In questi giorni mi son pervenute diverse comunicazioni di alcuni giovani astrofili che hanno acquistato via e-bay (lusingati dai prezzi imbattibili e dalle foto) taluni cosiddetti pseudo-telescopi definiti "a basso prezzo" in base alle foto e descrizioni viste: 20, 50, 70 euro ma anche 150, 200, 300 euro.
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Senza nulla togliere a E-BAY che è una interessante realtà se si sa ben scegliere (a parte le garanzie reali realmente assenti) affermo,
e non sono l'unico a scrivere questi dati, che taluni modelli son degli
autentici "gavettoni" io bidoni ottici

Di fatto, dopo l'esilarante acquisto di chi non ha mai usato uno strumento, questi aggeggi possono irrimediabilmente danneggiare la buona volontà del malcapitato e disorientando, sul nascere, l'astrofilo.
Promettono, in rete, prestazioni inesistenti.
Infatti su e-bay ogniuno può scrivere quel che vuole. Ed i mistificatori, non mancano di certo.
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Il termine "professionale" va per la maggiore anche in riferimento a taluni modelli, che rappresentano ben altro avendo, innanzitutto, pessima qualità ottico-meccanica.
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Ed ancor peggio quando si legge che i "feedback" di acquisto sono sempre quasi tutti positivi. (!?!) Grande, arcano mistero.
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Infatti.
A volte, mal che vada, si pensa e si scrive: "Ho speso appena 35 o 70 euro, che pretendo".
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Invece no. Assolutamente.
Con quella cifra si poteva acquistare, ad esempio, un "accessorio a vita": ad esempio un oculare di buona qualità che ti rimane valido negli anni.
Un piccolo investimento, invece di aver comprato un bel catorcio.
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Intanto, per andare qualche volta in più in Pizzeria, si è risparmiato ma si è anche rotto l'incantesimo ed il bell'entusiasmo iniziale finisce.
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Si diviene tristi, lo strumento non va affatto bene.
Inquadrare a dovere un campanile, un albero lontano è problematico, balla tutto.
Con le stelle, poi, l'attrezzo si rivela ancor peggiore.
Ben riflettendoci, si confermerà che son soldi quasi regalati al venditore.
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Di fatto in tanti casi si è in presenza di traballanti Montature altazimutali assolutamente inadatte ad inquadrare a dovere la volta celeste ed inseguire gli oggetti,
come si conviene.
Teste e treppiedi esili, senza necessarie regolazioni di precisione, specchi o lenti lavorate malissimo, oculari paragonabili a fondi di bottiglia, con anche bolle d'aria all'interno.
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Dalle statistiche si evince che non pochi, oggi, si lasciano rapire dal primo acquisto.
Super-conveniente, dal prezzo "da sballo" contornato da frasi suadenti, altisonanti e rassicuranti menzionando anche il succitato e sciagurato vocabolo: "professionale".
Se fossero vere, queste super offerte, sarebbero di certo un ottimo affare.
Ma credetemi, nessuno regala niente.
Pensandoci: è più gratificante comprare un giocattolo colorato da mettere sulle mensole della propria stanzetta e non un telescopio.
Chi acquista non ha colpa (relativamente) se non quella di aver pensato ad una scelta affrettata e basata soltanto sul prezzo.
L'acquirente non merita assolutamente di iniziare con bidonate che possono segnare in modo sensibile, ed anche indelebile, la nascente passione per l'Infinito.
Compromettere, la futura, l'impareggiabile simbiosi con l'universo.
Spesso si legge: Telescopio professionale prezzo imbattibile, alta qualità.
"Ma quale professionale...!!!!" direbbe il famoso comico Totò, "mi faccia il piacere..."
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Aggiungo che:
nessuna parte ottica o meccanica, che si rispetti, è recuperabile da questi "pseudo-bidoni" per farne poi un eventuale uso migliore, semmai in sinergia con future apparecchiature ottiche per astronomia, a parte qualche vite o bullone (se non si ossida facilmente):)
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Il tubo è spesso anche troppo stretto, per esser usato qual cestino, per le carte.

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Il riflettore (strumento a specchi) in Fig. 2 è, solitamente il telescopio peggiore.
E' più accattivante ma presenta, spesso, ina palese, inadeguata qualità ottica in merito agli specchi (primario e secondario).
Diventa anche inutile utilizzare lenti di Barlow (a corredo) ed oculari a corte focale.
Di fatto, a maggiori ingrandimenti l'mmagine è mal definita, di pessima qualità.
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I supporti dei 2 modelli NON hanno le 2 NECESSARIE regolazioni di precisione che uno strumento, atto ad ingrandire decine di volte, deve avere.
Al massimo soltanto una, costruita male e poco pprecisa.
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Qundi puntare un corpo celeste ad alti ingrandimenti e mantenerlo nel campo dell'oculare senza evidenti disagi, diviene impossibile.
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Il rifrattore (Fig.1) ha una qualità ottica più decente anche se le frange luminose multicolri (cromatismo) sono, solitamente, evidenti.
L'ottica fornisce un campo visivo decisamente stretto.
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In dotazione pessimi oculari (come il newton) e, come già scritto, pessimo supporto.
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Anche in questo secondo caso il puntamento dello strumento, ed il successivomantenimento stabile del soggetto da osservare nell'oculare è praticamente impossibile se non accompagnato da evidenti difficoltà.
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Se qualcuno, tra voi, ne ha comprato uno...
Ok, allora attendiamo anche le vostre testimonianze a beneficio di quanti si orientano verso un primo acquisto in merito ad un primo Telescopio per Astronomia amatoriale.
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