Il cielo di Luglio 2011

Bloccato
Avatar utente
ADIA
Site Admin
Messaggi: 265
Iscritto il: lun ott 02, 2006 5:08 pm
Residenza: Sede: P.zza Aldo Moro, 12 - Polignano a Mare - Bari - Puglia

Il cielo di Luglio 2011

Messaggio da ADIA »

-


IL SOLE

Il giorno 21 passa dalla costellazione dei Gemelli a quella del Cancro.

1 luglio: il sole sorge alle 5.40; tramonta alle 20.52

15 luglio: il sole sorge alle 5.49; tramonta alle 20.46

31 luglio: il sole sorge alle 6.04; tramonta alle 20.32


Oltrepassato, il 21 giugno scorso, il Solstizio d'Estate, le giornate tornano lentamente ad accorciarsi.
Dal 1° al 31 luglio la durata del giorno diventa più breve di circa 44 minuti.
(Gli orari indicati sono validi per una località alla latitudine media italiana).
Gli orari sono espressi in Ora Legale Estiva, pari ad un'ora in più rispetto all'Ora Solare o TMEC (Tempo Medio dell'Europa Centrale)



LUNA

Le Fasi:

01/07/2011
Luna Nuova
10h 54m

08/07/2011
Primo Quarto
08h 29m

15/07/2011
Luna Piena
08h 40m

23/07/2011
Ultimo Quarto
07h 02m

30/07/2011
Luna Nuova
20h 40m


OSSERVABILITÀ DEI PIANETI

Mercurio:
questo mese di luglio offre buone opportunità di tentare l’osservazione serale dell’elusivo pianeta, basso sull’orizzonte occidentale. Mercurio infatti nella prima parte del mese tramonta circa un’ora e 20 minuti dopo il Sole. Il giorno 20 si verifica la massima elongazione: il pianeta raggiunge una distanza angolare dal Sole di 26°49’.




Venere:
il pianeta sta per scomparire dai cieli del mattino, dopo una lunga permanenza prolungatasi per diversi mesi. Sempre più basso sull’orizzonte a Est, si avvicina sempre più al Sole, aprossimandosi all’imminente congiunzione. Venere lascia la costellazione del Toro il giorno 4, quando fa il suo ingresso nei Gemelli, che attraversa per intero fino a entrare il 27 nel Cancro.


Marte:
con il passare delle settimane l’altezza del pianeta rosso sull’orizzonte orientale aumenta gradualmente, migliorando l’osservabilità nelle ore che precedono l’alba. Marte attraversa quasi completamente la costellazione del Toro. Il 6 luglio si trova in congiunzione con la stella Aldebaran.




Giove:
tra i pianeti osservabili ad occhio nudo che in questo periodo si sono concentrati nella parte di volta celeste osservabile prima dell’alba, il pianeta gigante è quello che si trova nelle condizioni migliori per essere individuato. Sorge nel corso della seconda parte della notte e all’apparire delle luci del mattino Giove è già piuttosto alto in cielo, circa 30° sull’orizzonte a Est. Giove si trova nella costellazione dell’Ariete.




Saturno:
il pianeta è ancora osservabile nelle prime ore della notte, anche se l’intervallo di tempo a disposizione per ammirarlo si riduce sensibilmente. Alla fine del mese al termine del crepuscolo serale l’altezza sull’orizzonte occiedentale di Saturno è già inferiore ai 20. Saturno si trova ancora nella costellazione della Vergine, dove rimane per tutto l’anno.




Urano:
prosegue il progressivo anticipo dell’ora a cui sorge il pianeta, che alla fine del mese è osservabile per tutta la seconda parte della notte, fino a culminare a Sud poco prima del sorgere del Sole. La luminosità di Urano è prossima al limite della soglia accessibile all'occhio nudo, è quindi necessario l’uso del telescopio per poterlo osservare agevolmente. Il pianeta si trova nella costellazione dei Pesci.




Nettuno:
il pianeta è ormai prossimo all’opposizione con il Sole, il che implica che risulta osservabile per quasi tutta la notte. Possiamo quindi vederlo culminare a Sud nella seconda parte della notte. Data la sua bassa luminosità, il pianeta non è osservabile ad occhio nudo e l’osservazione è possibile solo utilizzando un telescopio. Nettuno si trova nella costellazione dell’Acquario, dove è destinato a rimanere per molti anni.


Plutone
La IAU (International Astronomical Union), ha istituito (giugno 2008) la classe dei Plutoidi. Abbiamo comunque ritenuto opportuno mantenere nella nostra rubrica Plutone, capostipite di questa nuova categoria di membri del sistema solare.

Plutone è osservabile per quasi tutta la notte. Dopo l’opposizione del mese scorso, le condizioni per tentare di individuarlo sono ancora ottimali. Al calare dell’oscurità è già relativamente alto in cielo a Sud-Est. Nelle ore successive culmina a Sud nelle ore centrali e tramonta ad Ovest poco prima dell’apparire delle luci dell’alba. Il pianeta si trova ancora nella parte alta della costellazione del Sagittario, dove è destinato a rimanere fino al 2023. Per la sua luminosità molto bassa lo si può osservare solo utilizzando un telescopio di adeguata potenza.



CONGIUNZIONI

Luna - Mercurio: il 3 luglio, poco dopo il tramonto del Sole sull’orizzonte occidentale ancora rischiarato dalle luci del crepuscolo è possibile scorgere il pianeta Mercurio accompagnato da una sottilissima falce di Luna crescente . (vedi mappa)

Luna - Saturno: la sera del giorno 7 possiamo osservare ancora una volta l’incontro tra 3 astri. La Luna, prossima al Primo Quarto, al vertice inferiore. Più in alto si riconosce il pianeta Saturno mentre più a sinistra si nota Spica, la stella più luminosa della costellazione della Vergine. (vedi mappa)

Luna - Giove: prima dell’alba del 24 luglio la Luna all’Ultimo Quarto si trova nella costellazione dell’Ariete, in congiunzione con il pianeta Giove. (vedi mappa)

Luna - Marte: anche Marte inizia ad essere più facilmente individuabile prima del sorgere del Sole. Nel corso delle ultime ore della notte, prima dell’alba del giorno 27, non sarà quindi difficile notare la falce di Luna calante tra la stella Aldebaran, più in alto, nella costellazione del Toro, e il pianete Marte in basso, sull’orizzonte Orientale. (vedi mappa).




COSTELLAZIONI


Le brevi notti dell'estate ci costringono ad attendere la tarda serata perché la piena oscurità ci consenta di osservare chiaramente la volta celeste.
Spente le ultime luci del crepuscolo, volgiamo lo sguardo a Sud-Est ed alziamolo fino quasi allo zenit (*).
Non sarà difficile individuare tre stelle particolarmente brillanti. Unendole idealmente con tre segmenti, avremo riconosciuto il cosiddetto "Triangolo Estivo" (vedi mappa): i tre notissimi astri ai vertici sono Vega, Altair e Deneb. Queste stelle fanno parte di costellazioni distinte, rispettivamente Lira, Aquila e Cigno.
Per tutta la stagione questo inconfondibile gruppo di astri si troverà ben alto sopra le nostre teste a sovrastare il cielo d'estate.
Vega è, insieme ad Arturo del Bootes, la stella più brillante del cielo estivo (in effetti, Arturo è impercettibilmente più luminosa).
La costellazione della Lira comprende, oltre a Vega, anche un piccolo gruppo di 4 stelle disposte a parallelogramma. La costellazione raffigura lo strumento musicale di Orfeo, straordinario musicista, che con esso suonava musiche malinconiche, affranto dal dolore per la morte della sua adorata moglie, la ninfa Euridice.
La costellazione dell'Aquila ha invece una forma a "T", e Altair ne rappresenta la testa.
L'Aquila porta i fulmini a Zeus, dio del Tuono, e lo accompagna in molte leggende. Tra le più note, quella di Prometeo, l'uomo che osò per primo scalare l'Olimpo, il monte degli dei, per rubare il fuoco. Per punirlo Zeus lo legò ad una rupe e mandò l'Aquila a mangiargli il fegato.
Completa il trittico la luminosa stella Deneb della costellazione del Cigno, detta anche Croce del Nord, per la sua forma facilmente riconoscibile.
Deneb in arabo significa coda: questa stella rappresenta infatti la coda dell'animale in cui si trasformò Zeus per sedurre Leda. Dalla loro unione nacquero i Gemelli (Castore e Polluce, rappresentati nella costellazione zodiacale), Clitennestra ed Elena, destinata a diventare famosa come Elena di Troia. Deneb merita un'attenzione particolare: tra le stelle brillanti del cielo, è la più lontana visibile ad occhio nudo: essa dista oltre 1600 anni luce da noi!
Questo significa che la luce che percepiamo è stata emessa 16 secoli fa, poco prima del crollo dell'Impero Romano, e dopo aver viaggiato per anni e anni nel vuoto, solo adesso giunta ai nostri occhi! Per confronto, Altair dista solo 16 anni luce - 100 volte meno di Altair - e Vega circa 27 anni luce. Questi ultimi due astri sono quindi luminosi principalmente per effetto della loro distanza relativamente piccola.
Deneb è invece una cosiddetta "supergigante azzurra", con un diametro pari a oltre 150 volte quello del Sole ed una luminosità di decine di migliaia di volte superiore.
Abbassando lo sguardo sull'orizzonte meridionale, si potranno riconoscere le costellazioni zodiacali. Procedendo da Ovest verso Est, nelle prime ore della sera si farà appena in tempo a scorgere il Leone, ormai al tramonto, seguito dalla Vergine.
Non particolarmente appariscente è la costellazione della Bilancia - unico oggetto inanimato tra i segni zodiacali - mentre inconfondibile è la sagoma dello Scorpione con al centro la rossa Antares.
A Sud - Est possiamo riconoscere il Sagittario, la cui posizione ci indica la direzione del centro della Via Lattea, la nostra Galassia. Ricordiamo l'Ofiuco, la 13° costellazione zodiacale, molto estesa ma priva di stelle particolarmente luminose. Allontanandoci dall'eclittica (**), alta nel cielo notiamo la stella che rivaleggia in luminosità con Vega: si tratta di Arturo, nella costellazione del Bootes. Quest'ultima ha una caratteristica forma ad aquilone; accanto ad essa possiamo riconoscere la piccola costellazione della Corona Boreale, a forma di "U".
Spostandoci in alto a sinistra, troviamo la costellazione di Ercole.
Nel cielo settentrionale troviamo come sempre l'Orsa Maggiore e l'Orsa Minore.
Guardando in direzione Nord, quindi verso la Stella Polare, l'Orsa Maggiore sarà sulla sinistra, in direzione Nord-Nord-Ovest, mentre in basso a destra possiamo riconoscere Cassiopea e, più in alto, Cefeo.


Note:(*)
Lo Zenit è il punto più alto della sfera celeste, proprio sopra la nostra testa: per la definizione geometrica è il punto di intersezione tra la retta verticale passante dal punto di osservazione e la sfera celeste.
(**) L'eclittica è il percorso apparente del Sole nell'arco dell'anno lungo la volta celeste; geometricamente, è l'intersezione tra quest'ultima e il piano dell'orbita terrestre.

Per ulteriori approfondimenti sulle costellazioni e le stelle visibili in questo periodo, consultate la pagina 575 di Televideo.



METEORE

Con il mese di luglio il numero delle meteore ha una sensibile crescita rispetto ai mesi precedenti: il flusso delle sporadiche aumenta e in più diventano attivi numerosi radianti minori lungo la fascia eclitticale.

Le regioni di cielo più attive sono quelle delle costellazioni dell’Aquario (AQR), del Capricorno (CAP), dell’Aquila (AQL) e del Sagittario (SGR). Molte di queste meteore sono dovute a residui lasciati da vecchie comete ormai disgregate, sparpagliati lungo il piano orbitale sotto l’azione delle perturbazioni dei pianeti. Si tratta di meteore di debole luminosità, data la minutezza delle particelle che la Terra incontra, ma occasionalmente possono esserci anche bolidi brillanti, legati a residui di origine asteroidale frammisti alle correnti stesse.

Se il cielo è sufficientemente buio e c’è una buona trasparenza le frequenze diventano spesso superiori alle 20 meteore/hr.

Le aree radianti in queste regioni dell’eclittica sono parecchio diffuse e vicine tra loro, per cui risulta difficoltoso per chi osserva visualmente riuscire a discernere se una meteora appartenga a questo o a quello sciame, specialmente se le scie luminose sono lontane dal radiante. Per questo motivo gli osservatori sono soliti, in questi casi, disegnare su carte stellari (reperibili in http://meteore.uai.it/mappe.htm ) le tracce luminose, fissando in tal modo la direzione e l’estensione di ogni stella cadente, e valutare mentalmente in aggiunta la velocità angolare apparente di questa (gradi percorsi in un secondo).

In questo mese le circostanze più favorevoli per osservare visualmente le stelle cadenti saranno nelle notti all’inizio e alla fine del mese, in quanto circa a metà luglio ci sarà il massimo chiarore della Luna a disturbare.

Nella prima decade del mese ci sarà quindi un’ottima occasione per seguire l’attività delle Gamma Draconidi, un discusso sciame segnalato nel 1964 dall’American Meteor Society, che negli anni ha alternato momenti di quasi inesistenza ad improvvise apparizioni, come nel 1987 con decine di meteore/hr.

Col passare del plenilunio diventerà anche interessante tenere sotto controllo le meteore che, come già detto, provengono dalle zone eclitticali. Dalla mezzanotte in poi si mostreranno chiaramente attivi dapprima il radiante delle Beta Capricornidi e poi con il passare dei giorni i radianti delle Delta Aquaridi sud e delle Alfa Capricornidi, che mostreranno il loro maggior numero di meteore a fine mese. Queste ultime costituiscono il primo dei tre filamenti che la Terra incontra tra luglio e agosto. Sono molto lente, in genere brillanti, e spesso si frammentano con uno spettacolare esplosione finale.



COMETE

Luglio ci da finalmente la possibilità di osservare una cometa convincente, che arriva dopo mesi di fantasmi (comunque pochi) succedutisi dal passaggio della luminosa 103/P Hartley avvenuto nell’ormai lontano autunno scorso. L’oggetto che spezza la lunga monotonia, benedetto dagli appassionati, è la C/2009 P1 Garrad che, seppur ancora molto distante dal perielio, si mostra già piuttosto interessante e soprattutto osservabile con una strumentazione modesta. In giugno è scesa sotto la decima magnitudine e il suo aspetto molto compatto ne ha facilitato l’individuazione. La Garrad trascorrerà tutto luglio all’interno della vastissima costellazione di Pegaso, nella parte sud occidentale, risultando osservabile in discrete condizioni già all’inizio della notte astronomica. La sua ascesa in declinazione migliorerà ulteriormente le cose, così come la sua levata sempre più anticipata, tanto che a fine mese potremo osservarla ben alta in cielo. Proprio a fine luglio si posizionerà nei pressi del luminoso globulare M 15 con cui, nei primi giorni di agosto, avrà un incontro ravvicinassimo. La sua luminosità dovrebbe crescere forse fin oltre l’ottava magnitudine, rendendola una preda piuttosto facile. Gettando uno sguardo al futuro, in giugno è arrivata la notizia della scoperta di una nuova cometa, individuata dal telescopio hawaiiano Pan-STARRS 1, o PS1 (Panoramic Survey Telescope & Rapid Response System), uno strumento multiuso che ha tra i suoi obbiettivi oggetti potenzialmente pericolosi per il nostro pianeta. La cometa scoperta, (C/2011 L4 PANSTARRS) ha un orbita preliminare molto promettente. Con tutta la prudenza del caso (serviranno molte altre osservazioni per tracciare il percorso definitivo) la nuova arrivata ha comunque acceso immediatamente tra gli appassionati la speranza di rivedere in cielo una grande cometa. Il perielio è attualmente previsto per marzo 2013, quando l’oggetto dovrebbe raggiungere una magnitudine molto elevata, forse addirittura negativa. Ma non cominciamo a fantasticare troppo. Certo sarebbe meraviglioso rivivere emozioni di questi tempi un po’ sopite. Incrociamo le dita…


La posizione della C/2009 P1 Garrad è calcolata per le 1.00 ora legale. La cartina riporta stelle fino alla magnitudine 10.



Dati tratti da: http://divulgazione.uai.it/index.php/Ci ... uglio_2011


.
---
ADIA - Associazione per la Divulgazione e l'Informazione Astronomica - Sede: Polignano a Mare - Bari
Http://www.aeritel.com/ADIA
---
----
Bloccato

Torna a “* COSTELLAZIONI stagionali - Cerca Costellazioni - IL METEO”