dopo una mia lunga assenza dal mondo dell'astrofotografia, sto per tornare sul campo reagendo a quella che secondo me era la rogna più grossa di stare sulle murge senza una presa di corrente: consumo elettrico (ogni volta mi ritrovavo con le batterie scariche) e così ho pensato a soluzioni standalone a basso costo per evitare di portare il noiosissimo notebook sul campo.
Synguider ottima soluzione, ma limitata alla sola autoguida... e tutto il resto??
Beh, qualche annetto fa scoprii un mondo affascinante che però nascondeva qualche insidia e problema tecnico... si chiamava iAstrohub e non era altro che un ambiente linux risiedente nello smartphone in grado di attivare un server INDI e quindi attraverso un'app web su smartphone gestire oltre all'autoguida anche altro. Il progetto lo avevo iniziato ad intraprendere quando però ho dovuto fare i conti con il fatto che lo smartphone utilizza la presa di alimentazione anche come USB OTG cui poter poi collegare un hub usb per poi collegare tutti i dispositivi. Inoltre l'ambiente in cui muoversi era davvero rognoso... Il progetto lo abbandonai.
Tuttavia l'interesse per questo progetto mi fece aprire gli occhi sul mondo linux davvero ricco di tantissima roba per l'astronomia tutta free con distribuzioni linux come Ubuntu Astronomia, AstroDistro.. ma occorreva sempre un notebook linux per utilizzarli, ancora troppo scomodo ed ingombrante.
Avevo snobbato l'idea di utilizzare dei RaspBerry PI poichè potevano essere ancora troppo lenti. Per chi non dovesse sapere cosa sia un Raspberry PI dico solo che è una scheda elettronica della dimensione di una carta di credito (circa) racchiude un vero e proprio PC dotato di RAM, processore, processore grafico, una serie di porte USB ed anche una porta GPIO in grado di potersi cimentare in automazione e robotica. Non ha disco poichè basta montare una scheda SD con un SO Linux (oggi esiste anche Windows IoT) e funziona esattamente come un PC ma piccolo e supereconomico in termini di consumo elettrico (15W max).
Quest'anno mi sono fatto un regalo: mi sono regalato un Raspberry PI di ultima generazione ovvero il modello 3 B+, dotato di un processore velocissimo, 1 GB di ram, WIFI ecc... Insomma un miniPC completo dove ho provato a montare il mondo Indilib (indilib.org) che comprende un server INDI in grado di gestire tutte le apparecchiature astronomiche, ed il software Kstar ed Ekos in grado di gestire davvero tutto. E vi faccio l'elenco della sola parte che ho implementato io:
1) Autoguida
2) Puntamento e allineamento preciso mediante elaborazione astrometrica e controllo completo della montatura.
3) Ripresa astrofotografica
4) Focheggiatore automatico
5) GPS attraverso Smartphone
6) ... altro che non ho ancora utilizzato.
Il tutto controllabile comodamente tramite vnc da smartphone. Tutto questo ben di Dio in questa scatoletta (è la mia):

Dimenticavo, lo smartphone poi funge da GPS esterno per tutto il sistema. E con l'app KStars Lite per Android collegato tramite wifi (hotspot del raspberry ovviamente) puoi comandare a distanza la montatura del tuo telescopio.
Testato ieri dal balcone di casa, funziona che è una meraviglia, l'hardware viene riconosciuto al primo colpo, una volta fatte le impostazioni di rito funziona tutto molto bene. Ho provato l'autoguida con PHD2 per Linux e funziona in maniera identica al PHD noto a tutti. Il resto (riprese, puntamenti astrometrici, focus ecc) tutto con Ekos sotto KStars.
Dov'è il bello di tutta questa manfrina? La riproducibilità del sistema, basta clonare la mia scheda SD ed inserirla in un altro Raspberry per ottenere immediatamente un sistema per il controllo remoto del nostro osservatorio astronomico tutto in una scatoletta come quella di sopra. Quanto costa? Qualcuno penserebbe non meno di 500 euro. Io che sono notoriamente tirchio ed ho sempre sponsorizzato l'astronomia a basso costo, ho speso solo 35 euro per il raspberry e alla fine ho tutto questo. Per chi è pigro può acquistare il dispositivo già pronto e fatto da Stellarmate (costa 150 euro), per chi è più intraprendente può acquistare da Stellarmate la sola immagine da caricare su SD e montarla sul proprio Raspberry. Per chi è come me basta seguire un pratico tutorial (in inglese) su indilib.org.
Per le potenzialità di questo sistema vi invito a leggere (purtroppo sempre in inglese) su indilib.org e a fare ricerche su youtube con chiave kstars, ekos e indi.
Avrò modo di approfondire in futuro, man mano che realizzerò nuove riprese, gli interessanti aspetti specifici di questo meraviglioso dispositivo completamente standalone, quasi autocostruito
