XXX Meeting 2012 e scarsa partecipazione/collaborazione
Inviato: mer ott 24, 2012 3:32 pm
Ho letto attentamente la discussione sull'ultimo meeting degli astrofili pugliesi, presente http://forum.adiaastronomia.it/viewtopi ... forum=adia, e condivido il pensiero di Marco.
La scarsa partecipazione/collaborazione (sopratutto dei giovani) che esce fuori nel momento di incontro annuale degli astrofili pugliesi è - secondo me - frutto di qualcosa di molto più ampio.
Vorrei prendeste un po’ di tempo per leggere quindi il mio intervento, un po’ la mia “storia astrofila”. E’ lungo lo so, ma è uno spaccato di quanto succede nelle associazioni giù del Salento; sarò schietta e dura, ma sincera. Può far capire quali sono le difficoltà incontrate dai giovani astrofili. L'ho diviso in "sottocapitoli" ma andrebbe letto nell'ordine proposto.
Il tutto è frutto della mia esperienza personale.
LE LOTTE DI POTERE
Debbo dire che nel Salento abbiamo non pochi problemi tra le associazioni e i gruppi astrofili, dati in primis – a mio parere – da una rivalità che porta a cercar di primeggiare rispetto agli altri. Troppo spesso sento di associazioni che “lottano” per accaparrarsi questo o quest’altro “cliente” (chiamiamolo così) , ovvero la serata in questo o quell’altro comune, la presenza in questo o quell’altro evento/manifestazione… e così via.
Pensate che quando cercavo un’associazione in zona, mandando un’email ad un di queste, nel leccese, mi ha addirittura risposto il suo fondatore ed ex presidente (come lui stesso si è definito, ho ancora la mail salvata); beh, essendo in corso di scissione dalla suddetta associazione (cosa che di cui io allora ero all'oscuro, ma conoscendo poi col tempo le diverse realtà salentine son venuta a sapere), mi rimandò ai suoi contatti ed al suo nuovo gruppo se volevo fare astronomia. Insomma, si arriva a cercar di rubare anche gli iscritti. Tale personaggio era ancora membro e presidente, in realtà, e non “EX” come mi scrisse. SI è dimesso mesi dopo, evitando ogni riunione in cui lo si invitava per chiedere chiarimenti.
Insomma, usare l'accesso alla email della vecchia associazione (ancora esistente, tra l'altro) per dirottare le persone al suo nuovo gruppo...
Non ho parole.
Mi iscrissi comunque ad un'altra, fisicamente un po’ più vicina a me, e che mi sembrava meno ambigua. L’ho lasciata più di un anno fa, perché è stata per me una delusione cocente: mi sono accostata a questa materia con tutto l’entusiasmo possibile, ho frequentato per mesi uno dei più grandi forum italiani, dove ho ricevuto tantissimi consigli per la scelta del mio primo telescopio e tantissima solidarietà, e che mi ha insegnato veramente tanto! Tra i tanti consigli mi si diceva spesso “IL MODO MIGLIORE PER FARTI UN’IDEA SUI TELESCOPI E’ ISCRIVERTI AD UN’ASSOCIAZIONE ASTROFILI E PARTECIPARE ALLE USCITE OSSERVATIVE” . Niente di più vero, pensavo! Ma posso dirvi che dopo 8 mesi in cui io e il mio ragazzo abbiamo frequentato assiduamente gli incontri sociali, il tutto si riduceva SOLO a vedere ogni volta un documentario diverso .. Si, belli ok.. ma quelli li vedo anche a casa! In un’associazione cercavo soprattutto il confronto e queste beneamate USCITE OSSERVATIVE diamine.. cosa ce ne facciamo di questi (a volte) costosi telescopi, se non troviamo gente con cui uscire e condividere? Ecco, a onor del vero, le serate FUORI si sono ridotte a quelle 4-5 manifestazioni prettamente estive, in cui ovviamente devi conciliare l’osservazione in sé con la scelta di un luogo non troppo isolato, devi accendere le “luci parassite” per rendere il luogo accogliente per i visitatori.. Quelle serate che io chiamo “divulgative”, per il pubblico, che vanno benissimo per carità! Ma non possono essere l’unico momento di incontro sul campo di un’associazione.. Dove sono le osservazioni TRA NOI ASTROFILI? Quelle in cui ognuno è al suo strumento, osserva anche con quello degli altri, punta gli oggetti e si confronta, impara ogni volta qualcosa di nuovo, si prepara la lista di oggetti da puntare in base al cielo del mese ecc..?
E’ come comprare una tavola da windsurf e poi piazzarla sulla sabbia per farla vedere ai non appassionati. E poi rimane là, arenata, giusto per sentirsi dire "ah bello" dalla gente di passaggio. Ma noi, NOI ASTROFILI, quando pigliamo ste tavole e ci mettiamo a surfare tutti assieme?
LA DISORGANIZZAZIONE
Non dimenticherò MAI la prima sera in cui sono uscita col Dobson, in una di queste serate appunto pubbliche. Avevo giusto fatto in tempo a provarlo un paio di sere dal tetto di casa, dove impiegai qualcosa come 40 minuti per puntare M57 allo zenith, ancora senza il telrad.. piccole soddisfazioni in solitaria.. Misi comunque il mio telescopio a disposizione dell’associazione. Certo, sapevano che avevo appena comprato il telescopio, ma l’associazione non si è preoccupata di chiedermi nemmeno se sapevo puntarlo, né posso davvero credere che un astrofilo “navigato” possa dare per scontato che un neofita alla sua prima uscita possa dare dimostrazione di chissà quali doti di puntamento!
E difatti mi son ritrovata là, con la fila di gente appresso che scalpitava per vedere, quando io non sapevo nemmeno né cosa e né come puntarlo esattamente. Fortuna che un astrofilo vicino a me puntò il Dobson su M13 e me lo tenne puntato per tutta la serata. Io avevo memorizzato un po’ di info sui diversi oggetti in modo tale che la gente accompagnasse la visione da un commento che desse senso a ciò che stavano osservando. Il punto è che questo “dettaglio” è venuto da un mio scrupolo personale, spontaneamente – e così spontaneamente non veniva ai pochi altri presenti - ma un’associazione non dovrebbe aver dietro qualcosa che si chiama ORGANIZZAZIONE per riuscire a proporre al pubblico delle belle manifestazioni che possano avvicinare i giovani e meno giovani all’astronomia?
Col mio gruppo attuale infatti – quando organizziamo qualcosa per il pubblico – ci diciamo preliminarmente chi punta cosa, chi deve studiarsi cosa ecc. proprio per rendere il tutto ricco di significato, altrimenti la gente non ci si appassiona, vede una macchiolina sfumata e ci prende (magari giustamente, visto che capisce appena cosa sta osservando) per matti!
L’INERZIA E LA PIGRIZIA
Beh ricordo comunque che – desiderosa di spremere il mio neonato Dobson - provai chiedere a quei pochi membri che partecipavano – uno ad uno - se potevamo organizzarci per una serata tutta tra noi. Le risposte andavano da “ non c’è tempo” a “non c’è voglia” , al "non c'è il posto e non abbiamo manco voglia di cercarlo" al “ma tanto è tutto uguale, una volta che hai visto un ammasso li hai visti tutti” e ancora al "ma vogliamo un posto che sia vicino a una masseria per usare il bagno (O_o)" e poi "ma non credere che vedi chissà cos'altro in più se ti sposti” e addirittura “non porto il telescopio fuori perché mi si sporca la macchina”!
Risposte, per me, indimenticabili quanto scoraggianti.
Come possiamo pensare di TRASMETTERE UNA PASSIONE AGLI ALTRI SE NOI STESSI NON LA COLTIVIAMO e la reputiamo un qualcosa di BANALE per la quale non val la pena di fare il minimo sforzo??
Guardate, mi sono cadute le braccia. Ed essendo agli inizi, era veramente facile abbattersi e lasciar perdere il tutto.
INNOVAZIONE ED OSTRACISMO
Così ce ne siamo andati, io e il mio ragazzo, prima che questi atteggiamenti lascivi affievolissero la fiamma!
Abbiamo aperto un gruppo Facebook per rintracciare gli astrofili in zona, quelli che con un telescopio, un binocolo o anche nulla volessero davvero prendere parte a serate osservative per astrofili. Avevamo pensato anche ad un forum, ma portare le persone ad iscriversi NON E' FACILE. Su FB sono già iscritti, è tutto più semplice. Ci è parsa la soluzione migliore.
Il gruppo difatti FUNZIONA, certo non si è mai tantissimi perché parliamo sempre e comunque di una passione di NICCHIA, ma ogni 2 settimane circa (tempo permettendo) riusciamo ad organizzare quel ritrovo tra noi in mezzo alle campagne, sulla costa adriatica, portando i nostri strumenti. FB è uno strumento comunicativo POTENTE; ci ha permesso di trovare persone appassionate, ma anche quegli astrofili che avevano riposto il telescopio in cantina perché tanto non sapevano quando usarlo!
Beh vi racconto questo episodio. A meno di un mese dalla sua apertura ci siamo trovati coinvolti – un po’ per caso - nell’organizzazione di una serata che ha visto come ospite in videoconferenza Margherita Hack. La mia vecchia associazione lo sapeva bene, perché tra i nostri ragazzi ce n’erano un paio ancora iscritti, e gli abbiam detto di pubblicizzare la cosa ovviamente, perché ci pareva una bella occasione per chi fosse interessato all'astronomia, insomma..parlare con la Hack! I “responsabili” dell’associazione hanno ritenuto opportuno non inviare alcuna mail informativa ai propri membri, invece. Perché qua vince l’astio, il non diffondere un qualcosa creata dagli altri ma che può interessare tutti gli astrofili in zona! Ma noi non eravamo nemmeno citati nella locandina dell’evento, per dire.. che ci importava? Ci sembrava una bella occasione per gli appassionati, e non informarli per una ripicca “personale” non mi sembra certo nell’interesse dei membri. E vabbè..
Ma già al momento della fondazione del gruppo, abbiamo avuto qualche altro problema. Ci siamo proposti come un punto di incontro tra chi volesse organizzare uscite PER ASTROFILI, specificando chiaramente che non volevamo veder pubblicità a questa o quest’altra associazione. Proponevamo un qualcosa di diverso. Un ritrovo PER ASTROFILI senza bandiera. Credo che il punto sia chiarissimo.
La cosa a qualcuno non è piaciuta però. Arriva quindi il presidente di un’ gruppo locale, tutto entusiasta della nostra iniziativa (IMHO vista come pozzo a cui attingere nuovi iscritti, chi lo sa) e pubblicizza la sua associazione. Come se non avessimo detto nulla, insomma. Lo informiamo tranquillamente, e rimuoviamo il post. Prendiamo intanto a organizzarci per la prima serata tra noi (tutto pubblicamente, sul gruppo). I più sono disponibili per una data, che viene fissata a breve. Ritorna sempre la stessa persona di prima a dirci che quel giorno non può, che ha una serata (pubblica) verso TARANTO con la sua associazione, e ci invita ad andare tutti là. Secondo avviso, i toni sono ancora amichevoli e moderati. Gli si dice nuovamente che stiamo organizzando qualcosa di diverso, e che ci sarà la prossima volta, se quel giorno non può. Nulla di grave insomma!
E lui, se ne vien fuori con una frase del tipo “Beh io sono impegnato il 10, 14, 18, 24 luglio e poi ancora 5, 8, 10 agosto” (non ricordo le date precise, ma potrei recuperarle.. erano assai comunque). Gli diciamo – sempre gentilmente – che ci dispiace che lui non potrà esserci all’incontro, ma che in fin dei conti si tratterà solo di uno dei tanti che abbiamo intenzione di organizzare, e che potrà certamente venire ai prossimi, compatibilmente con i suoi impegni.
Scusate, ci trovate niente di male nel nostro ragionamento? Se il signore qua ha 200 serate organizzate, se si è impegnato per tutte le sagre del taralluccio e della frisella, o comunque stiamo parlando delle solite serate DIVULGATIVE - PUBBLICHE che noi non cercavamo (peraltro in estate, quindi calendario denso), io e il mio gruppo saremmo dovuti stare ai suoi impegni personali e non uscire affatto? Gli si è solo detto che partecipava quando poteva, punto, e sarebbe stato il benvenuto. No, noi dovevamo PER FORZA andare alle sue serate.
Beh, che fa questa persona allora, si arrende, capisce?Nooo! Lo becco per caso a scrivere sulle bacheche degli iscritti al nostro gruppo dicendo che “nasciamo sotto una cattiva stella”, che se ci comportiamo così vuol dire che non abbiamo bisogno del suo appoggio e della sua presenza! Che se continuiamo così “io mi cancello! E fareste bene pure voi a cancellarvi”.
A quel punto gli ho mandato un messaggio in privato, dicendogli che il comportamento non mi pareva tanto maturo, e di non disturbarsi a cancellarsi perché lo cancellavo io. Mi reputo una persona paziente, molto paziente, credetemi! Ma dopo la prima, la seconda, e la terza volta ed in più il basso tentativo di parlar male di noi su bacheche pubbliche di altri e il ricatto “io mi cancello!”.. mi è parso il minimo.
L’UMILTA’ e la PREPARAZIONE SCIENTIFICA, queste sconosciute.
"È stato detto che l'astronomia è un'esperienza di umiltà e che forma il carattere", diceva il saggio Carl Sagan nel suo "Pale Blue Dot: A Vision of the Human Future in Space" nel 1994.
Ma è proprio così?
Ultimamente più che mai, mi imbatto in astrofili che si "montano la testa".. la divulgazione è un aspetto importante dell'essere astrofilo, ma si può fare seriamente divulgazione autoproclamandosi astronomi? O ancora esperti di astrofisica, esperti di cosmologia, ricercatori astronomici? Ovviamente non parlo di quella limitata fetta di astrofili che ha anche un certo iter formativo alle spalle e quindi parla con cognizione di causa, fisici e/o matematici e così via.. Ma di astrofili che purtroppo a malapena sanno scrivere in italiano corretto (ahimè) e DECANTANO LA LORO PSEUDO PREPARAZIONE SCIENTIFICA… Chi si avvicina all'astronomia a livello amatoriale (COME ME, d'altronde, leggo un sacco di libri divulgativi ma MAI mi verrebbe da dire che sono un'astronoma!) è un astrofilo! Eppure alcuni, forse troppi.. vanno in giro dandosi titoli che non hanno, dicendo che l'astronomia è una roba facile.. che con pochi soldi si può fare ASTRONOMIA… non è disinformazione questa?
Ma mi chiedo, perché?? L'astronomia è una scienza meravigliosa, ognuno ci si può avvicinare coi propri mezzi e a diversi livelli, e anche quello meramente divulgativo è un livello RISPETTABILISSIMO.. ma perchè non avere l'umiltà di dire: io sono un astrofilo?? Perché andare in giro dicendo che si fa prevalentemente ricerca giusto per darsi un tono? Fa così vergogna definirsi astrofili??
Beh, se non mi credete, ci sono anche dei video disponibili in rete, per ascoltare queste amenità.
Per il mio gruppo è una REGOLA! In serate pubbliche, si parte sempre con la presentazione del gruppo, e si dice che siamo ASTROFILI! A-S-T-R-O-F-I-L-I! Non mi stancherò mai a ripeterlo! “Definire la differenza tra astronomi e astrofili, prendeteci per quello che siamo a godiamoci assieme la serata!” Ma NON siamo professori o laureati in astronomia, nel 99% dei casi! Non si può dire che l’astronomia sia una scienza facile, semmai che esiste un livello divulgativo che la rende accessibile a tutti! Sono due cose molto differenti. Il resto è IMHO falso, e crea disinformazione.
IL VISUALE "BLEAH".. MA COSA SI INSEGNA AI GIOVANISSIMI???
Ho un amico che ha un dobson da 150. L’ho incontrato su un famoso forum italiano e vedendo che era del leccese l’ho invitato al mio gruppo. E’ un ragazzo di 16 anni, molto sveglio, con tantissima passione. Io lo chiamo wikipedia perché durante le serate, se gli si chiede un dettaglio su un oggetto, ti sa sempre rispondere ; Si è da poco costruito un radiotelescopio, così come anche i cerchi graduati per gli oggetti più difficili. Che dire, lo ammiro molto.
Un anno fa aveva da poco acquistato questo Dobson. Iscritto al gruppo, espose il suo problema circa la difficoltà di puntamento. Il presidente di un’associazione (lo stesso personaggio di cui parlavo prima, tra l’altro) gli ha dato un ottimo consiglio, proprio quello che ci vuole a un ragazzo di 16 anni che va incoraggiato: “metti i soldi da parte e compra una HEQ6 perché altrimenti è difficile puntare”.
No, dico.. stiamo scherzando? Un PRESIDENTE di un’associazione astrofila può dare mai un consiglio del genere? Dire di mettere i soldi da parte ad un minorenne che non lavora per acquistare oltre 1000 euro di montatura? E intanto che fa, tiene il dobson in cantina e aspetta? …. E lo studio, stellarium, gli atlanti.. la pazienza di imparare pian piano..dove sono finiti? Per me, sono cose che i soldi non comprano.
Il ragazzo ha poi preso parte ad alcune serate del gruppo di questo signore. Il consiglio è stato rinnovato: “Ma butta il dobson!”. Scusate ma questa è disinformazione pura, ora io posso capire che non ti piaccia il visuale, ma un conto sono i gusti personali, un conto è essere ignoranti in materia di osservazione visuale e pensare di poter dare consigli del genere – a un ragazzo di 16 anni, tra l’altro, magari facilmente influenzabile.
Tra l’altro non è il primo che sento, visto che 1-2 mesi fa un altro ragazzino sui 16anni (che fa parte di sempre quell’associazione, guarda caso) scrisse sul ns gruppo che il visuale fa schifo e che non possiamo sognarci di vedere come in fotografia (ah.. beh). Il mio ragazzo ha provato a dargli dei consigli in privato. Risultato: ha rispost che lui è grande e non si deve permettere di dargli consigli. Si è cancellato dal gruppo dopo averlo minacciato di picchiarlo addirittura (che paura). Diceva poi di conoscere benissimo il cielo perché sa il nome di qualche stella.. ora è in cerca di un telescopio che abbia assolutamente il go-to.
Mi vien da pensare che sia proprio la scuola di pensiero di st’associazione qua, a sto punto. Ma si fa fotografia perché ci piace quest’aspetto della passione astrofila, o per sentirsi superiori agli altri? Per dire che ciò che fanno gli altri fa schifo? E'questo che si insegna ai ragazzi? Il rispetto, l'umiltà di ascoltare un consiglio da chi magari ne sa più di te (anche a prescindere dall'età)?
CONCLUSIONE
Ma l’astrofilia, è una passione, un percorso di crescita di gruppo e personale, o E’ DIVENTATA SOLO UN’INDUSTRIA? UNA SFIDA A CHI VENDE DI PIU’, A CHI HA LA STRUMENTAZIONE MIGLIORE o A CHI SI SENTE SUPERIORE per un motivo o per l'altro?
Forse servirebbe un codice etico prima di tutto!
Detto ciò, mi sembra veramente difficile – allo stato attuale – immaginare un clima di collaborazione e d’armonia tra i vari gruppi e associazioni.. e mi spiace dirlo, ma sono proprio i gruppi più “anziani” ad avere questi atteggiamenti ostili tra loro e nei confronti dei giovani!
E' un'utopia, purtroppo.
Non so se nel barese state messi male come noi.
Visto chi organizza il Meeting il prossimo anno, comunque, posso dire fin d’ora che non ho intenzione di parteciparvi, non sentendomi rappresentata - in quanto astrofila - dalla politica dei prossimi organizzatori.
L’astrofilia è proprio come la politica. Una nobile, nobilissima arte. Il problema non è nell’arte stessa, ma in chi la esercita, e come.
La scarsa partecipazione/collaborazione (sopratutto dei giovani) che esce fuori nel momento di incontro annuale degli astrofili pugliesi è - secondo me - frutto di qualcosa di molto più ampio.
Vorrei prendeste un po’ di tempo per leggere quindi il mio intervento, un po’ la mia “storia astrofila”. E’ lungo lo so, ma è uno spaccato di quanto succede nelle associazioni giù del Salento; sarò schietta e dura, ma sincera. Può far capire quali sono le difficoltà incontrate dai giovani astrofili. L'ho diviso in "sottocapitoli" ma andrebbe letto nell'ordine proposto.
Il tutto è frutto della mia esperienza personale.
LE LOTTE DI POTERE
Debbo dire che nel Salento abbiamo non pochi problemi tra le associazioni e i gruppi astrofili, dati in primis – a mio parere – da una rivalità che porta a cercar di primeggiare rispetto agli altri. Troppo spesso sento di associazioni che “lottano” per accaparrarsi questo o quest’altro “cliente” (chiamiamolo così) , ovvero la serata in questo o quell’altro comune, la presenza in questo o quell’altro evento/manifestazione… e così via.
Pensate che quando cercavo un’associazione in zona, mandando un’email ad un di queste, nel leccese, mi ha addirittura risposto il suo fondatore ed ex presidente (come lui stesso si è definito, ho ancora la mail salvata); beh, essendo in corso di scissione dalla suddetta associazione (cosa che di cui io allora ero all'oscuro, ma conoscendo poi col tempo le diverse realtà salentine son venuta a sapere), mi rimandò ai suoi contatti ed al suo nuovo gruppo se volevo fare astronomia. Insomma, si arriva a cercar di rubare anche gli iscritti. Tale personaggio era ancora membro e presidente, in realtà, e non “EX” come mi scrisse. SI è dimesso mesi dopo, evitando ogni riunione in cui lo si invitava per chiedere chiarimenti.
Insomma, usare l'accesso alla email della vecchia associazione (ancora esistente, tra l'altro) per dirottare le persone al suo nuovo gruppo...
Non ho parole.
Mi iscrissi comunque ad un'altra, fisicamente un po’ più vicina a me, e che mi sembrava meno ambigua. L’ho lasciata più di un anno fa, perché è stata per me una delusione cocente: mi sono accostata a questa materia con tutto l’entusiasmo possibile, ho frequentato per mesi uno dei più grandi forum italiani, dove ho ricevuto tantissimi consigli per la scelta del mio primo telescopio e tantissima solidarietà, e che mi ha insegnato veramente tanto! Tra i tanti consigli mi si diceva spesso “IL MODO MIGLIORE PER FARTI UN’IDEA SUI TELESCOPI E’ ISCRIVERTI AD UN’ASSOCIAZIONE ASTROFILI E PARTECIPARE ALLE USCITE OSSERVATIVE” . Niente di più vero, pensavo! Ma posso dirvi che dopo 8 mesi in cui io e il mio ragazzo abbiamo frequentato assiduamente gli incontri sociali, il tutto si riduceva SOLO a vedere ogni volta un documentario diverso .. Si, belli ok.. ma quelli li vedo anche a casa! In un’associazione cercavo soprattutto il confronto e queste beneamate USCITE OSSERVATIVE diamine.. cosa ce ne facciamo di questi (a volte) costosi telescopi, se non troviamo gente con cui uscire e condividere? Ecco, a onor del vero, le serate FUORI si sono ridotte a quelle 4-5 manifestazioni prettamente estive, in cui ovviamente devi conciliare l’osservazione in sé con la scelta di un luogo non troppo isolato, devi accendere le “luci parassite” per rendere il luogo accogliente per i visitatori.. Quelle serate che io chiamo “divulgative”, per il pubblico, che vanno benissimo per carità! Ma non possono essere l’unico momento di incontro sul campo di un’associazione.. Dove sono le osservazioni TRA NOI ASTROFILI? Quelle in cui ognuno è al suo strumento, osserva anche con quello degli altri, punta gli oggetti e si confronta, impara ogni volta qualcosa di nuovo, si prepara la lista di oggetti da puntare in base al cielo del mese ecc..?
E’ come comprare una tavola da windsurf e poi piazzarla sulla sabbia per farla vedere ai non appassionati. E poi rimane là, arenata, giusto per sentirsi dire "ah bello" dalla gente di passaggio. Ma noi, NOI ASTROFILI, quando pigliamo ste tavole e ci mettiamo a surfare tutti assieme?
LA DISORGANIZZAZIONE
Non dimenticherò MAI la prima sera in cui sono uscita col Dobson, in una di queste serate appunto pubbliche. Avevo giusto fatto in tempo a provarlo un paio di sere dal tetto di casa, dove impiegai qualcosa come 40 minuti per puntare M57 allo zenith, ancora senza il telrad.. piccole soddisfazioni in solitaria.. Misi comunque il mio telescopio a disposizione dell’associazione. Certo, sapevano che avevo appena comprato il telescopio, ma l’associazione non si è preoccupata di chiedermi nemmeno se sapevo puntarlo, né posso davvero credere che un astrofilo “navigato” possa dare per scontato che un neofita alla sua prima uscita possa dare dimostrazione di chissà quali doti di puntamento!
E difatti mi son ritrovata là, con la fila di gente appresso che scalpitava per vedere, quando io non sapevo nemmeno né cosa e né come puntarlo esattamente. Fortuna che un astrofilo vicino a me puntò il Dobson su M13 e me lo tenne puntato per tutta la serata. Io avevo memorizzato un po’ di info sui diversi oggetti in modo tale che la gente accompagnasse la visione da un commento che desse senso a ciò che stavano osservando. Il punto è che questo “dettaglio” è venuto da un mio scrupolo personale, spontaneamente – e così spontaneamente non veniva ai pochi altri presenti - ma un’associazione non dovrebbe aver dietro qualcosa che si chiama ORGANIZZAZIONE per riuscire a proporre al pubblico delle belle manifestazioni che possano avvicinare i giovani e meno giovani all’astronomia?
Col mio gruppo attuale infatti – quando organizziamo qualcosa per il pubblico – ci diciamo preliminarmente chi punta cosa, chi deve studiarsi cosa ecc. proprio per rendere il tutto ricco di significato, altrimenti la gente non ci si appassiona, vede una macchiolina sfumata e ci prende (magari giustamente, visto che capisce appena cosa sta osservando) per matti!
L’INERZIA E LA PIGRIZIA
Beh ricordo comunque che – desiderosa di spremere il mio neonato Dobson - provai chiedere a quei pochi membri che partecipavano – uno ad uno - se potevamo organizzarci per una serata tutta tra noi. Le risposte andavano da “ non c’è tempo” a “non c’è voglia” , al "non c'è il posto e non abbiamo manco voglia di cercarlo" al “ma tanto è tutto uguale, una volta che hai visto un ammasso li hai visti tutti” e ancora al "ma vogliamo un posto che sia vicino a una masseria per usare il bagno (O_o)" e poi "ma non credere che vedi chissà cos'altro in più se ti sposti” e addirittura “non porto il telescopio fuori perché mi si sporca la macchina”!
Risposte, per me, indimenticabili quanto scoraggianti.
Come possiamo pensare di TRASMETTERE UNA PASSIONE AGLI ALTRI SE NOI STESSI NON LA COLTIVIAMO e la reputiamo un qualcosa di BANALE per la quale non val la pena di fare il minimo sforzo??
Guardate, mi sono cadute le braccia. Ed essendo agli inizi, era veramente facile abbattersi e lasciar perdere il tutto.
INNOVAZIONE ED OSTRACISMO
Così ce ne siamo andati, io e il mio ragazzo, prima che questi atteggiamenti lascivi affievolissero la fiamma!
Abbiamo aperto un gruppo Facebook per rintracciare gli astrofili in zona, quelli che con un telescopio, un binocolo o anche nulla volessero davvero prendere parte a serate osservative per astrofili. Avevamo pensato anche ad un forum, ma portare le persone ad iscriversi NON E' FACILE. Su FB sono già iscritti, è tutto più semplice. Ci è parsa la soluzione migliore.
Il gruppo difatti FUNZIONA, certo non si è mai tantissimi perché parliamo sempre e comunque di una passione di NICCHIA, ma ogni 2 settimane circa (tempo permettendo) riusciamo ad organizzare quel ritrovo tra noi in mezzo alle campagne, sulla costa adriatica, portando i nostri strumenti. FB è uno strumento comunicativo POTENTE; ci ha permesso di trovare persone appassionate, ma anche quegli astrofili che avevano riposto il telescopio in cantina perché tanto non sapevano quando usarlo!
Beh vi racconto questo episodio. A meno di un mese dalla sua apertura ci siamo trovati coinvolti – un po’ per caso - nell’organizzazione di una serata che ha visto come ospite in videoconferenza Margherita Hack. La mia vecchia associazione lo sapeva bene, perché tra i nostri ragazzi ce n’erano un paio ancora iscritti, e gli abbiam detto di pubblicizzare la cosa ovviamente, perché ci pareva una bella occasione per chi fosse interessato all'astronomia, insomma..parlare con la Hack! I “responsabili” dell’associazione hanno ritenuto opportuno non inviare alcuna mail informativa ai propri membri, invece. Perché qua vince l’astio, il non diffondere un qualcosa creata dagli altri ma che può interessare tutti gli astrofili in zona! Ma noi non eravamo nemmeno citati nella locandina dell’evento, per dire.. che ci importava? Ci sembrava una bella occasione per gli appassionati, e non informarli per una ripicca “personale” non mi sembra certo nell’interesse dei membri. E vabbè..
Ma già al momento della fondazione del gruppo, abbiamo avuto qualche altro problema. Ci siamo proposti come un punto di incontro tra chi volesse organizzare uscite PER ASTROFILI, specificando chiaramente che non volevamo veder pubblicità a questa o quest’altra associazione. Proponevamo un qualcosa di diverso. Un ritrovo PER ASTROFILI senza bandiera. Credo che il punto sia chiarissimo.
La cosa a qualcuno non è piaciuta però. Arriva quindi il presidente di un’ gruppo locale, tutto entusiasta della nostra iniziativa (IMHO vista come pozzo a cui attingere nuovi iscritti, chi lo sa) e pubblicizza la sua associazione. Come se non avessimo detto nulla, insomma. Lo informiamo tranquillamente, e rimuoviamo il post. Prendiamo intanto a organizzarci per la prima serata tra noi (tutto pubblicamente, sul gruppo). I più sono disponibili per una data, che viene fissata a breve. Ritorna sempre la stessa persona di prima a dirci che quel giorno non può, che ha una serata (pubblica) verso TARANTO con la sua associazione, e ci invita ad andare tutti là. Secondo avviso, i toni sono ancora amichevoli e moderati. Gli si dice nuovamente che stiamo organizzando qualcosa di diverso, e che ci sarà la prossima volta, se quel giorno non può. Nulla di grave insomma!
E lui, se ne vien fuori con una frase del tipo “Beh io sono impegnato il 10, 14, 18, 24 luglio e poi ancora 5, 8, 10 agosto” (non ricordo le date precise, ma potrei recuperarle.. erano assai comunque). Gli diciamo – sempre gentilmente – che ci dispiace che lui non potrà esserci all’incontro, ma che in fin dei conti si tratterà solo di uno dei tanti che abbiamo intenzione di organizzare, e che potrà certamente venire ai prossimi, compatibilmente con i suoi impegni.
Scusate, ci trovate niente di male nel nostro ragionamento? Se il signore qua ha 200 serate organizzate, se si è impegnato per tutte le sagre del taralluccio e della frisella, o comunque stiamo parlando delle solite serate DIVULGATIVE - PUBBLICHE che noi non cercavamo (peraltro in estate, quindi calendario denso), io e il mio gruppo saremmo dovuti stare ai suoi impegni personali e non uscire affatto? Gli si è solo detto che partecipava quando poteva, punto, e sarebbe stato il benvenuto. No, noi dovevamo PER FORZA andare alle sue serate.
Beh, che fa questa persona allora, si arrende, capisce?Nooo! Lo becco per caso a scrivere sulle bacheche degli iscritti al nostro gruppo dicendo che “nasciamo sotto una cattiva stella”, che se ci comportiamo così vuol dire che non abbiamo bisogno del suo appoggio e della sua presenza! Che se continuiamo così “io mi cancello! E fareste bene pure voi a cancellarvi”.
A quel punto gli ho mandato un messaggio in privato, dicendogli che il comportamento non mi pareva tanto maturo, e di non disturbarsi a cancellarsi perché lo cancellavo io. Mi reputo una persona paziente, molto paziente, credetemi! Ma dopo la prima, la seconda, e la terza volta ed in più il basso tentativo di parlar male di noi su bacheche pubbliche di altri e il ricatto “io mi cancello!”.. mi è parso il minimo.
L’UMILTA’ e la PREPARAZIONE SCIENTIFICA, queste sconosciute.
"È stato detto che l'astronomia è un'esperienza di umiltà e che forma il carattere", diceva il saggio Carl Sagan nel suo "Pale Blue Dot: A Vision of the Human Future in Space" nel 1994.
Ma è proprio così?
Ultimamente più che mai, mi imbatto in astrofili che si "montano la testa".. la divulgazione è un aspetto importante dell'essere astrofilo, ma si può fare seriamente divulgazione autoproclamandosi astronomi? O ancora esperti di astrofisica, esperti di cosmologia, ricercatori astronomici? Ovviamente non parlo di quella limitata fetta di astrofili che ha anche un certo iter formativo alle spalle e quindi parla con cognizione di causa, fisici e/o matematici e così via.. Ma di astrofili che purtroppo a malapena sanno scrivere in italiano corretto (ahimè) e DECANTANO LA LORO PSEUDO PREPARAZIONE SCIENTIFICA… Chi si avvicina all'astronomia a livello amatoriale (COME ME, d'altronde, leggo un sacco di libri divulgativi ma MAI mi verrebbe da dire che sono un'astronoma!) è un astrofilo! Eppure alcuni, forse troppi.. vanno in giro dandosi titoli che non hanno, dicendo che l'astronomia è una roba facile.. che con pochi soldi si può fare ASTRONOMIA… non è disinformazione questa?
Ma mi chiedo, perché?? L'astronomia è una scienza meravigliosa, ognuno ci si può avvicinare coi propri mezzi e a diversi livelli, e anche quello meramente divulgativo è un livello RISPETTABILISSIMO.. ma perchè non avere l'umiltà di dire: io sono un astrofilo?? Perché andare in giro dicendo che si fa prevalentemente ricerca giusto per darsi un tono? Fa così vergogna definirsi astrofili??
Beh, se non mi credete, ci sono anche dei video disponibili in rete, per ascoltare queste amenità.
Per il mio gruppo è una REGOLA! In serate pubbliche, si parte sempre con la presentazione del gruppo, e si dice che siamo ASTROFILI! A-S-T-R-O-F-I-L-I! Non mi stancherò mai a ripeterlo! “Definire la differenza tra astronomi e astrofili, prendeteci per quello che siamo a godiamoci assieme la serata!” Ma NON siamo professori o laureati in astronomia, nel 99% dei casi! Non si può dire che l’astronomia sia una scienza facile, semmai che esiste un livello divulgativo che la rende accessibile a tutti! Sono due cose molto differenti. Il resto è IMHO falso, e crea disinformazione.
IL VISUALE "BLEAH".. MA COSA SI INSEGNA AI GIOVANISSIMI???
Ho un amico che ha un dobson da 150. L’ho incontrato su un famoso forum italiano e vedendo che era del leccese l’ho invitato al mio gruppo. E’ un ragazzo di 16 anni, molto sveglio, con tantissima passione. Io lo chiamo wikipedia perché durante le serate, se gli si chiede un dettaglio su un oggetto, ti sa sempre rispondere ; Si è da poco costruito un radiotelescopio, così come anche i cerchi graduati per gli oggetti più difficili. Che dire, lo ammiro molto.
Un anno fa aveva da poco acquistato questo Dobson. Iscritto al gruppo, espose il suo problema circa la difficoltà di puntamento. Il presidente di un’associazione (lo stesso personaggio di cui parlavo prima, tra l’altro) gli ha dato un ottimo consiglio, proprio quello che ci vuole a un ragazzo di 16 anni che va incoraggiato: “metti i soldi da parte e compra una HEQ6 perché altrimenti è difficile puntare”.
No, dico.. stiamo scherzando? Un PRESIDENTE di un’associazione astrofila può dare mai un consiglio del genere? Dire di mettere i soldi da parte ad un minorenne che non lavora per acquistare oltre 1000 euro di montatura? E intanto che fa, tiene il dobson in cantina e aspetta? …. E lo studio, stellarium, gli atlanti.. la pazienza di imparare pian piano..dove sono finiti? Per me, sono cose che i soldi non comprano.
Il ragazzo ha poi preso parte ad alcune serate del gruppo di questo signore. Il consiglio è stato rinnovato: “Ma butta il dobson!”. Scusate ma questa è disinformazione pura, ora io posso capire che non ti piaccia il visuale, ma un conto sono i gusti personali, un conto è essere ignoranti in materia di osservazione visuale e pensare di poter dare consigli del genere – a un ragazzo di 16 anni, tra l’altro, magari facilmente influenzabile.
Tra l’altro non è il primo che sento, visto che 1-2 mesi fa un altro ragazzino sui 16anni (che fa parte di sempre quell’associazione, guarda caso) scrisse sul ns gruppo che il visuale fa schifo e che non possiamo sognarci di vedere come in fotografia (ah.. beh). Il mio ragazzo ha provato a dargli dei consigli in privato. Risultato: ha rispost che lui è grande e non si deve permettere di dargli consigli. Si è cancellato dal gruppo dopo averlo minacciato di picchiarlo addirittura (che paura). Diceva poi di conoscere benissimo il cielo perché sa il nome di qualche stella.. ora è in cerca di un telescopio che abbia assolutamente il go-to.
Mi vien da pensare che sia proprio la scuola di pensiero di st’associazione qua, a sto punto. Ma si fa fotografia perché ci piace quest’aspetto della passione astrofila, o per sentirsi superiori agli altri? Per dire che ciò che fanno gli altri fa schifo? E'questo che si insegna ai ragazzi? Il rispetto, l'umiltà di ascoltare un consiglio da chi magari ne sa più di te (anche a prescindere dall'età)?
CONCLUSIONE
Ma l’astrofilia, è una passione, un percorso di crescita di gruppo e personale, o E’ DIVENTATA SOLO UN’INDUSTRIA? UNA SFIDA A CHI VENDE DI PIU’, A CHI HA LA STRUMENTAZIONE MIGLIORE o A CHI SI SENTE SUPERIORE per un motivo o per l'altro?
Forse servirebbe un codice etico prima di tutto!
Detto ciò, mi sembra veramente difficile – allo stato attuale – immaginare un clima di collaborazione e d’armonia tra i vari gruppi e associazioni.. e mi spiace dirlo, ma sono proprio i gruppi più “anziani” ad avere questi atteggiamenti ostili tra loro e nei confronti dei giovani!
E' un'utopia, purtroppo.
Non so se nel barese state messi male come noi.
Visto chi organizza il Meeting il prossimo anno, comunque, posso dire fin d’ora che non ho intenzione di parteciparvi, non sentendomi rappresentata - in quanto astrofila - dalla politica dei prossimi organizzatori.
L’astrofilia è proprio come la politica. Una nobile, nobilissima arte. Il problema non è nell’arte stessa, ma in chi la esercita, e come.