Rifrattorino guida..consigli
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Rifrattorino guida..consigli
Possiedo una Gp motorizzata con lo skyscan, però ho il problema dell'autoguida..inizio a pensare che il mio newton 130 con cui guido, sia troppo pesante..Specifico che la camera di guida è una magzero in bw, e fotografo con un teleobiettivo da 300 mm di focale..
Detto questo, cerco un rifrattorino leggero e luminoso..cosa mi consigliate??
Il problema è che l'autoguida insegue bene, fino a quando la montatura inizia ad avere dei picchi di errore enormi, e l'autoguida non è più in grado di gestire niente.. Effettivamente il mio bilanciamento non è dei migliori, ma penso che sarebbe tutto più semplice con qualche kg in meno..
Luciano Scaramuzzi
Detto questo, cerco un rifrattorino leggero e luminoso..cosa mi consigliate??
Il problema è che l'autoguida insegue bene, fino a quando la montatura inizia ad avere dei picchi di errore enormi, e l'autoguida non è più in grado di gestire niente.. Effettivamente il mio bilanciamento non è dei migliori, ma penso che sarebbe tutto più semplice con qualche kg in meno..
Luciano Scaramuzzi
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Infatti capire quale parametro determina la fuga della stella guida.
Prova anche a cambiare software, con guidedog non ho mai ottenuto fughe. Curare sempre al massimo i vari bilanciamenti e capire se le meccaniche possono aggiungere empasse.
Triste me.
Non faccio "autoguida" da mesi... chissà se, quando riprenderò, saprò ancora condurre la 500 abarth.
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Infatti capire quale parametro determina la fuga della stella guida.
Prova anche a cambiare software, con guidedog non ho mai ottenuto fughe. Curare sempre al massimo i vari bilanciamenti e capire se le meccaniche possono aggiungere empasse.
Triste me.


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Se intendi fare anche foto di qualià l'80ED va benissimo (poi eventualmente con lo spianatore William Optics).
Il 102 non è male anche in foto, ovviamente avrai aberrazione cromatica e quindi foto con stelle luminose "dilatate" (ma ben tonde se insegui bene).
Il 102 è anche compattissimo e ottimo per osservazioni.
Io ho osservato bene l' l'inteno delle bande scure di Giove.
Ovviamente con ottimi oculari: serie planetaria 4mm. della skywatcher e barlow celestron APO tripletto.
Ha il fuocheggiatore 31,8 e 50,8 ed è ottimo anche per il terrestre.
Il settantino (70/500) va benissimo solo se desideri il massimo della leggerezza e vuoi spendere veramente poco.
La lotta, come hai ben intuito, (qualità/prezzo intendo) è tra l'80ED ed il 102/500.
Entrambi valgono benissimo il prezzo che costano (ovviamente diagonale ed oculari a parte se intendi osservare).
Secondo me è solo questione di budget anche se, raggiungendo una cifra maggiore, l'80Ed è sempre un ottimo ED e tu sai quel che intendo dire.
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Se intendi fare anche foto di qualià l'80ED va benissimo (poi eventualmente con lo spianatore William Optics).
Il 102 non è male anche in foto, ovviamente avrai aberrazione cromatica e quindi foto con stelle luminose "dilatate" (ma ben tonde se insegui bene).
Il 102 è anche compattissimo e ottimo per osservazioni.
Io ho osservato bene l' l'inteno delle bande scure di Giove.
Ovviamente con ottimi oculari: serie planetaria 4mm. della skywatcher e barlow celestron APO tripletto.
Ha il fuocheggiatore 31,8 e 50,8 ed è ottimo anche per il terrestre.
Il settantino (70/500) va benissimo solo se desideri il massimo della leggerezza e vuoi spendere veramente poco.
La lotta, come hai ben intuito, (qualità/prezzo intendo) è tra l'80ED ed il 102/500.
Entrambi valgono benissimo il prezzo che costano (ovviamente diagonale ed oculari a parte se intendi osservare).
Secondo me è solo questione di budget anche se, raggiungendo una cifra maggiore, l'80Ed è sempre un ottimo ED e tu sai quel che intendo dire.
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- davidem27
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L'idea di prendere l'80ed per guidare e poi fotografare non è male!Riccardo Giuliani ha scritto:Se intendi fare anche foto di qualià l'80ED va benissimo (poi eventualmente con lo spianatore William Optics).
Ma poi, quando si fotografa con che si guida???

Tanto vale lo si prende subito, spendendo poco e via.
Volete farvi male da soli? 102 acro in fotografia? Se hanno "inventato" sti semiapo per limitare i danni, perchè tornare nel baratro del cromatismo???Riccardo Giuliani ha scritto: Il 102 non è male anche in foto, ovviamente avrai aberrazione cromatica e quindi foto con stelle luminose "dilatate" (ma ben tonde se insegui bene).
Ribadisco il mio pensiero:
80/400 per guida +
obiettivo canon
o
80/400 +
80ed per foto.
No...ottimo no, ti pregoRiccardo Giuliani ha scritto: Ovviamente con ottimi oculari: serie planetaria 4mm. della skywatcher e

E' un..."buon" oculare a grande campo...
Ma meglio un 5mm Unitron ortoscopico ancora utilizzabile che un 4mm comodo ma impastato!!! Tutta la vita!
- Riccardo Giuliani
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Vada per l'80ED, ma il compratore non sono io.
Guidare con un 80ED dispiace se non hai un sistema di ripresa ancor migliore (e costoso). Con il 102 ci fai di tutto. Se devi guidare, un 102 è ottimo, ci osservi e ci fai del terrestre ti fai le ossa anche in fotografia.
Vale più un 102, già collimato per sua natura
di uno specchio +- simil diametro, un tantino fuori collimazioe
Io mi oriento nel suggerire consigli a largo spettro per molte tipologie di astrofili. Evito, se posso le varie filosofie di scelta.
Il Planetaria? E un ottimo oculare, per quel che costa. Non è affatto impastato (non so quale tu, Davide, abbia provato).
Affermo, anche, che lo stesso, rimarchiato, è venduto quasi due volte la cifra skywatcher.
La nitidezza è leggermente superiore agli ortoscopici non costosi.
Confrontato con un Meade ortho 6mm. ha vinto. Io faccio test anche senza turbolenza dove la percezione delle differenze è più immediata e meglio definita. Il 5mm Unitron costava il doppio ma non è più nel mercato del nuovo.
Poi, sul campo, ho osservato (mesi or sono) i particolari dentro le bande scure di Giove con il 102 e quell'oculare.
Con un sistema standard (OTA di media qualità, 114, e oculare di corredo) vedi, quasi sempre, soltanto due fasce scure.
I test di laboratorio del "planetaria" hanno confermato la visione "stellare" e sono sono stati egregi in quanto a parametri come nitidezza, contrasto e comodità di visione.
Non ricordo l'entità delle aberrazioni extrassiali, ma mi riprometto di riprovare e scrivere 2 note.
Di certo non è un costoso Vixen o TV, ma si difende molto bene.
Dimenticavo. L'Unitron costava, credo, il doppio, ma non è più venduto da nuovo (salvo mie sviste)
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Vada per l'80ED, ma il compratore non sono io.

Guidare con un 80ED dispiace se non hai un sistema di ripresa ancor migliore (e costoso). Con il 102 ci fai di tutto. Se devi guidare, un 102 è ottimo, ci osservi e ci fai del terrestre ti fai le ossa anche in fotografia.
Vale più un 102, già collimato per sua natura

Io mi oriento nel suggerire consigli a largo spettro per molte tipologie di astrofili. Evito, se posso le varie filosofie di scelta.
Il Planetaria? E un ottimo oculare, per quel che costa. Non è affatto impastato (non so quale tu, Davide, abbia provato).
Affermo, anche, che lo stesso, rimarchiato, è venduto quasi due volte la cifra skywatcher.
La nitidezza è leggermente superiore agli ortoscopici non costosi.
Confrontato con un Meade ortho 6mm. ha vinto. Io faccio test anche senza turbolenza dove la percezione delle differenze è più immediata e meglio definita. Il 5mm Unitron costava il doppio ma non è più nel mercato del nuovo.
Poi, sul campo, ho osservato (mesi or sono) i particolari dentro le bande scure di Giove con il 102 e quell'oculare.
Con un sistema standard (OTA di media qualità, 114, e oculare di corredo) vedi, quasi sempre, soltanto due fasce scure.
I test di laboratorio del "planetaria" hanno confermato la visione "stellare" e sono sono stati egregi in quanto a parametri come nitidezza, contrasto e comodità di visione.
Non ricordo l'entità delle aberrazioni extrassiali, ma mi riprometto di riprovare e scrivere 2 note.
Di certo non è un costoso Vixen o TV, ma si difende molto bene.
Dimenticavo. L'Unitron costava, credo, il doppio, ma non è più venduto da nuovo (salvo mie sviste)

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- davidem27
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Riccardo, purtroppo non posso confermare. Ovvero non per forza un rifrattore cinese è collimato. Come può non esserlo un 80ED.Riccardo Giuliani ha scritto: Vale più un 102, già collimato per sua naturadi uno specchio +- simil diametro, un tantino fuori collimazioe
Ho diverse testimonianze (anche dirette) di rifrattori scollimati. Alcuni collimabili...altri no

Almeno un riflettore è collimabile. Ma poi si va incontro ad altri problemi...
Per ovvi motivi, Riccardo, non fai filosofie di scelta. Perchè è giusto per un potenziale cliente aderire alle SUE esigenze, piuttosto che alle tue. Ed è giusto così.Riccardo Giuliani ha scritto: Io mi oriento nel suggerire consigli a largo spettro per molte tipologie di astrofili. Evito, se posso le varie filosofie di scelta.
TMB/Burgess 2.5mm, 4mm, 5mm. Dovrebbero essere dei cloni (o meglio i primi prodotti con questo schema simil-radian e poi clonati da altre marche).Riccardo Giuliani ha scritto: Il Planetaria? E un ottimo oculare, per quel che costa. Non è affatto impastato (non so quale tu, Davide, abbia provato).
Oramai gli ortoscopici non vengono più prodotti se non da signor Baader.Riccardo Giuliani ha scritto: La nitidezza è leggermente superiore agli ortoscopici non costosi.
Confrontato con un Meade ortho 6mm. ha vinto.
Tutto a favore della "comodità" della visione di questi nuovi 60° di campo.
E' indubbio che un ortoscopico sia scomodo per chi porta gli occhiali e per chi è abituato all'estrema comodità.
Però un ortoscopico è un oculare fatto da sole 4 lenti, tra di loro cementate, raggruppate in 2 gruppi. Per qualità del dettaglio non c'è di meglio (neanche un Radian, studiato apposta per i pianeti è tanto contrastato e neutro).
Di sicuro prima di dire com'è un prodotto è meglio provarlo più di una notte e almeno in condimeteo favorevoli.Riccardo Giuliani ha scritto: Io faccio test anche senza turbolenza dove la percezione delle differenze è più immediata e meglio definita. Il 5mm Unitron costava il doppio ma non è più nel mercato del nuovo.
Beh, i particolari te li fa vedere lo strumento, non l'oculare.Riccardo Giuliani ha scritto: Poi, sul campo, ho osservato (mesi or sono) i particolari dentro le bande scure di Giove con il 102 e quell'oculare.
Con un sistema standard (OTA di media qualità, 114, e oculare di corredo) vedi, quasi sempre, soltanto due fasce scure.
L'oculare determina il contrasto del dettaglio. Ma sono i 10cm di diametro (e il seeing, non dimentichiamolo) che hanno fatto vedere dettagli nel Pianeta. Metto la P maiuscola perchè sotto Giove non c'è nessuno...
E se Mr. Seeing vuole...anche in un 114 fa venire le lacrime agli occhi...
Non è più commercializzato, ahimè. Sull'usato, però, vale tutti i soldi chiesti (nell'ordine dei 40 euro).Riccardo Giuliani ha scritto: Di certo non è un costoso Vixen o TV, ma si difende molto bene.
Dimenticavo. L'Unitron costava, credo, il doppio, ma non è più venduto da nuovo (salvo mie sviste)![]()
Più che Vixen e TV mi viene da citare i microscopici monocentrici della TMB (nei quali non ho messo occhio) ma che mi han detto che fanno paura sui pianeti e, meglio ancora come campo apparente, i Pentax XO (costosissimi)
- Riccardo Giuliani
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Simpatico, interessante scambio di pensieri tra un giovane ed un "matusa", entrambi affetti dal morbo dell'infinito e dall'entusiasmo senza tempo.
Dimenticavo di scrivere che sto rivalutando l'uso delle lenti, in particolare quelle a f/5 in fascia bassa e media (lenti che ho sempre, comunque, amato dalla mia prima autocostruzione decente 25 anni fa con un 60/300 acromatico).
Gli attauli macchinari a controllo numerico permettono tolleranze di tutto rispetto a prezzi impensabili in passato.
La collimazione ed altro > Io ho rilevato essere abbastanza ben collimati i rifrattori corti (che prediligo per la loro alta verstilità). A differenza dei riflettori che hanno, a volte, necessità di buona collimazione in caso di trasporto non soft.
Poi la presenza del secondario e il tensionamento di primario e secondario aggiungono, ovviamente, un peggioramento nella percezione dei particolari e del contrasto con il seeing che la fa da padrone. L'altro giorno ho notato in un riflettore dei tensionamenti abnormi sul primario che mi davano la stella artificiale appena doppia e/o distorta. Non capita spesso ma è un altro parametro da considerare in alcuni strumenti che non hanno avuto ottimo progetto o tarature veloci dei componenti per il serraggio.
Riguardo al 114, certo la serata è determinante ma spesso una buona lente da 100 (anche acromatica) batte lo specchio da 114 e 130 in presenza di seeing non ottimale. Solo gli aloni, come ben sai, son fastidiosetti (meglio usare ottimi oculari per non aggiungere cromatismo).
Penso che, di essenziale, non vi sia molto altro da dire. Sappiamo in tanti delle diatribe tra riflettoristi e rifrattoristi.

Aggiungo solo una piccola nota di colore. L'impatto visivo
di un campo stellare in un rifrattore decentucolo f/5, con decente diagonale e sincero oculare, è sempre una meraviglia che solo pochi riflettori possono dare.
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Simpatico, interessante scambio di pensieri tra un giovane ed un "matusa", entrambi affetti dal morbo dell'infinito e dall'entusiasmo senza tempo.

Dimenticavo di scrivere che sto rivalutando l'uso delle lenti, in particolare quelle a f/5 in fascia bassa e media (lenti che ho sempre, comunque, amato dalla mia prima autocostruzione decente 25 anni fa con un 60/300 acromatico).
Gli attauli macchinari a controllo numerico permettono tolleranze di tutto rispetto a prezzi impensabili in passato.
La collimazione ed altro > Io ho rilevato essere abbastanza ben collimati i rifrattori corti (che prediligo per la loro alta verstilità). A differenza dei riflettori che hanno, a volte, necessità di buona collimazione in caso di trasporto non soft.
Poi la presenza del secondario e il tensionamento di primario e secondario aggiungono, ovviamente, un peggioramento nella percezione dei particolari e del contrasto con il seeing che la fa da padrone. L'altro giorno ho notato in un riflettore dei tensionamenti abnormi sul primario che mi davano la stella artificiale appena doppia e/o distorta. Non capita spesso ma è un altro parametro da considerare in alcuni strumenti che non hanno avuto ottimo progetto o tarature veloci dei componenti per il serraggio.
Riguardo al 114, certo la serata è determinante ma spesso una buona lente da 100 (anche acromatica) batte lo specchio da 114 e 130 in presenza di seeing non ottimale. Solo gli aloni, come ben sai, son fastidiosetti (meglio usare ottimi oculari per non aggiungere cromatismo).
Penso che, di essenziale, non vi sia molto altro da dire. Sappiamo in tanti delle diatribe tra riflettoristi e rifrattoristi.


Aggiungo solo una piccola nota di colore. L'impatto visivo

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- davidem27
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Oh no!!! Non voglio ricadere nelle guerre di religioneRiccardo Giuliani ha scritto:Dimenticavo di scrivere che sto rivalutando l'uso delle lenti, in particolare quelle a f/5 in fascia bassa e media (lenti che ho sempre, comunque, amato dalla mia prima autocostruzione decente 25 anni fa con un 60/300 acromatico).
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La collimazione ed altro > Io ho rilevato essere abbastanza ben collimati i rifrattori corti (che prediligo per la loro alta verstilità). A differenza dei riflettori che hanno, a volte, necessità di buona collimazione in caso di trasporto non soft.
Poi la presenza del secondario e il tensionamento di primario e secondario aggiungono, ovviamente, un peggioramento nella percezione dei particolari e del contrasto con il seeing che la fa da padrone. L'altro giorno ho notato in un riflettore dei tensionamenti abnormi sul primario che mi davano la stella artificiale appena doppia e/o distorta. Non capita spesso ma è un altro parametro da considerare in alcuni strumenti che non hanno avuto ottimo progetto o tarature veloci dei componenti per il serraggio.
Riguardo al 114, certo la serata è determinante ma spesso una buona lente da 100 (anche acromatica) batte lo specchio da 114 e 130 in presenza di seeing non ottimale. Solo gli aloni, come bGli attauli macchinari a controllo numerico permettono tolleranze di tutto rispetto a prezzi impensabili in passato.en sai, son fastidiosetti (meglio usare ottimi oculari per non aggiungere cromatismo).
Penso che, di essenziale, non vi sia molto altro da dire. Sappiamo in tanti delle diatribe tra riflettoristi e rifrattoristi.![]()
Aggiungo solo una piccola nota di colore. L'impatto visivodi un campo stellare in un rifrattore decentucolo f/5, con decente diagonale e sincero oculare, è sempre una meraviglia che solo pochi riflettori possono dare.
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Come c'è il mio pendolo per fotografia/osservazione, così ce l'ho per riflettori/rifrattori.
A parità (anche in piccola disparità) di diametro è INDUBBIO che vinca un rifrattore.
Ma un 200mm di specchio costa poco più che 100mm di lente oramai.
E, opportunamente collimato, avrà sempre maggior raccolta di luce e contrasto molto simile (in termini di accettabilità) rispetto alla lenticciola.
Sempre che, entrambi, siano qualitativamente decenti

Per la tua ultima affermazione non c'è nulla di più vero.
Ma su questo:
non posso darti troppa ragione. A un caro amico son capitati QUATTRO, dico ben quattro rifrattori ED William Optics scollimati in maniera indecente. Che li usassero quei macchinari.Riccardo Giuliani ha scritto:Gli attauli macchinari a controllo numerico permettono tolleranze di tutto rispetto a prezzi impensabili in passato.
Ora che uno specchio si scollimi nel trasporto ok.
Ma una lente...

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Certo il rifrattore può essere confrontato, in fascia basso/media. Max 15cm. acro. Poi vanno i newton et similia.
Si Davide, hai messo il dito nella piaga. L'assemblaggio e taratura possono riservare sorprese indecenti. Penso solo alle brugole allentate o vernice di blocco inesistente.
Dimenticavo: Skywatcher ha dimostrato un ottimo standard di calibrazione con tubi abbastanza collimati e sistemi di taratura più solidi rispetto allo standard.
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Certo il rifrattore può essere confrontato, in fascia basso/media. Max 15cm. acro. Poi vanno i newton et similia.
Si Davide, hai messo il dito nella piaga. L'assemblaggio e taratura possono riservare sorprese indecenti. Penso solo alle brugole allentate o vernice di blocco inesistente.

Dimenticavo: Skywatcher ha dimostrato un ottimo standard di calibrazione con tubi abbastanza collimati e sistemi di taratura più solidi rispetto allo standard.
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