Il cielo di settembre 2010

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ADIA
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Il cielo di settembre 2010

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SOLE

Il giorno 16 passa dalla costellazione del Leone a quella della Vergine.


* 1 settembre: il sole sorge alle 6.37; tramonta alle 19.46

* 15 settembre: il sole sorge alle 6.52; tramonta alle 19.22

* 30 settembre: il sole sorge alle 7.07; tramonta alle 18.56


Nel corso del mese le giornate si accorciano di circa 1 ora e 20 minuti per una località alla latitudine media italiana.


23 settembre = Equinozio d'Autunno

Gli orari sono espressi in Ora Legale Estiva, pari ad un'ora in più rispetto all'Ora Solare o TMEC (Tempo Medio dell'Europa Centrale)


LUNA

Le Fasi:

* Ultimo Quarto l’1

* Luna nuova l’8

* Primo quarto il 15

* Luna piena il 23



OSSERVABILITÀ DEI PIANETI

Mercurio: nei primi giorni del mese il pianeta è del tutto inosservabile, in conseguenza della congiunzione con il Sole del 3 settembre. In breve tempo l’elusivo pianeta guadagna minuti di osservabilità al mattino, fino a raggiungere la massima elongazione (distanza angolare) dal Sole – pari a 17° e 52’, il giorno 19. Per un breve periodo Mercurio sarà osservabile per un’ora e mezza prima dell’alba, ma a fine mese l’intervallo di osservabilità si riduce a circa un’ora.


Venere: con il finire dell’estate, che ha visto il luminosissimo pianeta protagonista del cielo – insieme a Saturno e Marte – nelle prime ore della sera, termina anche il lungo periodo di osservabilità del pianeta. All’inizio del mese lo possiamo ancora osservare basso sull’orizzonte occidentale, dove tramonta quasi un’ora e mezza dopo il Sole. A fine mese Venere tramonta appena mezz’ora dopo il Sole, confondendosi tra le luci del crepuscolo serale. Il giorno 25 Venere lascia la costellazione della Vergine ed entra nella Bilancia.


Marte: per tutto il mese le condizioni di visibilità del pianeta rosso sono sostanzialmente identiche a quelle di Venere. Marte si trova appena più alto sull’orizzonte, ma essendo molto meno luminoso di Venere, sarà più difficile scorgerlo tra le luci del crepuscolo serale. Il giorno 29 Marte e Venere saranno nuovamente in congiunzione (come già avvenuto lo scorso 23 agosto), ma saranno così bassi sull’orizzonte che sarà estremamente difficile riuscire ad individuarli. Il giorno 26 Marte passa dalla costellazione della Vergine a quella della Bilancia.


Giove: il giorno 21 il pianeta gigante si trova all’opposizione, pertanto è osservabile per l’intera notte. Al tramonto del Sole il pianeta appare luminosissimo a Est, culmina a Sud nelle ore centrali della notte e si abbassa ad occidente nell’ultima parte della notte. A parte il breve intervallo di osservabilità di Venere, Giove in questo periodo è l’astro più luminoso della notte. Nel corso del mese Giove percorre in moto retrogrado un breve tratto della costellazione dei Pesci.


Saturno: il pianeta è ormai troppo basso sull’orizzonte, ad una distanza angolare dal Sole sensibilmente inferiore a quella di Venere e Marte. Ormai è praticamente impossibile individuarlo tra le luci del crepuscolo dopo il tramonto. Saturno rimane per tutto l’anno nella costellazione della Vergine.


Urano: il pianeta è osservabile per tutta la notte. Come nei mesi precedenti le condizioni di osservabilità sono assolutamente identiche a quelle di Giove: il giorno 21 entrambi i pianeti sono in opposizione al Sole e il giorno 22 Giove e Urano sono in congiunzione. Entrambi si trovano nella costellazione dei Pesci, non lontano dal confine con l’Acquario. La luminosità del pianeta è comunque al di sotto della soglia accessibile all'occhio nudo, pertanto per l’osservazione è necessario l'uso del telescopio.


Nettuno: il pianeta è osservabile per gran parte della notte. Dopo l’opposizione del mese scorso, le condizioni di osservabilità sono ancora ottimali. Dopo il tramonto del Sole il pianeta è osservabile a oriente, per poi culminare a Sud nelle ore centrali della notte. Si ricorda che, data la sua bassa luminosità, lo si può individuare solo con l'uso di un telescopio. Il pianeta si trova nella costellazione del Capricorno, vicino al limite con l’Acquario.


Plutone

La IAU (International Astronomical Union), ha istituito (giugno 2008) la classe dei Plutoidi. Abbiamo comunque ritenuto opportuno mantenere nella nostra rubrica Plutone, capostipite di questa nuova categoria di membri del sistema solare.

Il pianeta è osservabile nel corso della prima parte della notte. Plutone si trova nella costellazione del Sagittario, dove rimane tutto l’anno. Per la sua bassissima luminosità lo si può osservare solo con un telescopio di adeguata potenza.


CONGIUNZIONI

Luna - Pleiadi : oltre ai consueti incontri ravvicinati con i pianeti, è opportuno segnalare questo passaggio della Luna all’Ultimo Quarto che, nella costellazione del Toro, sfiora l’ammasso aperto delle Pleiadi (M 45) poco prima dell’alba del 1° settembre. (vedi mappa) ; (vedi mappa - dettaglio)

Luna - Marte - Venere : dopo il tramonto del Sole dell'11 settembre una sottile falce di Luna scomparirà sull’orizzonte occidentale accompagnato da Venere e Marte, nella costellazione della Vergine. (vedi mappa)

Luna - Giove - Urano : la congiunzione tra Giove e Urano del 22 settembre avviene in concomitanza con l’avvicinamento della Luna a breve distanza dai due pianeti. Ricordiamo che Urano non è visibile a occhio nudo. (vedi mappa)

Luna – Giove : la congiunzione vera e propria tra la Luna e i due pianeti si verifica prima dell’alba del giorno 23. La Luna Piena, Giove e Urano si trovano nella costellazione dei Pesci. (vedi mappa)

Luna - Pleiadi : il giorno 28 la Luna calante si trova nuovamente a sfiorare l’ammasso stellare delle Pleiadi (M45). (vedi mappa) ; (vedi mappa - dettaglio)
COSTELLAZIONI

Il cielo di settembre ci consente di osservare ancora buona parte di quelle costellazioni che hanno caratterizzato la volta celeste nella parte centrale dell'estate. Ora però gli astri che eravamo abituati a vedere ben alti in cielo intorno alla mezzanotte, sono invece spostati verso occidente dove si accingono a tramontare. Nelle prime ore della sera sarà possibile scorgere sull'orizzonte lo Scorpione, seguito dal Sagittario e, più in alto, dall'Ofiuco e da Ercole.

Più a Nord - Ovest tramonta invece la brillante stella Arturo, nella costellazione del Bootes: al suo fianco sinistro notiamo la piccola costellazione della Corona Boreale.

Qualche ora più tardi sarà il turno del Triangolo Estivo ad avviarsi verso l'orizzonte occidentale. La descrizione dettagliata del Triangolo Estivo è consultabile nelle rubriche del Cielo di Luglio e Agosto, ma ne ricordiamo ancora una volta le componenti principali: sopra il Sagittario troviamo l'Aquila, con la stella Altair che rappresenta il primo dei tre vertici del Triangolo.

La stella più brillante delle tre è invece Vega, nella Lira. La figura geometrica è completata da Deneb, la coda del Cigno. Con l'aiuto della mappa del cielo si potranno facilmente identificare anche le costellazioni minori, disposte tra l'Aquila e il Cigno; in particolare, sono riconoscibili la Volpetta, la Freccia e il Delfino.

Tornando alla fascia zodiacale, le costellazioni visibili verso Sud in questo periodo sono meno spettacolari e di più difficile identificazione rispetto a quelle osservate nei mesi precedenti. Capricorno, Acquario e Pesci sono piuttosto estese, ma prive di stelle brillanti.

Più facile da trovare la minuscola costellazione dell'Ariete, che vedremo sorgere a Est.

Per riconoscere queste costellazioni possiamo sfruttare gli allineamenti delle stelle più brillanti delle costellazioni che troviamo nelle vicinanze: Acquario e Pesci ad esempio si trovano proprio sotto il grande quadrilatero di Pegaso, il cavallo alato, che dopo il tramonto domina il cielo di Sud-Est.

Partendo da Pegaso, verso Nord-Est, troviamo la costellazione di Andromeda, dove anche con un semplice binocolo (ma in cieli molto oscuri la si intravede già ad occhio nudo) è possibile osservare l'omonima galassia. Andromeda è seguita da Perseo, con una forma che ricorda una "Y" rovesciata.

Più in alto rispetto ad Andromeda e Perseo, spostandoci a Nord verso la Stella Polare, troviamo Cassiopea, con la sua caratteristica forma a "W", e la meno appariscente costellazione di Cefeo.

Tra Perseo e Cassiopea c'è un altro noto oggetto del profondo cielo che merita di essere osservato: si tratta del cosiddetto "Doppio Ammasso del Perseo".

I due ammassi contengono complessivamente circa 400 stelle e distano da noi oltre 7.000 anni luce, separati da circa un migliaio di anni luce l'uno dall'altro.

Il "Doppio Ammasso" è un oggetto molto esteso: la visione migliore la si può avere con un binocolo, che permette di ammirare entrambe le concentrazioni di stelle, che di norma non entrano nel ristretto campo inquadrato da un telescopio.

Completiamo la descrizione della volta celeste con l'Orsa Maggiore, che troviamo a Nord - Ovest, accompagnata dal Dragone, un "serpente" di stelle che si snoda tra le due Orse.


(*) Lo Zenit è il punto più alto della sfera celeste, proprio sopra la nostra testa: per la definizione geometrica è il punto di intersezione tra la retta verticale passante dal punto di osservazione e la sfera celeste.

(**) L'eclittica è il percorso apparente del Sole nell'arco dell'anno lungo la volta celeste; geometricamente, è l'intersezione tra quest'ultima e il piano dell'orbita terrestre.



Per ulteriori approfondimenti sulle costellazioni e le stelle visibili in questo periodo, consultate la pagina 575 di Televideo.



OSSERVIAMO LE STELLE DOPPIE AL TELESCOPIO

Questo mese l'Apprendista Astrofilo vi suggerisce di osservare 61 Cygni.

Dalla scheda di osservazione il link per saperne di più sulle stelle doppie: una presentazione generale dell'argomento, la storia della loro osservazione e un repertorio bibliografico.


OSSERVARE LA STAZIONE SPAZIALE

Approfondimenti, consigli per le osservazioni sulla pagina Come osservare la Stazione Spaziale Internazionale che contiene la tabella con le previsioni dei transiti della Stazione Spaziale Internazionale (ISS) per i 10 giorni successivi, calcolate per ogni capoluogo di provincia.


OSSERVARE GLI IRIDIUM FLARES

Vi è mai capitato di osservare nel cielo notturno l'improvvisa apparizione di un punto molto luminoso, seguirlo per alcuni secondi nel suo veloce movimento tra le stelle per poi vederlo repentinamente scomparire? Probabilmente avete osservato un Iridium Flare!

Scoprite di cosa si tratta e consultate le tabelle con le previsioni dei prossimi passaggi degli Iridium alla pagina: Come osservare gli Iridium Flares.

COMETE DEL MESE

In settembre potremo seguire la (presumibile) decisa crescita della 103/P Hartley 2 che a fine mese dovrebbe attestarsi su una luminosità tale da renderla visibile in piccoli binocoli, in attesa di vederla a occhio nudo in ottobre. Saluteremo per contro la timida 10/P Tempel, passata quasi inosservata a causa dell’orario di osservazione sempre scomodo, della scarsa altezza sull’orizzonte e del suo aspetto poco appariscente, tre gravi difetti che l’hanno fatta apprezzare solo a pochi convinti osservatori.

103/P Hartley 2Ladies and gentleman, ecco a voi l’oggetto con la coda più appariscente del 2010! Almeno stando alle previsioni, che però, a dire il vero, fin qui si sono rivelate molto più ottimistiche della realtà. Al momento in cui stendo queste righe infatti, a pochi giorni dalla conclusione di agosto, la Hartley è ben lontana dalla decima magnitudine prevista. Lontana ben due magnitudini abbondanti. In attesa comunque di vederla “esplodere” in tutta la sua lucentezza in ottobre, sarà buona cosa monitorare già da settembre l’evolversi dell’oggetto, osservabile verso nord ovest non appena le luci del crepuscolo si smorzano. A inizio mese sarà posizionata tra le stelle della Lucertola, costellazione talmente anonima da porre qualche difficoltà a chi usa il metodo dello star-hopping. La 103/P passerà poi presto in Andromeda finendo il mese nei pressi della stella Alfa di Cassiopea. Sarà comunque in deciso aumento di luminosità. Le stime direbbero dalla nona magnitudine di inizio mese alla sesta di fine settembre, ma sulla cosa non ci metteremo la mano sul fuoco visto l’attuale andazzo, che la dovrebbe forse, invece, rendere alla portata di piccoli strumenti a settembre inoltrato. Durante il suo cammino celeste non incontrerà nessun oggetto deep sky interessante, ma poco male visto la penuria di astri chiomati interessanti, che quindi ci bastano e avanzano senza tanti contorni.

10/P Tempel Anche per questo mese la 10/P sarà osservabile piuttosto bassa sull’orizzonte in piena notte. Trascorrerà tutto il mese nella Balena, partendo nei pressi di Tau Ceti, ottimo riferimento di 3,5 magnitudini per localizzarla. Considerando in ogni caso anche la sua luminosità non elevata (dovrebbe essere in calo dalla nona alla decima magnitudine) scommetto che non saremo in molti a cercarla. I più si riterranno probabilmente già soddisfatti per aver ammirato qualche ora prima la più invogliante e corposa (forse) 103/P e da tempo si saranno accomodati tra le braccia di Morfeo, nemmeno spronati alla levataccia da qualche inesistente incontro celeste della nostra, che saluterà in punta di piedi i pochi ammiratori dando loro appuntamento per il 2015.

Per la 10/P Tempel, la posizione è calcolata per le 2.00 ora legale. La cartina riporta stelle fino alla magnitudine 10.

Per la 103/P Harley, la posizione è calcolata per le 21.45 ora legale. La cartina riporta stelle fino alla magnitudine 7.

Le mappe fornite sono indicative e per l'intero mese. Poiché le comete si spostano (anche notevolmente) da una sera all'altra, si consiglia, a chiunque si appresti all'osservazione degli astri chiomati, di munirsi di mappe dettagliate con stelle di riferimento per giorno ed ora di osservazione scaricabili dai comuni programmi di simulazione del cielo o contattare la sezione comete uai.

Per altri dati:
http://divulgazione.uai.it/index.php/Ci ... embre_2010
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ADIA - Associazione per la Divulgazione e l'Informazione Astronomica - Sede: Polignano a Mare - Bari
Http://www.aeritel.com/ADIA
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