quel che mi riguarda era di fare prove per migliorare l’accuratezza della messa in polare e continuare a conoscere il setup astrofotografico per me
ancora da migliorare.
In una di queste prove, ho ripreso l’ammasso globulare M 3:
• Rifrattore apo TS Photoline 80 F7 ridotto a F5,6
• Montatura AZEQ5 senza autoguida
• Canon 750 D non modificata
• 35 pose da 40secondi a iso 800, calibrate con dark, flat e bias
• Elaborazione DSS e Photoshop.
Ho provato pose più lunghe (anche 120 secondi), ma il numero di quelle buone sono 1 su 4 o su 5, e comunque anche su queste analizzando sul
computer le stelline deboli ad altissimi zoom, si vede una forma non perfetta ed allungata.
Anche con 40 secondi l’inseguimento non perfetto comporta che su soggetti come i globulari, la zona centrale si intorbidisce e il risultato è
evidente nella foto che inserisco qui di seguito.
Ho fatto una prova con autoguida Lacerta e C8 e le pose da 4 minuti sono tutte ottime… insomma penso che alla fine utilizzerò anche io l’autoguida
perché a conti fatti anziché perdere tempo sul campo (mia idea iniziale a
giustificazione del non usarla) il tempo globale è ottimizzato senza sprechi ance in fase di elaborazione.
Ovviamente non voglio portarmi dietro computer o utilizzare autoguide stand alone poco sensibili (synguider) o ancora non consolidate (asi air)
quindi penso che prenderò la Lacerta.
Ma qui siamo OT col post iniziale.
