Abbiamo bisogno di una cultura propositiva postpolemica

[brad67]

Mi rifaccio al link segnalato da Enzo

http://forum.adiaastronomia.it/viewtopi ... forum=adia

sui risultati ottenuti da un ricercatore italiano. Lo metto qui in "altri argomenti" perchè questa rifelssione non c'entra niente con l'articolo.

E' deprimente ed è anche indice di una cultura del pretesto per fare polemica a tutti i costi che tra i vari commenti all'articolo su youtube la gente si sia affannata a maledire l'Italia, il governo, il ministero, gli investimenti scarsi perchè la scoperta è di un ricercatore precario.

Nessuno ( ad un certo punto ho smesso di leggere i commenti perchè mi veniva su il nervoso ) che facesse un commento correlato alla notizia, che anche quella poi era stata posta in modo da sottolineare non la scoperta in se ma il fatto che l'ha fatta un precario di 47 anni come se la sua condizione lo rendesse "diversamente abile". Il fatto che è un precario rende strabiliante la scoperta, se fosse stato un cattedratico allora la cosa era normale. Ma che cavolo di ragionamento è?

La scoperta è strabiliante e basta e lui è un gran intelligente e basta.

Tanto di cappello per la scoperta e le competenze, ma se a 47 anni sei ancora un precario, forse nella tua vita hai fatto un certo tipo di scelte e ritengo che le persone che si sono tanto prodigate in insulti più o meno espliciti, dovrebbero riflettere di più ed evitare di prendere ogni occasione per polemizzare contro o a favore di qualcuno.

Il fatto che parliamo di un precario di 47 anni, vuol dire che sarà lì da almeno 15-20 anni e quindi i governi li ha passati tutti non può essere solo un problema della politica e quindi un pretesto per la scarica di insulti. Se poi ha fatto questa scoperta, i mezzi a sua disposizione potrei azzardare che erano adeguati.

Non dico assolutamente che la nostra scuola sia messa bene ( ho 3 figli tra elementari e superiori e a volte faccio selezioni di personale tecnico per la mia azienda e so benissimo qual'è il grado di preparazione dei nostri giovani ), dico solo che tutte 'stè polemiche che non portano a niente evidenziano un malessere culturale delle persone che trovano più facile polemizzare invece che costruire e cambiare. Eh no, così è troppo facile e qualunquista.

Per una volta, godiamo di questa scoperta, gioiamo del fatto che farà fare un passo avanti all'umanità e rallegriamoci che non sia stato il megaprofessorone o il mega investimento di qualche azienda bellica a portare questa scoperta. Basta polemiche siu ogni cosa.

Hanno stufato come Belèn che in TV la vedi dappertuttto. E' bella si, ma il troppo stroppia.

[nonnograppa]

Non ho l'audio su questo pc e quindi non ho ancora sentito il commento al servizio. Evidentemente però le polemiche devono essere state imbeccate, ovvero la notizia che sia un precario che prende 1.300 €/mese qualcuno deve pur averla data, magari proprio per aizzare una polemica.

Che questa nostra Italia non sappia valorizzare le proprie risorse (e mi riferisco a davvero tante cose) è assodato.
Se non sbaglio il tuo ragionamento è: "se lui fa il precario a questa età, dopo anni di lavoro, allora è una sua scelta".
Vero: probabilmente lavora per passione e magari ha rinunciato ad altre possibilità. Ma non mi pare un buon motivo per non riconoscere l'importanza della ricerca.

Degli insulti gratuiti non parlo, la penso come te.

PS non so se ho frainteso. Nel caso correggimi pure!

[Scarry87]

senti l'unica cosa che posso dire è che io a 47 anni non voglio essere precario..se per te è un qualcosa di normale, per me non lo è affatto! e questo dipende del governo italiano che non investe nella ricerca..e mi fa ridere che chi voglia far carriera come ricercatore debba andare all'estero..

[marcosal72]

Calmi!! Il vero problema non è il precariato, ma la disoccupazione. E questo non è un problema provocato dalla destra o dalla sinistra, ma è dovuto all'eccessiva offerta di lavoro... Il precariato nasce proprio da questa eccessiva offerta di lavoro... le imprese ci marciano sopra alla grande perchè in questo mercato e con la crisi in atto, trovano opportuno dirti senza nochalance 'o ti pappi sta minestra o ti butti dalla finestra'.
Il problema della crisi nel nostro paese come in Europa e in tutti i paesi occidentali non nasce da Berlusconi o da Prodi, ma dal semplice fatto che il nostro sistema è di dominio esclusivo delle grossi lobby economiche-finanziarie, che furbescamente manovrano la politica di ciascun paese in favore dei propri sporchi interessi. E' stato abbattuto il sacrosanto sistema 'protezionistico' per favorire il trasporto delle catene di produzione in Cina ed India ed incrementando abissalmente il tasso di disoccupazione in Occidente (per buona parte celato dal precariato). Nessuno fa niente per cercare di far abbassare i prezzi di un bene di prima necessità come la casa, costringendo la gente a vivere per farsi una casa e non ad usare una casa per vivere: e certo... immaginate quale sarebbe la perdita in termine di beni immobiliari da parte della grossa finanza. Nessuno fa niente per controllare gli abusi delle compagnie assicurative in merito all'RC auto...: già... la grossa finanza detiene il controllo delle maggiori compagnie assicurative.
Vi siete mai chiesti perchè le cause della crisi sono sotto gli occhi di tutti e nessuno fa niente, tranne che far finta di far qualcosa di inconsistente?
E' stato messo in piedi un sistema in cui chi è ricco diventa sempre più ricco chi è povero sempre più povero.
Eppure sarebbe semplice: basterebbe alzare le barricate protezionistiche di un tempo, favorire l'inflazione, reintrodurre l'equo-canone per controllare i valori delle case ad uso abitativo, imporre dei paletti sull'RC auto. D'accordo l'euro si svaluterebbe, (ma chi se ne fre*a), probabilmente i nostri amati telescopi avrebbero dei costi più elevati (anche qui dispiace per noi, ma a chi fa la fame anche questo fre*a ben poco), I televisori costerebbero il doppio (pazienza)... Però guardiamo i vantaggi: disoccupazione risolta, case che costerebbero un terzo (con i restanti due terzi, a voglia a comprare televisori e telescopi) per non parlare degli stipendi che a causa della scarsa offerta del lavoro raddoppierebbero.
Ci rimetterebbero solo le grossi lobby del potere economico (state tranquilli che di fame non muoiono) che detengono azioni e titoli ovunque, e purtroppo anche quei risparmiatori (che per il solo fatto che riescono a risparmiare non è che stanno male) che detengono dei titoli di stato come i BOT. Alla fine perderebbe solo chi ha soldi in favore dei disoccupati e dei più bisognosi. E non mi venite a fare discorsi del tipo 'gli incapaci non lavorano': io lavoro e tante volte dico a me stesso 'che botta di cu*o'. Per crearsi un lavoro poi oggi occorrono soldi (chi non ne ha è fritto in partenza) e santi in Paradiso. Chi non ha queste due cose potrà essere genio o capacissimo, ma è inesorabilmente destinato al fallimento, per chè è il sistema che funziona così. E poi vediamo certi drogati che fanno i bellocci capaci con i soldi del paparino, o il figlio di B* che fa il galletto (sempre capace) vivendo di gloria riflessa.
Scusate lo sfogo e forse l'OT, ma sono molto arrabbiato per il menefre*hismo di tutta la classe politica occidentale. Viviamo davvero in un mondo di m***a.

[brad67]

senti l'unica cosa che posso dire è che io a 47 anni non voglio essere precario..se per te è un qualcosa di normale, per me non lo è affatto! e questo dipende del governo italiano che non investe nella ricerca..e mi fa ridere che chi voglia far carriera come ricercatore debba andare all'estero..

L'argomento del mio post era principalmente imperniato sul fatto che non si riesce più a fare una discussione serena e costruttiva ma si finisce subito in polemica sterile e distruttiva.

Per la questione 47enne precario, dico che la parola "precario" va contestualizzata. Se una a 47 anni è ancora in quella condizione avrà fatto delle scelte precise che se da un lato gli hanno dato soddisfazioni e strumenti, dall'altro hanno imposto sacrifici come, appunto, il precariato.

Dico e mi lamento che non è possibile che ogni volta che escono parole "sensibili" la gente si accenda di risentimento e spenga il cervello. Ma ragioniamo, discutiamo, costruiamo piuttosto. Rifiutiamo questa cultura della polemica a prescindere.

All'estero la ricerca è in mano ai privati piuttosto che ai governi.

Potremmo adottare anche questa soluzione ma di sicuro ci sarebbe altra gente che spegne il cervello e apre la bocca.

[brad67]

Che questa nostra Italia non sappia valorizzare le proprie risorse (e mi riferisco a davvero tante cose) è assodato.
Se non sbaglio il tuo ragionamento è: "se lui fa il precario a questa età, dopo anni di lavoro, allora è una sua scelta".
Vero: probabilmente lavora per passione e magari ha rinunciato ad altre possibilità. Ma non mi pare un buon motivo per non riconoscere l'importanza della ricerca.

E' proprio qui il punto. Con 'stà storia della polemica a prescindere la scoperta è passata in secondo piano ed è questo che mi fa arrabbiare.

E' una scopertona, avrà implicazioni tecniche notevoli e tutto quello che la gente sa dire è insultare tutto e tutti? Abbiamo bisogno di una nuova cultura che stimoli discussioni e riflessioni e bocci ogni tentativo di polemiche inutili e distruttive.

[nonnograppa]

La polemica, come in questo caso, è la cosa che viene più naturale; in qualche misura siamo tutti figli di qualche "governo ladro" e lamentarsi ad alta voce è la cosa più spontanea.
Questa grande e grave crisi economica avrebbe potuto servire ad aguzzare l'ingegno (come quel ricercatore), a insegnarci a sfruttare meglio le risorse che abbiamo... ma fino ad ora non vedo in giro grandi progressi.