link, https://arxiv.org/abs/2502.06794
Kevin Knuth, professore di fisica all’Università di Albany.
Dopo decenni di disinformazione e segretezza, è diventato chiaro che un numero significativo di governi mondiali prende sul serio i fenomeni aerospaziali sottomarini non identificati (UAP), precedentemente noti come oggetti volanti non identificati (UFO), eppure sembra ancora saperne poco.
Di conseguenza, questi fenomeni stanno attirando sempre più l'attenzione degli scienziati di tutto il mondo, alcuni dei quali hanno recentemente avviato iniziative di ricerca per monitorare e studiare scientificamente gli UAP.
In questo articolo, esaminiamo e riassumiamo circa 20 studi governativi storici risalenti al 1933 a oggi (in Scandinavia, Seconda Guerra Mondiale, Stati Uniti, Canada, Francia, Russia, Cina), diversi studi di ricerca privati storici (Francia, Regno Unito, Stati Uniti) e ricerche scientifiche recenti e attuali (Irlanda, Germania, Norvegia, Svezia, Stati Uniti).
In questo modo, il nostro obiettivo è chiarire la narrativa scientifica globale e storica esistente sugli UAP.
Gli studi spaziano dallo sviluppo e dall'implementazione di stazioni di campo alla raccolta e analisi di resoconti di testimoni provenienti da tutto il mondo.
Sfateremo l'errata convinzione che gli UAP siano un fenomeno americano e dimostreremo che possono essere, e sono stati, scientificamente studiati. Il nostro obiettivo è consentire agli studi futuri di attingere alla grande ampiezza delle esperienze documentate in precedenza.
