Dati di ripresa:
• Strumento rifrattore apo TS Photoline 80 F7 ridotto a F5,6
• Montatura AZEQ5 senza autoguida
• Canon 750 D non modificata
• Integrazione di 117 pose da 40 secondi a iso 3200 calibrate con dark, flat e bias
• Elaborazione DSS e Photoshop
Ho fatto molte prove ed è stato per me difficile scegliere la strada giusta per questi soggetti, soprattutto per M 8. Ho preferito un’elaborazione senza forzature ed evitare di far uscire dei colori che la mia camera non può in modo naturale far emergere (quelli dell’H-alpha ovviamente). E poi ho preferito salvaguardare i dettagli del nucleo e delle stelline a discapito di deboli segnali presenti, che avrei potuto far risaltare ma che ho tenuto soft. Le mie attuali conoscenze delle tecniche di elaborazione non mi consentono altro al momento e mi sento soddisfatto.
Mi piace il campo stellare, con il tappetino di stelline su cui si insinuano le nebulose oscure, gli oggetti più noti M8-NGC 6530-M20-M21 ma anche quelli meno noti come l’ammasso aperto NGC 6546 e Bochum 14.
Visibile in basso anche la parte centrale di NGC 6559 con una piccola testa di cavallo. La camera non modificata e le pose troppo brevi non hanno consentito di mettere in evidenza l’estesa regione nebulosa, ma il fatto che ci sia un cenno mi ha sorpreso. Mi è venuta la curiosità di provare in visuale questa zona centrale più luminosa.
Propongo qui di sotto l’intero campo e dei primi piani su M8-NGC6530 e su M20-M21.


