Quindi armatomi di tanta pazienza ho aspettato che Sirio culminasse per poterlo utilizzare come riferimento per il metodo delle derive con la digicamera.
C'è da dire che non vedevo la polare poichè nascosta da un muro, per cui ho trovato il nord cercando il sud!!! e vabbè non si può avere tutto, ma ci sono riuscito molto bene lo stesso, come ho constatato con due minuti di inseguimento con l'oculare illuminato, difatto la mia stella preferita non è uscita dal crocicchio.
Tutto ciò però non può bastare se si vuol superare il minuto di posa poichè il reticolo illuminato è poco preciso.
Ho quindi piazzato la mia 450d al fuoco diretto del newton e ho eseguito pose sempre più lunghe su Sirio accelerando a 2x il moto in AR prima in una direzione e poi nell'altra in modo da verificare il corretto inseguimento. Ho poi man mano corretto l'azimuth fino ad ottenere un decente inseguimento.
Ho quindi eseguito una posa di 90 sec su Sirio senza alcun tipo di correzione (non ne avrei avuto modo non disponendo di tutti gli accrocchi del caso). Ecco il risultato:
Non male davvero!!! Considerando che la montatura è "solo" una eq3.2.
Non guaradate le stelle ai bordi perchè soggette a coma, inevitale per il mio cinesone.
La serata umida ha poi aggiunto un certo fascino alla foto grazie all'alone intorno a Sirio.
Ho impiegato circa un'ora per ottenere uno stazionamento decente e ho eseguito a metà il metodo puntando solo la stella a sud, mentre come sapete si deve puntare anche una ad est oppure ovest per correggere l'altezza dell'asse polare. La prossima volta eseguirò il metodo completo e vi dirò i risultati.
Cosa fondamentale e spesso trascurata è stata un perfetto bilanciamento del tubo + canon con i contrappesi, i motori hanno così potuto lavorare bene poichè è noto che la eq3.2 è un pelino sottodimensionata per il mio newton 150/750 a maggior ragione con il peso della digicamera.
Tutto ciò anche per incoraggiare chi ha un setup non proprio di grido e vuol fare comunque astrofotografia.
Alla prossima.