Due note:
- Osservare col 114/900 e’ stato come un ritorno a quando negli anni 80 mi divertivo con questo strumento di un mio amico insieme al mio rifrattore 6cm della Konus. Confermo quella che e’ la mia idea sugli strumenti: per noi appassionati, e’ sempre molto appagante mettere l’occhio nell’oculare qualunque sia lo strumento. Tutti gli strumenti offrono una visione alternativa/complementare ma altrettanto piacevole dello stesso oggetto.
- Ma che bel cielo ha il mio amico sul tetto della propria casa! Un paesino a ca 20km da Aix En Provence, e vicino ad altri paesi della zona, cioè non isolato/sperduto. Non avevo l’sqm, ma la via lattea era ben visibile con la netta “divisione” del Cigno, stelle di 5 facilmente visibili, andromeda, doppio del perseo, M13 (al limite), M8 ecc tutti visibili ad occhio nudo. Non solo ma ho visto “sorgere” l’ariete sin da quando era molto vicino all’orizzonte. Cosi come tante altre costellazioni “basse” (es Sagittario e Scorpione in primis) non risentivano assolutamente di IL. Eppure le case vicine avevano le finestre “accese”, qualche lampione nei giardini, strade sufficientemente illuminate…..c’e’ qualcosa che non mi torna!
Report osservativo.
Il mio collega aveva usato questo telescopio soprattutto su pianeti, luna e poco altro. Mi ha vatto vedere un bell’album fotografico preparato negli anni passati, quando il digitale non esisteva. Bel lavoro. Aveva pero’ la convinzione che col suo strumento non si potesse fare deep. Dopo la serata di ieri sera ha cambiato idea. Ed alla fine mi ha invitato nuovamente a ripetere questa esperienza, visto che in una serata gli ho fatto vedere più oggetti che quanti ne aveva mai visto in tutta la sua precedente esperienza.
Abbiamo osservato con oculari 25mm, 12mm, 10mm e 6mm.
Primo oggetto ovviamente Saturno prima che tramontasse. Cassini non era visibile, Titano ovviamente si, come anche il cambio di colore sul disco nell’emisfero nord. Il 6mm (150x) era troppo. Migliore visione col 12mm.
Siamo passati in sequenza agli oggetti della zona Sagittario/Scorpione.
M8 col suo aperto NGC 6530 ben visibili. La nebulosità era divisa in due zone e l’ammasso sembrava poggiato su una luminosità di fondo.
M20: si vedeva la “doppia” centrale con una debolissima sfumatura nebulosa intorno.
M21: piccolo e concentrato gruppetto di stelline
M17: piccola e contrastata nebulosità, si intuiva l’inizio del collo del cigno
M24: una vera nuvola di stelline. Davvero bella visione.
M22: esteso, stelline principali risolte su sfondo granuloso. Non si intuiva un nucleo ma la luminosità superficiale abbastanza uniforme.
M6: molto bello, si vede la “farfalla”
M7: molto bello, ricco ed esteso.
Ci siamo poi spostati verso l’oggetto che sapevo avrebbe sorpreso: M13. Ha sorpreso anche me: parzialmente risolto su sfondo granuloso, nucleo evidente rispetto al bordo che in distolta appariva esteso e granuloso. Sicuramente molto più bello che M22.
Doppio del Perseo: belle le due “condensazioni” di stelline in un unico campo
M31: molto bella, nucleo evidente, alone esteso. M32 al limite, mentre M110 ben evidente.
M57: bella col 25mm (36x), inserita in un bel campo stellare. Il mio amico inizialmente non riusciva a vederla tanto era piccola e soffusa sullo sfondo. Dopo aver riconosciuto l’oggetto non stellare e’ riuscito anche a notarne delle sfumature azzurrine. Col 10mm (90x) si intuiva la zona scura interna all’anello.
Albireo e’ stata anche molto apprezzata col contrasto di colori tra principale gialla e secondaria azzurrina. Di Espilon Lirae si vedeva la doppia ma non la “doppia doppia”.
Avevo preso un ritmo da 100 oggetti a serata, ma a mezzanotte abbiamo dovuto interrompere ed il mio collega mi ha già prenotato per una serata della prossima settimana
