Parchi delle Stelle (Inquinamento luminoso) Puglia

Inserite qui foto che evidenziano l'inquinamento luminoso.

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effepas
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Parchi delle Stelle (Inquinamento luminoso) Puglia

Messaggio da effepas »

Ho trovato sul Corriere della Sera un articolo che credo possa risultare interessante.
Vi copio il link all'articolo:

http://www.corriere.it/scienze_e_tecnol ... aa2c.shtml

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geriko70
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Messaggio da geriko70 »

ottimo :wink:
facciamo sentire anche la nostra voceeeeee
cerchiamo di coinvolgere qualche assessore alle nostre uscite
altrimenti sarà troppo tardi
e addio pure area21
ciao Michele


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Riccardo Giuliani
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Messaggio da Riccardo Giuliani »

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L'articolo dal Corriere della sera di oggi, 10 agosto 2011 >

Contro l'inquinamento luminoso,
proposti i parchi delle stelle

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Per vedere lo spettacolo delle stelle cadenti. Cinque disegni di legge si sono accumulati in Parlamento
.
MILANO - Addio notte di San Lorenzo? Due terzi della popolazione Usa, metà di quella europea, un quinto di quella mondiale vivono in luoghi dove non si scorge ormai più il cielo stellato. Le foto notturne satellitari del Vecchio continente e del Nord America rivelano una macchia bianca pulsante che copre quasi l’intero territorio. E nel Belpaese che succede? «Più della metà degli italiani non riesce a vedere la Via Lattea»: lo attesta uno studio di Pierantonio Cinzano, presidente dell’Istituto di scienza e tecnologia dell’inquinamento luminoso. In alcune regioni va anche peggio: «in Lombardia, Lazio e Campania la percentuale sale a tre persone su quattro».

PARCHI DELLE STELLE - La luce artificiale da eccezione si è trasformata in regola invadente. Una mutazione che secondo gli esperti ha riflessi negativi sul sonno e sull’umore. È nato così nello Stivale un movimento per i parchi delle stelle. E in Parlamento si sono accumulati cinque disegni di legge mirati a evitare gli sprechi luminosi e gli eccessi, come i fasci luminosi roteanti. Questa pressione naturalista ha portato la Camera ad approvare una mozione che impegna il governo a «proporre all’Unesco d’inserire il cielo notturno tra i beni da tutelare come patrimonio dell’umanità». Nel testo si puntualizza che «il 90 per cento della popolazione europea e americana vede il cielo notturno con pochissime stelle e tonalità giallo-arancione, una nebbia luminosa causata da luce eccessiva e mal direzionata, con danni ambientali, sociali, culturali, scientifici, emotivi e sprechi energetici ed economici». E inoltre vi si legge che «una seria lotta all’inutile dispersione di luce verso il cielo stellato comporta anche indubbi vantaggi in ordine alla riduzione dei consumi energetici, auspicata e richiesta dal protocollo di Kyoto per contenere l’emissione di gas serra».

REP. CECA - A distanza di alcuni anni l’input giace in un cassetto. Eppure gli astrofili di tutto il globo terrestre si scambiano ancora email piene di compiacimento per i primi risultati conseguiti, ma all’estero: la Repubblica Ceca, prima al mondo, ha emanato - grazie alla firma e al convincimento del presidente Havel - (giugno 2002) una legge contro l’inquinamento luminoso. Cioè contro tutte quelle forme di illuminazione notturna che rendono ormai impossibile a gran parte dell’umanità accarezzare con lo sguardo le stelle. La legge ha preso il nome di Norma per la protezione dell’atmosfera ed è stata approvata dai due rami del Parlamento ceco. La legge definisce «inquinamento luminoso, qualsiasi forma di illuminazione con luce artificiale che si disperda al di fuori delle aree che debbono essere illuminate, in particolare se diretta sopra il livello dell’orizzonte».

CONSEGUENZE - Secondo l’astronomo Paolo Candy «l’alterazione del cielo notturno è sempre un fenomeno insidioso: cresce del 10 per cento l’anno e impedisce alle generazioni presenti e future di godere la vista delle stelle e di studiarle». Le conseguenze dell’inquinamento luminoso si avvertono anche sul piano scientifico, sulla salute umana, sull’economia. La scienza non ha dubbi: l’illuminazione notturna ha sicuramente un effetto negativo sull’ecosistema. Basti pensare alle migrazioni degli uccelli che si svolgono ciclicamente secondo precise vie aeree e che possono subire deviazioni proprio per effetto dell’intensa illuminazione delle città. Medesimo discorso per le tartarughe marine.

TROPPA LUCE - Nell’essere umano i riflessi sono metabolici e psichici. L’eccessiva luce o la sua diffusione nelle ore notturne provoca infatti veri e propri disturbi della personalità. Ma la razionalizzazione degli impianti di illuminazione porterebbe, oltre che a una migliore qualità della vita, a un notevole risparmio energetico. Il flusso luminoso inviato direttamente verso il cielo, insieme alla percentale riflessa dal terreno, raggiunge infatti punte del 20-30 per cento rispetto al flusso totale emesso dalle sorgenti illuminanti. Solo riducendo l’intensità quando non si ha bisogno della piena potenza si otterrebbero notevoli risparmi ecologici ed economici. Con le nuove tecnologie antispreco diminuirebbero notevolmente sia la spesa che l’inquinamento atmosferico. Da un calcolo elaborato dall’Unione astrofili italiani e dalla Società astronomica italiana risulta che riducendo l’inquinamento luminoso delle città italiane si otterrebbe una pioggia di vantaggi: 250 milioni di euro risparmiati, 430 mila tonnellate di olio combustibile non bruciate, 1,35 milioni di tonnellate di anidride carbonica evitate, 1,48 milioni di tonnellate di ossigeno non consumati. Scusate se è poco.

Gianni Lannes


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effepas
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Messaggio da effepas »

Forse c'è una zona potenzialmente interessante per l'osservazione tra Taranto, Noci e Martina Franca...
Nei prossimi giorni, tempo permettendo vorrei esplorarla un po', senza telescopio al seguito, al massimo con un binocolo.
In questo periodo, l'altro sito che indicai è funestato dall'inquinamento luminoso della litoranea...
Francesco
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