Fotocamere, mirrorless ed INFRAROSSO
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Fotocamere, mirrorless ed INFRAROSSO
---
Da qualche anno alcune marche hanno deciso di commercializzare delle telecamere, non per astronomia, che leggono anche l'infrarosso.
.
In particolare per coloro che amano la fotografia infrared.
.
Ma su riviste, e su siti di astronomia, la notizia è stata quasi ignorata. Probabilmente perchè, forse, non era opportuno pensare scartare gli upgrade delle varie fotocamere, Canon in primis.
.
L'argomento è ritornato e, sul nostro gruppo su WhatsApp ADIA-Astronomia, il nostro SuperPaolo (Laquale) antico astrofilo di Altamura, ha inserito recentissimamente un link ad una di esse: la Fujifilm x-a1 che non è la sola digicamenre a poter "vedere" anche nel profondo rosso.
.
Ed ha inserito sul gruppo questo link > https://www.astrobin.com/gear/29828/fujifilm-x-a1/
.
Uno dei metodi usati, da sempre, per estendere la gamma di frequenze della camera, nella ricezione dei fotoni, è quello di porre dinanzi al sensore un filtro IR-cur ma che sia rimovibile.
.
Brevemente: questo mio scrivere vuol essere soltanto l'inizio di una lunga lista in tal senso con info su diverese camere, soluzioni adottate ed i risultati emersi.
.
Qualche altra cameretta:
- Panasonic Lumix G5
- Sigma SD (tutte hanno il filtro removibile tranne la SD9)
Da qualche anno alcune marche hanno deciso di commercializzare delle telecamere, non per astronomia, che leggono anche l'infrarosso.
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In particolare per coloro che amano la fotografia infrared.
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Ma su riviste, e su siti di astronomia, la notizia è stata quasi ignorata. Probabilmente perchè, forse, non era opportuno pensare scartare gli upgrade delle varie fotocamere, Canon in primis.
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L'argomento è ritornato e, sul nostro gruppo su WhatsApp ADIA-Astronomia, il nostro SuperPaolo (Laquale) antico astrofilo di Altamura, ha inserito recentissimamente un link ad una di esse: la Fujifilm x-a1 che non è la sola digicamenre a poter "vedere" anche nel profondo rosso.
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Ed ha inserito sul gruppo questo link > https://www.astrobin.com/gear/29828/fujifilm-x-a1/
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Uno dei metodi usati, da sempre, per estendere la gamma di frequenze della camera, nella ricezione dei fotoni, è quello di porre dinanzi al sensore un filtro IR-cur ma che sia rimovibile.
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Brevemente: questo mio scrivere vuol essere soltanto l'inizio di una lunga lista in tal senso con info su diverese camere, soluzioni adottate ed i risultati emersi.
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Qualche altra cameretta:
- Panasonic Lumix G5
- Sigma SD (tutte hanno il filtro removibile tranne la SD9)
Ultima modifica di Riccardo Giuliani il dom dic 15, 2019 11:29 am, modificato 2 volte in totale.
Ciao a tutti,
dopo una breve chiacchierata con Riccardo su WA, si è deciso di aprire questo post (Riccardo è sempre coinvolgente con il suo entusiasmo da ragazzino sempre verde !!)
E’ ormai un anno, circa, che mi sto interessando alle mirrorless in quanto non avendo il pentaprisma permettono di montare obiettivi di varie marche sia moderni che vintage. Basta semplicemente un adattatore (un anello) con aggancio lato macchina e aggancio lato obiettivo (alcuni tra i più costosi permettono anche la lettura dell’impostazione del diaframma e/o l’autofocus).
Questa ricerca era partita con l’obiettivo (è il caso di dirlo) di poter utilizzare due obiettivi Canon FD della macchina fotografica analogica di mio padre (con la quale ho iniziato a fare astrofotografia ormai 27 anni fa)………un Canon 50 mm f1.8 e un Sigma per Canon 50 mm f/2.8 apocromatico macro (acquistato nel 1996 per fare macrofotografia).
Mi sono subito lanciato sulle Sony della serie A7…..(A7, A7II, A7R, A7RII e le più famose A7S e A7SII) scoprendo anche un’ottima A6000 (con i nuovi modelli A6300 e la prossima ad uscire A6500)…..MA…..
Esiste un “MA” davvero grosso….le Sony soffrono dello Star Eater Algorithm. Per quanti non lo conoscono, è una funzione erronea della fotocamera che applica una riduzione del rumore ai RAW frame esposti in posa B. Se si impostano 30s in modalità M (manuale) non avviene niente; se si impostano 30s in posa B l’algoritmo interviene riducendo il numero di immagini stellari che vengono considerate “rumore”. Quindi due esposizioni identiche di 30s effettuate nelle due modalità hanno come risultato due immagini in cui in una il numero delle stelle è fortemente ridotto….da cui Star Eater (mangiatore di stelle) algorithm.
Attualmente la Sony non ha ancora provveduto a risolvere questo problema modificando il firmware delle fotocamere nonostante un gran numero di astrofili (che si sono ribellati) che utilizzano soprattutto la A7S. Tra l’altro questo problema era conosciuto poiché anche i primi modelli di Nikon soffrivano dello stesso problema.
In un articolo apparso su Lonely Speck avevo letto anche delle fotocamere Fuji e ho cominciato a informarmi. Con piacevole sorpresa ho visto i bei lavori di Gottfried Meissner (qui c’è anche l’abilità di chi elabora). Le Fuji, a parte i modelli XA, hanno un sensore denominato X-Trans C-MOS che non ha la matrice di Bayer, ma la disposizione dei filtri per pixel è una matrice 6x6 con differente disposizione dei filtri colore che elimina l’effetto Moirè proprio per la disposizione dei pixel ed elimina anche i falsi colori mantenendo una risoluzione elevata. Queste problematiche vengono risolte in un sensore con matrice di Bayer mediante l’utilizzo del LPF1 (Low Pass Filter) posto davanti al sensore che riduce la risoluzione e che elimina anche parte della riga Halpha che a noi astrofili interessa molto.
Proprio l’assenza del filtro LPF1 davanti al sensore permette a queste fotocamere di poter essere utilizzate per astrofotografia con risultati davvero eccellenti.
Non vi nego che sto facendo un pensierino.
Non conosco le fotocamere menzionate da Riccardo, se qualcuno ha informazioni sarebbe interessante valutare anch’esse. Riccardo comincia tu……..
Paolo
dopo una breve chiacchierata con Riccardo su WA, si è deciso di aprire questo post (Riccardo è sempre coinvolgente con il suo entusiasmo da ragazzino sempre verde !!)
E’ ormai un anno, circa, che mi sto interessando alle mirrorless in quanto non avendo il pentaprisma permettono di montare obiettivi di varie marche sia moderni che vintage. Basta semplicemente un adattatore (un anello) con aggancio lato macchina e aggancio lato obiettivo (alcuni tra i più costosi permettono anche la lettura dell’impostazione del diaframma e/o l’autofocus).
Questa ricerca era partita con l’obiettivo (è il caso di dirlo) di poter utilizzare due obiettivi Canon FD della macchina fotografica analogica di mio padre (con la quale ho iniziato a fare astrofotografia ormai 27 anni fa)………un Canon 50 mm f1.8 e un Sigma per Canon 50 mm f/2.8 apocromatico macro (acquistato nel 1996 per fare macrofotografia).
Mi sono subito lanciato sulle Sony della serie A7…..(A7, A7II, A7R, A7RII e le più famose A7S e A7SII) scoprendo anche un’ottima A6000 (con i nuovi modelli A6300 e la prossima ad uscire A6500)…..MA…..
Esiste un “MA” davvero grosso….le Sony soffrono dello Star Eater Algorithm. Per quanti non lo conoscono, è una funzione erronea della fotocamera che applica una riduzione del rumore ai RAW frame esposti in posa B. Se si impostano 30s in modalità M (manuale) non avviene niente; se si impostano 30s in posa B l’algoritmo interviene riducendo il numero di immagini stellari che vengono considerate “rumore”. Quindi due esposizioni identiche di 30s effettuate nelle due modalità hanno come risultato due immagini in cui in una il numero delle stelle è fortemente ridotto….da cui Star Eater (mangiatore di stelle) algorithm.
Attualmente la Sony non ha ancora provveduto a risolvere questo problema modificando il firmware delle fotocamere nonostante un gran numero di astrofili (che si sono ribellati) che utilizzano soprattutto la A7S. Tra l’altro questo problema era conosciuto poiché anche i primi modelli di Nikon soffrivano dello stesso problema.
In un articolo apparso su Lonely Speck avevo letto anche delle fotocamere Fuji e ho cominciato a informarmi. Con piacevole sorpresa ho visto i bei lavori di Gottfried Meissner (qui c’è anche l’abilità di chi elabora). Le Fuji, a parte i modelli XA, hanno un sensore denominato X-Trans C-MOS che non ha la matrice di Bayer, ma la disposizione dei filtri per pixel è una matrice 6x6 con differente disposizione dei filtri colore che elimina l’effetto Moirè proprio per la disposizione dei pixel ed elimina anche i falsi colori mantenendo una risoluzione elevata. Queste problematiche vengono risolte in un sensore con matrice di Bayer mediante l’utilizzo del LPF1 (Low Pass Filter) posto davanti al sensore che riduce la risoluzione e che elimina anche parte della riga Halpha che a noi astrofili interessa molto.
Proprio l’assenza del filtro LPF1 davanti al sensore permette a queste fotocamere di poter essere utilizzate per astrofotografia con risultati davvero eccellenti.
Non vi nego che sto facendo un pensierino.
Non conosco le fotocamere menzionate da Riccardo, se qualcuno ha informazioni sarebbe interessante valutare anch’esse. Riccardo comincia tu……..
Paolo
PaoloL - Paolo Laquale
Ho scoperto anche che in queste mirrorless (forse la Fuji lo fa anche negli altri suoi modelli) vi sono delle impostazioni di tonalità colore che si richiamano alle vecchie pellicole analogiche sempre di casa Fuji....come la Fuji Provia, Fuji Velvia, Fuji Astia e anche per il bianco/nero.
Non ho ancora capito se queste impostazioni valgono solo per il formato jpeg o anche per il raw. In tal caso sarebbe interessante riprendere gli oggetti celesti con "pellicole digitali" !!!
Paolo
Non ho ancora capito se queste impostazioni valgono solo per il formato jpeg o anche per il raw. In tal caso sarebbe interessante riprendere gli oggetti celesti con "pellicole digitali" !!!
Paolo
PaoloL - Paolo Laquale
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Grazie Riccardo,
ho scoperto che purtroppo la impostazioni "pellicola" per le Fuji valgono esclusivamente per i file in formato jpeg.
Giustamente il RAW, come dice la parola, deve essere grezzo per avere tutte le carte in regola per poter essere elaborato a dovere.
https://www.astrobin.com/full/208176/0/ ... =6&nc=user
Ecco una singola esposizione di 120" (2 minuti) della Nebulosa Eta Carina.
Chiaramente con sensore X-Trans nativo senza alcuna modifica.
Per me è strabiliante.
Paolo
ho scoperto che purtroppo la impostazioni "pellicola" per le Fuji valgono esclusivamente per i file in formato jpeg.
Giustamente il RAW, come dice la parola, deve essere grezzo per avere tutte le carte in regola per poter essere elaborato a dovere.
https://www.astrobin.com/full/208176/0/ ... =6&nc=user
Ecco una singola esposizione di 120" (2 minuti) della Nebulosa Eta Carina.
Chiaramente con sensore X-Trans nativo senza alcuna modifica.
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Paolo
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---
Infatti Paolo, risultato degno di nota.
Riporto i dati di ripresa >
Telescopio o obiettivo di acquisizione: Williams Optics Megrez 90
Camera di acquisizione: Fujifilm X-E2
Montatura: Paramount ME
Riduttore di focale: Borg DGL 0.85X
Software: PixInsight, Photoshop CC
Risoluzione: 1242x842
Date: 10 marzo 2015
Pose: 1x120"
Integrazione: 0.0 ore
Giorno lunare medio: 18.58 giorni
Fase lunare media: 84.40%
Astrometry.net job: 762950
Luoghi: Perth Hills, Perth, Western Australia, Australia
I colori sono abbastanza validi, in base ad una veloce mia visione.
.
Da capire meglio ora il confronto rumore con delle Canon modificate. E da trovare anche in rete (per me non è stato possibile) la risposta in frequenza del sensore utile anche per fotografia infrarosso.
...
Infatti Paolo, risultato degno di nota.
Riporto i dati di ripresa >
Telescopio o obiettivo di acquisizione: Williams Optics Megrez 90
Camera di acquisizione: Fujifilm X-E2
Montatura: Paramount ME
Riduttore di focale: Borg DGL 0.85X
Software: PixInsight, Photoshop CC
Risoluzione: 1242x842
Date: 10 marzo 2015
Pose: 1x120"
Integrazione: 0.0 ore
Giorno lunare medio: 18.58 giorni
Fase lunare media: 84.40%
Astrometry.net job: 762950
Luoghi: Perth Hills, Perth, Western Australia, Australia
I colori sono abbastanza validi, in base ad una veloce mia visione.
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Da capire meglio ora il confronto rumore con delle Canon modificate. E da trovare anche in rete (per me non è stato possibile) la risposta in frequenza del sensore utile anche per fotografia infrarosso.
...
Ritorno sull'argomento:
Ho trovato recentemente un elenco in formato pdf che aiuta a identificare quali modelli di fotocamere sono privi di filtro antialiasing.
Presumibilmente la risposta di queste fotocamere nel rosso dovrebbe essere ottimale (oltre ad un miglioramento della risoluzione).
Di seguito il link.....provate a cercare la vostra...magari sarete fortunati ad averla senza saperlo !
https://www.outdoorphotographer.com/ima ... /chart.pdf
Paolo
Ho trovato recentemente un elenco in formato pdf che aiuta a identificare quali modelli di fotocamere sono privi di filtro antialiasing.
Presumibilmente la risposta di queste fotocamere nel rosso dovrebbe essere ottimale (oltre ad un miglioramento della risoluzione).
Di seguito il link.....provate a cercare la vostra...magari sarete fortunati ad averla senza saperlo !
https://www.outdoorphotographer.com/ima ... /chart.pdf
Paolo
PaoloL - Paolo Laquale
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Un aggiornamento ulteriore....
da poco mi sono imbattuto in una mirrorless Samsung. Il modello è la NX500 con sensore da 28 Mpxl BSI (retroilluminato come i CCD per astronomia più performanti) e che NON ha il filtro antialiasing sul davanti.
Ho visto qualche foto astronomica al segeunte link:
https://www.astrobin.com/gear/53268/samsung-nx500/
Non male direi !
Inoltre la Samsung ha spinto alcuni suoi dipendenti a provare i propri prodotti sul cielo.
https://news.samsung.com/global/astroph ... -with-nx-1
Paolo
da poco mi sono imbattuto in una mirrorless Samsung. Il modello è la NX500 con sensore da 28 Mpxl BSI (retroilluminato come i CCD per astronomia più performanti) e che NON ha il filtro antialiasing sul davanti.
Ho visto qualche foto astronomica al segeunte link:
https://www.astrobin.com/gear/53268/samsung-nx500/
Non male direi !
Inoltre la Samsung ha spinto alcuni suoi dipendenti a provare i propri prodotti sul cielo.
https://news.samsung.com/global/astroph ... -with-nx-1
Paolo
PaoloL - Paolo Laquale