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Il mio interesse per l'astronomia risale all'età di cinque, sei anni, forse anche un poco prima.
A dodici, il primo minuscolo rifrattore: un tubo di cartone spiralato di quelli che facevano da "anima" ad un rotolo di stoffa a metraggio, annerito all'interno consumando quasi una intera boccetta di inchiostro di china Pelikan e verniciato all'esterno a pennello, cella e focheggiatore cannibalizzati da un telescopio giocattolo già rotto da un cuginetto più grande, un menisco da 2 diottrie di 50 mm diaframmato da me a f/27 per contenere il cromatismo altrimenti davvero eccessivo, un oculare del mio primo microscopio (utilizzato in time sharing col medesimo) ed ecco, una notte di tantissimi anni fa, centrato e messo a fuoco Giove... una pallina, un poco appiattita, bianca, con tre dei quattro satelliti galileiani ben visibili. Prima ancora di costruirmi il primo rudimentale cavalletto, poggiandolo sul davanzale, inginocchiato sul letto della mia cameretta...
Rammento ancora l'emozione di quell'istante, reso ancora più prezioso dal fatto che ero poco più di un bambino e che - soprattutto – per primitivo che fosse, me l'ero accroccato da solo.
Son passati quasi quarant'anni (ne finisco oggi giusti giusti 52), ho girato il mondo, mi è capitato di porre l'occhio anche dietro strumenti piuttosto impegnativi (un riifrattore da 12" sopra tutti) ma nulla potrà sostituire quel ricordo.
Dopo molti anni, complice il mio vispo figliolo che sta per compiere cinque anni e che - portato da me con la madre all'Osservatorio di Frasso Sabino gestito dagli amici dell'ARA, in occasione di una serata divulgativa - mi ha riempito di domande puntuali e "giuste", dopo svariati anni in cui l'osservazione visuale era diventata sporadica e prevalentemente con uno dei miei binocoli; alla prima occasione, visto che il grosso Fraunhofer da 4" in f/15 (sempre autocostruito) è poco... agile da decidere di portarsi dietro senza troppo pianificare, ho preso un 127/1500 MAK come nuovo e sto accingendomi a cercar di incuriosire ulteriormente per quel che posso al pargolo, intanto che cresce.
Se per caso ne nascerà un vero interesse, sarò felice per lui e per me; se ciò non sarà, sarà stato comunque supereducativo per la sua per ora brillantissima mente e, aggiungerei, "sprovincializzante".
Non ho alcuna esperienza di fotografia astronomica al fuoco diretto o in proiezione dell'oculare (ho fatto tanti anni fa campi relativamente estesi in piggyback al rifrattore da 4" guidato a mano con somma pazienza, un tempo si faceva, si facevano queste cose... e venivano anche bene...), però fotografo dal ‘74, sono anche professionista dal ‘78 e dopo tanti anni di mestiere, anche se al 99% su questo forum imparerò solo, chissà che non possa rivelarmi un pochino utile - magari con la mia inevitabile conoscenza di lunga data di ottiche, apparecchiatura e materiale vario anche "vintage".
Per un bel po' leggerò molto e, presumo, posterò molto poco, mi par doveroso e rispettoso; oltretutto, opportunisticamente parlando evita molte figuracce.
Se avrò la sensazione di poter scrivere qualcosa di utile, spero non ve ne avrete a male se proverò a farlo (bussando prima di entrare).
P.S. Detesto di tutto cuore battibecchi e flame, offro e mi aspetto garbo e netiquette da tutti. Voglio andare d'amore e d'accordo con chicchessia, anche se dovesse essere in totale dissenso con me su ogni punto di un confronto. Ma il primo che mi desse un'immeritata rispostaccia a freddo solo perché magari quel giorno gli gira male o ha subito qualche angheria dal capufficio, per carattere consolidato probabilmente verrà mangiato - anche se non avessi a portata di mano una tazzina con olio sale e limone per il pinzimonio.
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