---
Grazie, Giuseppe. Il tuo post, da inguaribile appassionato e grande amico, invita ad ulteriori riflessioni.
Per quanto riguarda i sensori, mi sto rendendo conto, per bene, di diversi rendimenti e rapporti qualità/prezzo.
Ti annuncio che, per principio (che testaccia dura) non amo fare dark e flat. In particolare i dark.
Per i flat devo sperimentare (non lho ancora fatto) i fogli luminescenti che vendo.
Permettono di fare flat quando si vuole. L'importante (lo dico per chi ci legge) è consevare la stessa posizione della camera rispetto al tubo, in particolare per eliminare, per bene, gli eventuali granelli di polvere.
Credimi preferisco spendere che sò, 1000 2000 euro (ad esempio) ad ottiche, montature e oculari

e non a sensori (per il momento).
Un motivo tutto mio ma che può essere condivisibile anche da altri amiconi astrofili.
Si, perchè ottiche e montature restano. I sensori cambiano con le stagioni. Ed ho il laboratorio pieno di amarcord elettronici, e soldi spesi
Sto sperimentando anche la Magzero MZ5-n (piccolina e leggera) che ha una onorevole sensibiltà e un decente sensore da 1/2 pollice. Ma va raffreddata causa pixel caldi moto numerosi. In particolari casi, collegando il sensore al case non la raffreddi e di inverno va molto bene. O d'estate con un "cubetto di ghiaccio"

Ma devi fare i dark per compensare, in particolare, il reticolato che genera. Quando vai poi a ricavare tutto il segnale utile, la rete si vede e per renderla invisible, senza i dark, ottieni un risultato meno performante in quanto a magnitudine limite.
Dicevo, niente dark per il momento anche perche desidero acquisire in modo molto semplice, ed impegnarmi di più alla post produzione.
Tornato alla webby. Mi ha confermato le antiche soddisfazioni dato che non è stato usato il raffreddamento, quindi solo USB.
Credo che le uniche camere simili (ed ancor migliori) continuino ad essere le DSI. In partilare la III mi intriga in quanto è più avanzata e non ha, ovviamente, raffreddamento a Peltier, ne cavi per parallela. Con credo che in giro vi siano camere simili, a simil prezzo. Ma posso sbagliarmi.
Perche non peltier? Perchè se decido di "riprendere facile" con la sola USB mordi e fuggi lo devo poter fare.
Le digicamere? Le amo e le odio. Ma continuano a starmi strette. Si, OK files a colori, ma files pesanti, il peso, l'ingombro e... il modello che cambia ogni 6 mesi e ti induce continuamente a pensar di vendere-comprare.
Improprie con i filtri a banda stretta, ecc. Ma è un mio pensiero.
Restano i CCD raffreddati, ovviamente da 2000 e oltre euro. Ma non è, al momento, il mio orientamento. Ho anche tanto altro a cui pensare. Non dimentico mai, infatti, losservazione. Che, con gli apo e gli specchi generosi "mi manda in tilt" (come si affermava negli anni 70).
Per quanto concerne il grande Danilo. Certo è importante, come lui afferma, che in grossi centri l'umidità sia bassa ed anche la povere diffusa quasi assente. Le serate dopo il maestrale sono decisamente le migliori.
Ieri dal centro di Conversano (sud-est Bari) con il C11 di Attrito ci siamo divertiti. La sera era quasi ottima, con umidità assente. Sera, no solo di osservazone, ma anche da fotofrafia citadina.
Ovviamente gli oggetti da ammirare dovevano essere alti. Ma l'eterna M57 (con la sua stellina di 13ma) ed M13 hanno fornito l'ennesima visione sorprendente dalla cittadina. Ancor più accattivanti con la torretta binoculare. Poi le doppie, sempre meravigliose, osservabili anche in condizioni più proibitive.
Intanto domani, se Dio vuole, si parte per Fonte Vedica (Abruzzo), al primo Star Pary ADIA.
Un piccolo appuntamento per Grandi amici. Mi spiace per i tanti amiconi assenti, vittime degli impegni di metà giugno.
Parto con Anna Maria, il 120 APO Skywatcher, l'HEQ5, oculari filtri vari, ed un po di ciarpame elettronico.
Vediamo cosa combino, eternamente combattuto tra chiacchere fraterne, osservazioni da brivido e foto.
Che dire, Giuseppe, ti ringrazio come sempre. Mi hai ispirato a scrivere 4 pensieri, in questa splendida mattinata di cielo blù.
...