Capita, a volte, di effettuare pose a largo campo con la Canon EOS 350D usando il suo obiettivo originale che, a differenza di quanto si legge a volte in rete, non è affatto una "ciofeca" pur essendo leggero.
Allora fan bene alcuni venditori napoletani ad inserire mattonelle o barrette di metallo nei contenitori di accrocchi vari per aumentarne li valore?

Unico problema, da me riscontrato, è la messa a fuoco ed, in particolare, la stabilità delle parti.
Usando l'autofocus sulla Luna, o su un luminoso faro lontano e poi escludendolo, si ottiene un buon risultato sulle stelle. MA...
Le parti dell'obiettivono "giocano" tra loro e la qualià ottica si va a far benedire tra fuori fuoco e stelle strisciate.
L'idea è rendere ben stabili, tra loro, la parte fissa (al corpo macchina) e la parte mobile.
Una prima soluzione è quella di inserire un anello di spugna di spessore opportuno tra la parte fissa e la mobile, ma le variazioni di posizione sono tali (zoom e messa a fuoco) da complicare la situazione.
Nasce l'idea di coinvolgervi ad una soluzione ottimale che determini decisa stabilità dopo un accurata messa a fuoco, semmai in tandem con il mirino angolare (da me autocostruito) che è un vero prodigio, fornendo una forte precisione di fuoco.
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