Ebbene si, stasera ho ripreso in mano l'attrezzatura e ho spiato il nostro satellite (che meraviglia quando il resto della famiglia sta al mare... ).
Mosaico ottenuto dalla somma di 6 immagini. Ognuna è il frutto di 300 frames ottenuti con webcam+filtro ir-cut+ ED80. Elaborati (un tantino in fretta) con registax. Forse il mio mosaico meglio riuscito, grazie anche a un buon seeing.
Ho un'altra botta di filmati raccolti. Nei prossimi giorni mi dedicherò all'elaborazione.
Grazie Lorenzo. Pensavo anch'io di riprenderla in mano. Vediamo domani.
Per Brad: purtroppo la mia toucamII (già del prode Paolo Laquale) mi ha lasciato solo in questa valle di lacrime: un paio di mesi fa, all'improvviso ha smesso di funzionare...
Son riuscito a recuperare una spc (come la tua) e ieri l'ho usata per la prima volta. Ho lasciato le impostazioni automatiche con 10 fps.
Stasera volevo cominciare a smanettare di più, ma il cielo è velato.
Tu non immagini (e lo scrivo per tutti voi che leggete) quanto diviene importante la postproduzione di un immagine planetaria.
Devi perdere ORE per ottimizzare quel che la "media" ti ha fornito.
Ho regolato velolocemente livelli e microcontrasto, usando la tua stessa foto.
Visto quanta informazione c'era dentro?
p.s. inserisci sempre, a margine di ogni foto, i dati di ripresa.
Dimenticavo. Questa è la ripresa come dovrebbe essere Attenzione, vi è sinistra-destra nella tua foto, Giuliano.
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Ultima modifica di Riccardo Giuliani il lun ago 03, 2009 5:59 pm, modificato 2 volte in totale.
Cieli e giorni sereni - Riccardo Giuliani
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Personalmente, in termini di "informazioni" contenute in una immagine preferisco quelle piu' "morbide" o meno contrastate come quella di nonnograppa.
Per capire il mio punto di vista devo definire prima il concetto di informazione, o dettaglio. E' il minimo particolare apprezzabile.
Spesso si confonde il dettaglio ( o risoluzione spaziale ) con la risoluzione di contrasto e sono due concetti diversi che sono legati tra loro da un rapporto di proporzionalita' inversa. Al crescere dell'uno diminuisce l'altro.
Supponiamo di avere a disposizione 8 bit per definire un pixel, in una scala monocromatica significa avere 256 livelli di grigio. Perche' ho scelto il grigio? Perche' l'occhio umano risolve molto meglio le differenze di livello nel nero che non nel bianco, per cui, si adotta preferenzialmente una scala monocromatica dal bianco al nero e quindi con intervalli di grigio. ( curve di Kammamori, usate in radiologia, non ho trovato riferimenti sul web da inserire purtroppo ).
Con 8 bit abbiamo una differenza tra un grigio ed il successivo di 1/256esimo di valore. Se aumentiamo il contrasto, di fatto, aumentiamo la quantita' di luce necessaria a far scattare il pixel da un grigio al successivo, perdendo quindi il grigio intermedio e quindi, perdendo dettaglio.
Iconograficamente e' piu' apprezzata una immagine contrastata, ma in termini di dettaglio e quindi di definizione del particolare piu' piccolo, si perdono informazioni.
Fabio ( in arte Brad67 ) osserva con:
SW 250
ETX70
ATLAS EQG
SPC900NC + Magzero M5M
BinocoLIDL
EOS400D non modificata
ZIEL 120 F1000 acro
SW 70/500 guida
Potrebbe essere peggio, potrebbe piovere (Frankenstein Jr.)