Tunguska :ricercatori italiani scoprono il primo cratere

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max-il-vecchio

Tunguska :ricercatori italiani scoprono il primo cratere

Messaggio da max-il-vecchio »


Roma 30/10/2007
Evento Tunguska : finalmente scoperto un cratere.
Il 30 giugno 1908 la regione siberiana di Tunguska fu squassata da un enorme esplosione mille volte più potente di quella di Hiroshima, gli alberi della taiga furono rasi al suolo per un raggio di circa 2000 chilometri, un evento che è fortunatamente accaduto in una regione della Terra quasi del tutto disabitata.
Ma quale fenomeno ha provocato una tale devastazione ? Le ipotesi si sono succedute nel tempo , da quella sull ‘impatto di un piccolo asteroide o di una cometa alle più recenti ed esotiche teorie sui mini buchi neri e sulle stringhe di materia. Infine non sono certo mancate le strampalate teorie avanzate dai cultori del mito ufo.
L’ ipotesi più accreditata è quella che un piccolo asteroide od un nucleo cometario di piccole dimensioni, tra i 50 e gli 80 metri di diametro e con massa compresa tra le 800 e le 1000 tonnellate , sia esploso prima i toccare il suolo a qualche centinaio di metri di altezza.
L’ “evento Tunguska”, l’unico di tali proporzioni verificatosi in epoca storica, riveste una grande importanza nello studio degli effetti di un possibile impatto tra il nostro pianeta ed un corpo celeste;non dobbiamo dimenticare che il passato della Terra è stato caratterizzato da devastazioni ben più imponenti causate da tali avvenimenti e che questi hanno determinato ripetute estinzioni di massa nel corso del tempo. Le numerose spedizioni recatesi in Siberia hanno cercato frammenti meteorici che non sono stati trovati se non in minima quantità,anche la ricerca di crateri si è rivelata infruttuosa contribuendo ad infittire il mistero.
L ’Italia ha organizzato due spedizioni a Tunguska, la prima nel 1991 , organizzata dal prof. Giuseppe Longo dell'Università di Bologna, si era limitata alla ricerca di microparticelle dell'oggetto cosmico nella resina degli alberi.
I frutti della seconda spedizione, ‘Tunguska99’ capitanata anch’essa dal prof. Giuseppe Longo, sono stati pubblicati sulla rivista scientifica 'Terra Nova'. Il gruppo di ricercatori italiani dell'ISMAR-CNR e delle Università di Bologna e Trieste - Luca Gasperini, Francesca Alvisi, Gianni Biasini, Enrico Bonatti, Giuseppe Longo, Michele Pipan e Romano Serra ha scoperto che il lago Cheko , uno specchio d'acqua di circa 500 m. di diametro situato a circa 10 chilometri dall'epicentro dell' evento,potrebbe essere stato generato dall ‘ impatto di un grosso frammento del corpo celeste.
Luca Gasperini dell'ISMAR-CNR spiega : "Abbiamo effettuato uno studio geofisico e sedimentologico del lago per verificare se la sua formazione potesse essere correlata all'evento, e per rilevare nella sequenza sedimentaria del lago evidenze geofisiche e geochimiche dalle quali trarre informazioni sulla natura dell'oggetto cosmico", la novità è che mentre "Varie spedizioni di studiosi avevano già esplorato la zona dell'esplosione senza trovare segni d'impatto o frammenti, e formulando ipotesi, anche molto diverse fra loro, per far luce su quello che è ormai considerato a tutti gli effetti un 'mistero'. Il nostro studio sul campo è stato effettuato principalmente utilizzando rilievi di acustica subacquea”. Nel corso della spedizione sono stati raccolti campioni di sedimento ed utilizzate tecniche sofisticate per lo studio della morfologia dei depositi del fondo e del sottofondo del lago Cheko. "Grazie a tali indagini è stato possibile scoprire che la morfologia del lago è diversa da quella dei comuni laghi siberiani di origine termo-carsica: la natura dei sedimenti recuperati dal fondo sono invece compatibili con l'ipotesi dell'impatto, che sarebbe avvenuto in una foresta acquitrinosa con uno strato sottostante di permafrost spesso oltre 30 metri",proprio il permafrost scioltosi subito dopo l ‘impatto e poi ricongelatosi ha modellato la forma e la dimensione del lago nascondendone la classica forma di cratere da impatto. Questa scoperta ,se confermata, rappresenta il primo passo avanti verso la comprensione dell’ "evento Tunguska", un mistero vecchio di cento anni e che ancora non è stato completamente chiarito. -Nessun diritto riservato-
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hal9000
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Messaggio da hal9000 »

Interessante.... ma io credo ancora che l'ipotesi UFO non sia da scartare....

:lol:





Scherzo ovviamente. :lol: :lol:
La parola "credo" e la parola "scienza" non stanno quasi mai nella stessa frase.
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max-il-vecchio

Messaggio da max-il-vecchio »

hal9000 ha scritto:Interessante.... ma io credo ancora che l'ipotesi UFO non sia da scartare....
:lol:
Scherzo ovviamente. :lol: :lol:
Caro Hal, sapessi quante ne ho sentite di teorie su Tunguska anche da parte di "eminenti" scienziati.
Scegli tra queste:
1) Un mini buco nero.
2) Una residuo di stringa di materia esotica.
3) Antimateria
Forse qualcuno ci avrà azzeccato,ma al solito la soluzione più semplice rimane sempre la più probabile. :D
A presto.Max
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Gig81
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Messaggio da Gig81 »

Si è parlato di materia esotica perchè prima dell'esplosione pare che in molti abbiano udito "Haloa!".
Luna: satellite terrestre che, come dice il nome, sorge un'ora dopo la mezzanotte.
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hal9000
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Messaggio da hal9000 »

max-il-vecchio ha scritto:....Forse qualcuno ci avrà azzeccato,ma al solito la soluzione più semplice rimane sempre la più probabile. :D
A presto.Max
Occam docet. :lol:
La parola "credo" e la parola "scienza" non stanno quasi mai nella stessa frase.
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