Il seeing era abbastanza buono, ma la trasparenza del cielo direi era maluccio. Comunque per oggetti del sistema solare queste condizioni non pregiudicano piu' di tanto l'osservazione.
Ho cominciato con Venere che mostrava la sua falce che si assottiglia sempre piu'. Non ho notato dettagli di riguardo se non un leggero progressivo calo della luminosita' in corrispondenza del suo crepuscolo nella zona centrale della falce. Ho usato il filtro colorato "violetto", che pero' non ha aggiunto dettagli.
Marte rispetto all'ultima osservazione di un mese fa' e' gia' cambiato, diametro apparente piu' piccolo, si nota la fase non piu' piena ma direi al 90% circa. La zona visibile era quella del "Mare Acidalium" proprio nella zona centrale del disco. Vicino al bordo superiore, il "Sinus Sabaeus" che si incrociava con una altra striscia scura composta dal "Margaritifer Sinus" e "Aurorae Sinus". La calotta polare Nord era abbastanza evidente in basso. Ho osservao col 4mm (300x), le zone descritte erano meno visibili e contrastate rispetto all'ultima osservazione di un mese fa. Ho provato a salire con gli ingrandimenti (600x), ma le condizioni non lo consentivano. Ho poi usato i filtri colorati e devo dire che il "giallino" ha aumentato un po' i contrasti, il "verde" ha messo meglio in evidenza le zone bianche di foschia normalmente presenti vicino ai bordi E e O, cioe' in corrispondenza dell'alba e del tramonto marziano.
Saturno, l'ho goduto particolarmente. Osservato a 300x, mostrava nettamente la divisione di Cassini, e il diverso colore dell'anello esterno. Questa volta il piccolo spicchio di ombra del disco sugli anelli non era visibile. Probabilmente l'ombra e' completamente alle spalle del disco. Ho poi goduto la zona piu'scura cha va della fascia equatoriale nord e si estende fino alla zona polare. Ho notato diverse sfumature all'intenro di questa zona.
All'inizio della serata pero' mi sono goduto la Luna, con tutti gli ingrandimenti e col filtro "Crystal view moon" che offre una visione molto piu' rilassante. La fase attuale consente una visione mozzafiato della catena degli Appennini e di moltissime strutture e crateri. In particolare, in ordine da Nord a Sud: cratere Plato con intorno i picchi montuosi della Vallis Alpinis, poi la catena delle Alpes, il cratere Archimedes, quindi la meravigiosa catena degli Appenines, quindi piu' a sud il trio di crateri Ptolomaeus, Alphonsus, Arzachel con in mezzo il bellissimo Alpettagius, molto profondo, nero con il picco centrale ben visibile. E poi piu a sud infiniti dettagli, in particolare una frattura spettacolare dentro un cratere molto largo che non sono riuscito ad identificare.
Riporto ora una chicca. Un disegno di repertorio fatto da me nel lontano 4 agosto 1984, La Luna era nella stessa fase di questa sera. Osservavo con un rifrattore 5cm a 30x:

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Oronzo Zanzarella, osserva con
- Dobson Skywatcher 10" Synscan
- Oculari: Explore Scientific 100° - 20, 14 e 9mm; SW 58° - 4mm; Meade Series 5000 TeleXtenders 2x
- Filtri 2" OIII, H-Beta, UHC; 1"25 OIII, UHC-S, colorati;
- Binocolo Celestron 15x70