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Dal Corriere della sera.
Rottami spaziali, sfiorata collisione
con la Stazione Spaziale Internazionale
Attivate le misure d'emergenza. I tre astronauti pronti al rientro immediato sulla Terra. Un problema che si ripete
Allarme rosso sulla stazione spaziale internazionale ISS per il rischio di un possibile scontro con un rottame cosmico di dimensioni non precisate, ma pericolose data la velocità di 7,5 chilometri al secondo che sommata a quella della stazione stessa mette in gioco energie ragguardevoli e distruttive. Per fortuna quattro minuti dopo le 14.08, orario previsto del potenziale incontro ravvicinato a 240 metri dalla base cosmica, i sei astronauti sono stati autorizzati ad uscire dalle due navicelle Soyouz nelle quali, secondo, le regole dell’emergenza, si erano rifugiati.
PRONTI ALLA "FUGA" - Era stata una corsa rapida scattata nelle prime ore del mattino in seguito ad un avviso dello Space Command in Colorado da dove sorvegliano tutti gli oggetti in circolazione intorno alla Terra. L’ultimo sollecito, il quarto, arrivato alle 13.30 confermava la necessità di rimanere nelle navicelle per consentire eventuali manovre di fuga e rientro sulla Terra. Nel caso di un impatto si può verificare una depressurizzazione improvvisa degli abitacoli che metterebbe a rischio la vita degli astronauti. L’allarme sulla stazione scatta quando lo Space Command calcola che un oggetto qualsiasi si avvicini all’interno di una scatola teorica che circonda la base 75 chilometri sopra e sotto, 25 chilometri ai lati e altrettanti davanti e dietro il senso di marcia.
MISURE D'EMERGENZA - I rottami spaziali e i micrometeoriti rappresentano un vero problema per la ISS tanto che tutti i moduli abitati sono circondati da scudi protettivi in grado di resistere ad impatti di oggetti non superiori ad un centimetro di diametro. Inoltre, statisticamente si è calcolato che la probabilità che un “oggetto critico” colpisca la base danneggiandola sia del 10 per cento in dieci anni. Infine è stato previsto che almeno una volta l’anno ISS debba compiere un manovra di spostamento orbitale ( come già è accaduto alcune volte con rifugio conseguente sulle Soyuz), per sfuggire ad eventuali impatti. Insomma il rischio c’è e non è sempre valutabile con precisione perché è difficile stabilire la consistenza dell’oggetto. Ecco perché si attivano procedure di emergenza per non mettere a rischio la vita dell’equipaggio ormai stabile lassù. Tre dati concretizzano i rischi. Gli oggetti censiti in orbita superiori a 10 centimetri sono 19 mila mentre quelli da uno a 10 centimetri sono cinquecentomila. Quelli inferiori si calcolano a milioni.
Giovanni Caprara
28 giugno 2011
ISS - sfiorata tragedia - rottami spaziali
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Brrrr.... mi sta passando la voglia di andare sulla ISS. Preferisco una notte sotto il cielo ad ammirare le stelle cadenti ![hate-rolleyes [smilie=hate-rolleyes.gif]](./images/smilies/hate-rolleyes.gif)
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Prima o poi dovranno risolverlo sto problema della spazzatura cosmica. Dovranno costruire uno spazzino cosmico o meglio un inghiottitoio in grado di salire e scendere l ' orbita terrestre per intercettare la spazzatura. Lo spazzino potrebbe essere fatto di una sostanza gommosa e appiccicosa in modo da ammortizzare e catturare il detrito. Magari a forma di cono. Devo mandargli l' idea alla NASA. 

ciao,
Enzo
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Non è così semplice... sti cosi sfrecciano 

Marco Saltarelli
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