://scis.uai.it



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