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Il link è sicuramnte interessante (ho trovato di peggio in rete).
Recuperare è sacrosanto, a chi lo dici
Ma tu, Lino, non immagini cosa ho quì a Polignano.
Recuperando negli anni mi ritrovo, cari amici, una marea di materiale che, in parte, non userò mai (in prevalenza elettronico).
Ho già modificato in passato alimentatori per PC ed, a rigor del vero, per alimentare montatura e pelter vanno bene.
Ma si adattano meglio a postazione fissa.
Come scrive Brand, sto paccotto è ingombrante.
Dovendo spostarmi dal laboratorio verso cieli più scuri per la montatura va benissimo o una batteria per auto che alimenta anche altre cose (ma non ha fili in più) o l'alimentatore Auriga leggerisismo e valido.
Per la peltier, uso un alimentatore con voltometro e amperometro ma penso di alimentarla (con riduttore elettronico) dalla stessa batteria riducendo l'ingombro.
Mi assorbe, ora, appena qualche apmere. Poi interviene il problema della condensa che presuppone un ambiente stagno con finestra ottica, ancora da ottimizzare.
Da tener presente che, oltre alla Toucam pro II modificata BN con chip su dissipatore, sto usando anche la DSI I raffreddata e la Magzero Mz-5m raffeddata.
Sono riuscito, con 2 peltier in serie a ridurre l'amperaggio, a vantaggio dell'alimentazione.
Il problema che entrambi abbiamo, o lIno, è di metter su una postazione fissa da alternare a quella campagnola.
Io dovrei forare il tetto del deposito in giardino. Produrre una colonna alta ed avere un angolo di 60 gradi di cielo. Tu hai altri guai.
Mi spiace che, oltre te e me in zona, nessuno si diletta ad assemblare robette elettromeccaniche per astronomia.
Se quel simpaticone di Sirio iniziasse a cimentarsi....
Un ingegnere informatico che scrive solo di oculari, hahhaaa
Hanno ragiione gli amici del nord che ci definiscono, quando sono magnanimi, "messicani" sempre intenti alla siesta...
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