Il cielo di Febbraio 2009

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ADIA
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Il cielo di Febbraio 2009

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SOLE

Si trova nella costellazione del Capricorno fino al 16, quando passa nella costellazione dell'Acquario.

* 1 febbraio: il sole sorge alle 7.25; tramonta alle 17.27

* 15 febbraio: il sole sorge alle 7.08; tramonta alle 17.45

* 28 febbraio: il sole sorge alle 6.49; tramonta alle 18.01


La durata del giorno aumenta di 1 ora e 10 minuti dall'inizio del mese.

(Gli orari indicati sono validi per una località alla latitudine media italiana).


LUNA

Le Fasi:

* Primo Quarto il 2

* Luna piena il 9

* Ultimo quarto il 16

* Luna nuova il 25


OSSERVABILITÀ DEI PIANETI

Mercurio: tornato osservabile al mattino, ad oriente, prima dell’alba, per quasi tutto il mese Mercurio raggiunge un'altezza sull’orizzonte sufficiente per tentarne l’individuazione. Il periodo migliore è intorno al giorno 13, quando il pianeta raggiungerà la massima elongazione (distanza angolare) dal Sole, pari ad oltre 26°. A fine mese il pianeta si riavvicina al Sole, e la sua altezza sull’orizzonte diminuisce progressivamente.


Venere: trascorso il periodo di migliore osservabilità serale del pianeta lo scorso mese di gennaio, Venere riprende ad abbassarsi verso l’orizzonte occidentale. Lo si può ancora ammirare a lungo in tutto il suo splendore, ma l’intervallo di tempo a disposizione per seguirlo in cielo diminuisce di circa un’ora (da 4 a 3 ore dopo il tramonto del Sole). Venere rimane per tutto il mese nella costellazione dei Pesci.


Marte: per alcuni mesi l’osservabilità del pianeta rosso sarà ridotta, limitata ad un breve intervallo di tempo prima del sorgere del Sole. Marte rimane quindi difficilmente osservabile, tra le prime luci dell’alba, basso sull’orizzonte ad Ovest. Il giorno 4 il pianeta passa dalla costellazione del Sagittario al Capricorno.


Giove: dopo la congiunzione con il Sole del mese scorso, il pianeta ricompare nel cielo del mattino, dove potremo individuarlo appena prima dell’alba. Le condizioni di osservabilità sono simili a quelle di Marte, con il quale si troverà infatti in congiunzione il giorno 17. Giove si trova nella costellazione del Capricorno.


Saturno: si avvicina il periodo di osservabilità ideale del pianeta. Sorge poco dopo il tramonto del Sole, per cui è possibile osservarlo per quasi tutta la notte, inizialmente ad Ovest, al suo sorgere, successivamente, dopo la mezzanotte, alla massima altezza sull’orizzonte a Sud, e infine a Sud-Ovest nelle ore che precedono l’alba. Saturno si trova ancora nella costellazione del Leone.


Urano: il pianeta è ormai praticamente inosservabile. Si avvicina sempre più al Sole, con il quale si troverà in congiunzione nel corso del prossimo mese. Dovremo attendere qualche settimana per poterlo osservare nuovamente, ma nel cielo mattutino, prima dell'alba. Urano si trova nella costellazione dell'Acquario.


Nettuno: anche Nettuno rimarrà invisibile per tutto il mese venendo a trovarsi in congiunzione con il Sole il giorno 12. Il pianeta si trova nella costellazione del Capricorno.


Plutone: Cambia nuovamente la denominazione dei pianeti nani orbitanti al di là di Nettuno. La IAU (International Astronomical Union), ha istituito (giugno 2008) la classe dei Plutoidi. Abbiamo quindi ritenuto opportuno mantenere nella nostra rubrica Plutone, capostipite di questa nuova categoria di membri del sistema solare.

Il pianeta è ancora basso sull’orizzonte orientale, al mattino, prima del sorgere del Sole. Plutone si trova nella costellazione del Sagittario. Per la sua bassissima luminosità è individuabile solo con un telescopio di adeguata potenza.


CONGIUNZIONI

Luna - Pleiadi : in un mese che non offre molte occasioni di osservare congiunzioni tra Luna e pianeti – essendo questi ultimi in gran parte difficilmente osservabili, bassi sull’orizzonte poco prima dell’alba, segnaliamo questo incontro ravvicinato tra la Luna e l’ammasso stellare delle Pleiadi, nella costellazione del Toro, nella notte tra il 3 e il 4 febbraio. (vedi mappa)

Luna – Saturno : l’11 febbraio Saturno e la Luna si troveranno in congiunzione nella costellazione del Leone, in prossimità del limite con la Vergine. (vedi mappa)

Luna – Mercurio – Giove - Marte : una configurazione veramente ai limiti delle possibilità osservative, con tutti i corpi celesti interessati molto bassi sull’orizzonte, confusi tra le luci del crepuscolo mattutino. Se il cielo all’alba del 22 febbraio fosse particolarmente limpido, e l’orizzonte privo di ostacoli, si potrà comunque tentare di individuare almeno alcuni dei pianeti, Mercurio, Giove e Marte, allineati al seguito di una sottilissima falce di Luna calante. (vedi mappa)

Luna – Venere : ancora una sottile falce di Luna, ma questa volta crescente, visibile nelle prime ore della sera del 27 febbraio, si troverà ad attraversare la costellazione dei Pesci poco più in basso rispetto a Venere. (vedi mappa).


COSTELLAZIONI

Il cielo è ancora dominato dalle grandi costellazioni invernali. Protagonista del cielo in direzione meridionale è sempre Orione, con le tre stelle allineate della cintura (da sinistra: Alnitak, Alnilam e Mintaka) ed i luminosi astri Betelgeuse (rossa) e Rigel (azzurra).

Più in alto troviamo ancora le costellazioni del Toro con la rossa Aldebaran, la costellazione dell'Auriga con la brillante stella Capella, i Gemelli con le stelle principali Castore e Polluce. A sinistra in basso rispetto ad Orione, il grande cacciatore, nella costellazione del Cane Maggiore, brilla la notissima Sirio, la stella più luminosa del cielo. Ancora più in alto, verso sinistra, la raffigurazione della caccia è completata dal Cane Minore, dove risplende Procione. Verso Ovest, nelle prime ore della sera, c'è ancora tempo per veder tramontare le costellazioni autunnali di Andromeda, del Triangolo, dei Pesci e dell'Ariete.

Restando tra le costellazioni zodiacali, un po' più impegnativo è invece il riconoscimento della piccola e debole costellazione del Cancro, visibile tra i Gemelli e il Leone, che vedremo sorgere ad Est, seguito dalla Vergine.

Prendendo a riferimento la Stella Polare, possiamo riconoscere alcune note costellazioni del cielo settentrionale.

A Nord-Ovest riconosciamo Cassiopea con la sua caratteristica forma a "W"; tra Cassiopea e il Toro è facile individuare la costellazione del Perseo.

Più spostata a Nord-Est si trova l'inconfondibile Orsa Maggiore, vicino alla quale possiamo riconoscere la piccola costellazione dei Cani da Caccia.

Per ulteriori approfondimenti sulle costellazioni e le stelle visibili in questo periodo, consultate la pagina 575 di Televideo.


APPRENDISTA ASTROFILO

image:AA minilogoA2 35.gif Oltre al cielo osservabile solo con l'ausilio dei nostri occhi, grazie a un binocolo o un piccolo telescopio possiamo andare alla scoperta di oggetti straordinari come stelle doppie, ammassi stellari e nebulose. Sono oggetti affascinanti e che ci possono portare in evidenza fenomeni fisici importanti, oltre che riempirci di meraviglia per la loro intrinseca bellezza.

L' Apprendista Astrofilo (AA) suggerisce programmi di studio del cielo utilizzando un piccolo telescopio (per molti oggetti e' sufficiente un buon binocolo) per passare da semplice appassionato ad astrofilo esperto.

In particolare, per la stagione invernale, l'AA propone queste osservazioni: Programma osservazioni invernali (file pdf, 780kB). Oltre a Orione con M42 (e le stelle del Trapezio della sua spada, visibili con un telescopio), tra la luminosa Capella, la capretta dell'Auriga, e i gemelli Castore e Polluce, troviamo una serie di bei ammassi aperti, con le sigle consecutive Messier M35-36-37-38. Verso est si profila la debole costellazione del Cancro, col bell' ammasso aperto M44 (detto Presepe o Alveare).


OSSERVIAMO LE STELLE DOPPIE AL TELESCOPIO

Questo mese l'Apprendista Astrofilo vi suggerisce di osservare 12 Lyncis.

Dalla scheda di osservazione il link per saperne di più sulle stelle doppie: una presentazione generale dell'argomento, la storia della loro osservazione e un repertorio bibliografico.


OSSERVARE LA STAZIONE SPAZIALE

Approfondimenti, consigli per le osservazioni sulla pagina Come osservare la Stazione Spaziale Internazionale che contiene la tabella con le previsioni dei transiti della Stazione Spaziale Internazionale (ISS) per i 10 giorni successivi, calcolate per ogni capoluogo di provincia.


OSSERVARE GLI IRIDIUM FLARES

Vi è mai capitato di osservare nel cielo notturno l'improvvisa apparizione di un punto molto luminoso, seguirlo per alcuni secondi nel suo veloce movimento tra le stelle per poi vederlo repentinamente scomparire? Probabilmente avete osservato un Iridium Flare!

Scoprite di cosa si tratta e consultate le tabelle con le previsioni dei prossimi passaggi degli Iridium alla pagina: Come osservare gli Iridium Flares.


COMETE DEL MESE

Il mese di Febbraio corrisponde al periodo di miglior visibilità della cometa C/2007 N3 (LULIN). Essa si sposterà praticamente lungo la linea dell'eclittica, attraversando le costellazioni della Bilancia, Vergine e Leone. Secondo le ultime osservazioni, ci si aspetta che nel mese di Febbraio possa raggiungere la sesta magnitudine circa; il miglior periodo per tentare di rintracciarla si avrà nella seconda quindicina del mese, quando la LULIN sarà sufficientemente alta sull'orizzonte senza la luce della Luna. Da notare come la velocità di spostamento apparente sulla volta celeste aumenterà in maniera sensibile proprio nello stesso periodo, a causa del passaggio al perigeo della cometa, che verrà toccato il 24 Febbraio con la LULIN a 0,4 Unità Astronomiche dalla Terra (circa 60 Milioni di Km). Si segnala la singolare congiunzione tra la cometa LULIN ed il pianeta Saturno prevista tra il 23 ed il 24 Febbraio, difatti la cometa transiterà meno di 2 gradi a sud del pianeta inanellato. I rapporti osservativi pervenuti alla Sezione Comete UAI a partire dalla metà del mese di gennaio, indicavano un oggetto "abbastanza luminoso e facile da vedere nonostante la bassa altezza sull'orizzonte e l'inquinamento luminoso", senza tuttavia mostrare dettagli particolari all'osservazione visuale. Diverso il discorso per le riprese CCD a lunga esposizione: in tal caso, si evidenziava infatti una doppia appendice caudale: verso Ovest era visibile la coda di ioni, molto ramificata; invece verso Est, cioè in direzione solare, si osservava una sottile coda di polveri, anzi meglio, un'anti-coda. In questo caso tale struttura è dovuta, come nella maggior parte dei casi, ad un effetto prospettico che si origina quando la Terra attraversa il piano dell'orbita cometaria. Sarà interessante constatare come cambierà nel corso del mese di Febbraio l'aspetto della LULIN, poiché ci troveremo ad osservare la cometa quasi di fronte (con ogni probabilità, questo provocherà un "accorciamento" nella lunghezza della coda percettibile). Invitiamo gli astrofili ad eseguire osservazioni di questa cometa sia visualmente che tramite riprese fotografiche o CCD: la Sezione Comete UAI ha in programma di seguire l'evoluzione dell'astro a cavallo del suo passaggio al perigeo, quando potrebbe essere interessante ricercare all'interno della sua chioma la presenza di eventuali strutture legate all'attività del nucleo cometario.

Di più difficile osservazione sarà la 210P o P/2008 X4 (Christensen), che sta emergendo dalla congiunzione col Sole nel cielo del mattino. Nel mese di gennaio è stata stimata di magnitudine 7,5 circa, tuttavia nel mese corrente essa calerà rapidamente di splendore, perciò risulterà probabilmente poco interessante per gli astrofili.

Diverso il discorso per la 144P/Kushida, che sarà più comoda da osservare nel cielo della sera, mentre atraverserà la costellazione del Toro. La Kushida raggiungerà proprio nel mese di Febbraio il massimo previsto di splendore, tra l'ottava e la nona magnitudine circa.

Dati tratti da > http://divulgazione.uai.it/index.php/Ci ... braio_2009


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