
Ho realizzato un collimatore diverso dal solito, basato su 4 led bianchi. Questo sistema di collimazione me l'ha spiegata Riccardo, il quale aveva realizzato un semplice primo prototipo tramide una torcetta a 3 led ed un rullino fotografico.
Spulciando in Internet ho scoperto che esiste un prodotto "industrializzato" che funziona sullo stesso principio, ovvero il collimatore "GMK" ( http://astro.uni-tuebingen.de/~grzy/4.html ). Ho pensato che, tutto sommato, il funzionamento era semplice ed efficace, ed avendo provato il prototipo realizzato da Riccardo ed essendomi trovato davvero benissimo, ho deciso di "ingegnerizzarlo" e realizzare il prototipo V 2.0

Il tutto è basato su una prolunga da 2", nella quale ho inserito un dischetto di compensato tagliato a misura, nel quale ho inserito, posizionandoli in modo piuttosto preciso, 4 led bianchi ad alta luminosità da 3V, rivolti verso il telescopio.
Il resto è un semplicissimo circuitino per collegare in parallelo i tre led, ed una "centralina" remota, collegata mediante un filo al "collimatore", che contiene una pila al litio da 3V (CR2032, tipo quelle dei cercatori a punto rosso) e consente, mediante un interruttore on-off-on sul quale un "on" è collegato direttamente ed il secondo "on" tramite un diodo, di regolare 2 intensità luminose per i led.
L'attrezzo viene poi "chiuso" dal lato "oculare" da un adattatore 2"-1,25", nel quale si può inserire, nell'ordine:
1. Senza ulteriori modifiche, si può usare un oculare cheshire o on rullino fotografico forato, in modo da collimare "ad occhio";
2. Inserendo nel "percorso ottico" una "lente di campo" (nel mio caso ho usato un riduttore di focale da 0,5X, 1,25", di Lolli) e sfruttando apposite prolunghe per andare a fuoco, si può usare un oculare qualunque. Ho trovato efficace usarne uno da 5mm;
3. Con lo stesso principio del punto 2, e riuscendo a trovare la distanza corretta utilizzando prolunghe e/o distanziatori, si può montare una webcam (io ho usato la MZ5) per collimare usando il PC.
Questo è quello che è venuto fuori:
1. Questo è il dischetto di compensato con i led visti da "dietro" e tutti i cablaggi, già inserito nella prolunga 2":
2. Questi sono i quattro LED, alla massima ed alla minima intensità (si nota a destra la scatoletta con lo switch per regolare l'intensità dei led e per spegnerlo):
3. Questo è il collimatore, montato senza ulteriori "aggiunte" usando l'oculare di cheshire:
4. Nelle due foto che seguono, il collimatore montato sia con l'oculare che con la magzero:
Ed ecco la prova di 2 strumenti, ripresa con la magzero. Il primo è l'ED100, il secondo il SIMAK:


Devo dire che trovo il risultato estremamente soddisfacente, anche se è largamente migliorabile: il dischetto di compensato non è tagliato a misura perfetta, e quindi ha un leggero gioco, che ho eliminato con del nastro adesivo, ma non ho una precisione sufficiente nella centratura dei led. Devo trovare un modo più preciso per tagliarlo

Nell'uso pratico, ho trovato molto più comodo e preciso l'uso con l'oculare di cheshire: il minor numero di elementi collegati minimizza i giochi e le flessioni, ed inoltre i riflessi dei LED si vedono molto meglio che nella magzero (anche se un pò più piccoli). In particolare, ho notato che con l'oculare di cheshire la collimazione del SIMAK è molto più semplice: con i led al minimo si vede perfettamente il centro del cheshire e quindi il riferimento del secondario, mentre coi led al massimo il cheshire scompare e si vedono i due anelli del bordo del secondario e del paraluce, ed il riflesso del primario. Collimare così uno schema ottico come il mio, o schemi simili con primario e secondario collimabile, è quasi semplice

Usando la webcam, invece, i led all'intensità minima sono troppo deboli, e quindi non si vede il riflesso del secondario. Invece con i led al massimo si vede il riflesso del secondario, ma è poco definito (a causa della luce diffusa dai led) e non si hanno riferimenti rispetto al primario.
L'ho provato anche sul tripletto scollimato, ed in visuale col cheshire si vede perfettamente il disassamento dei riflessi dei quattro led, mentre con la webcam il riflesso "secondario" viene coperto dal riflesso primario molto più forte.
Insomma, per farla breve, sembra funzionare bene, ma solo utilizzando l'oculare di cheshire

Un enorme grazie a Riccardo per avermi fatto scoprire questo metodo di collimazione, che è, come dicono quelli della GMK, davvero "l'uovo di colombo"
