Stanotte, mentre le befana andava per tetti, i Re Magi mi hanno accompagnato nelle meditazioni.
Si, meditavo su un antica idea che mi ha sempre affascinato, e non poco, da diversi lustri (qualche decennio).
Da quando vidi la prima "strana" ed intriganti realizzazione, in legno, sulla nota e ineguagliabile rivista americana "Sky and Telescope" (anni 80)

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Questo sistema, la piattaforma equatoriale appunto, simula una montetura equatoriale simile alle nostre, alla tedesca, ma di grosse dimensioni con tutti i vantaggi che si hanno usando corone dentate e viti senza fine di grosso diametro (precisione, fluidità di inseguimento in primis).
Immaginate una ruota dentata di una EQ1 e, a salire, di una EQ3, EQ5 o EQ6.
Hanno un diametro di, max, una decina di centimetri e devono essere costruite im modo maniacale per ottenere i suddetti parametri di qualità.
Infatti maggiore è il diametro di tali ingranaggi, maggiore è la precisione di inseguuimento che si ottiene a parità di lavorazione.
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Ebbene una piattaforma equatoriale simula una ruota AR avente un diametro intorno al metro (o maggiore).
+-10 volte una EQ6.

Ottenedo, così, senza precisioni esasperate nella lavorazione, standard similari.
Impensabili, a livello artigianale, se si vuole costruire una EQxx nel proprio garage o angolo bricolage.
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Non è finita. Anche da noi (in particolare al sud) si stanno diffondendo i telescopi cosiddetti "Dobson" che hanno, in se, diverse funzioni semplificate con relativo, facile uso.
Trattasi di strumenti graditi, ormai, a molti astrofili visualisti (in primis).
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Ebbene questa classe di supporti (le piattaforme equatoriali appunto appunto) va a nozze con detti strumenti permettendo osservazioni presise anche ad alti ingrandimenti e, perchè no, anche della intrigante fotografia deep sky, impossibile con i dobson.

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Solo per motivi di tempo, ma in primis di reali collaborazioni, l'dea della costruzione è stata continuamente rimandata.
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Intanto la Geoptik ci ha pensato pochio giorni prima delle Festività Natalizie.
Commercializzando la PRIMA "piattaforma equatoriale", ovviamente motorizzata, a livello nazionale che penso di prender, gia, tra pochi giorni.
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Ho fatto vedere il foglio reletivo, con le caretteristiche, la sera della cena con gli amici di Bari delle Associazioni "ABA" (Associazione Barese Astrofili) e "Cielo stellato".
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Non è che l'inizio, anche da noi, di un nuovo intrigante approccio con questo antico-nuovo sistema equatoriale motorizzato che conserva, immutato nei decenni, grande fascino ed indiscussa praticità.
A breve altre novità e... foto.
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